Udinese, Guidolin: “Occorre spaventare l’Arsenal!”

Intervistato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport il tecnico della squadra friulana ha parlato a tutto campo della sua Udinese e del preliminare di Champions ormai alle porte.

Stadio Udinese
Fonte: somma1977 (Flickr)

Guidolin chiarisce subito che non è deluso dalle scelte societarie di vendere Inler e Sanchez: “Conosco le linee guida del mio club sul mercato. Ho sposato il progetto e vado avanti sereno. Siamo diversi rispetto a maggio. Lavoro con chi c’è”. Se l’Udinese ha ceduto due dei suoi migliori giocatori, l‘Arsenal non è stato da meno con la partenza ormai certa di Fabregas e Nasri. Mister Guidolin sottolinea che, nonostante le partenze illustri, il club inglese è una squadra di altissimo livello: “All’Arsenal mancheranno dei grossi calibri, ma hanno altri giocatori di razza. Arshavin, per citarne uno, è lì, vivo e vegeto. E poi Walcott, Wilshere e Ramsey. E i due terzini giovani, che non conoscevo, Gibbs e Jenkinson: spingono come dannati!” Il tecnico veneto ha proseguito spiegando che sarà fondamentale l’atteggiamento con cui la squadra si approccerà al match: “Ho visto i dvd delle loro amichevoli estive, la partita di ieri col Newcastle. Osservandoli, ho capito una cosa: diventano fortissimi se intuiscono che dall’altra parte c’è una squadra che ha paura. Viceversa, se non si sentono tranquilli, vanno un po’ in crisi. Ecco, dovremo essere bravi a togliere loro serenità. Sono giovani, hanno forza e talento, e la velocità è la cifra di gioco. Può bastare? Per reggere l’urto dovremo essere tosti, metterci qualità e coraggio. Sarà difficile, ma niente è impossibile. Il pronostico sfavorevole non ci deve deprimere o inibire. Sul campo ci saremo anche noi e non faremo gli spettatori.” Guidolin prosegue analizzando la partita, oltre che dal punto di vista mentale, anche da quello tattico: “Stiamo provando soluzioni nuove. Bisogna andare per gradi anche quest’anno. Difesa a tre o a quattro, ci alleniamo su tutto. Con l’Arsenal dovremo curare molto bene la fase di non possesso palla, di recupero del pallone. La differenza la fanno i particolari.” Nonostante nel corso dell’intervista il mister bianconero abbia rivelato la sua fede per il Manchester United, non mancano gli elogi per Wenger e i riferimenti alle analogie fra la sua squadra e quella inglese: “Mi piace che sia lì da tanti anni, che la società abbia investito in un progetto a fatti e non a parole. Ci sono analogie tra Arsenal e Udinese fatte le debite distinzioni”.

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