Esclusiva-Matteo Barzaghi: “Un mercato da 8 in pagella. Cassano grande colpo, Pazzini può diventare l’Inzaghi nerazzurro”

Cala il sipario sul mercato di riparazione. Tanti i colpi messi a segno soprattutto nelle ultime ore, non solo in Italia ma anche all’estero. Per tirare le somme e parlare dell’argomento in questione, Soccermagazine.it ha scelto Matteo Barzaghi, punta di diamante della squadra mercato di “Sky Sport 24“, l’ “all news” sportivo in onda sul canale 200 della piattaforma televisiva. Leggiamo insieme il suo attento giudizio su quanto accaduto.

Allora, Matteo, la prima domanda è d’obbligo: che voto dai a questo mercato di riparazione e, soprattutto, qual è stato secondo te il miglior colpo messo a segno?

Voto 8. Mercato ricco di sorprese e campionato stravolto. Per il miglior colpo direi Pazzini per la qualità del giocatore, e Cassano per il rapporto prezzo-qualità.

Ranocchia, Kharja, Castaignos, Nagatomo e Pazzini: il mercato dell’Inter è stato di grande qualità. Ti chiedo, quindi: aveva ragione Benitez quando chiedeva rinforzi a Moratti? È stato mandato via forse troppo presto?

L’Inter ha fatto un grande mercato. Branca e Ausilio hanno fatto un ottimo lavoro. Con Benitez il problema non credo fossero gli acquisti da fare. Non c’era feeling, e alla dirigenza non sono piaciute le uscite dell’allenatore. Il problema non era chiedere rinforzi ma come chiederli e quando. Leonardo ha fatto notare che c’erano della lacune da coprire, ma l’ha fatto con garbo e senza insistenza.

Ti aspettavi un esordio così di Pazzini?

No. Non mi aspettavo questo impatto. Il Pazzo è un bel giocatore ma esordire a San Siro con doppietta e rigore procurato non è da tutti. Può diventare l’Inzaghi dell’Inter.

Capitolo Milan: è partito un campione (Ronaldinho), ne è arrivato un altro (Cassano). In mezzo Emanuelson, Van Bommel, Didac Vilà e Legrottaglie. Allegri ha dato 9 a questa campagna acquisti. Che mercato è stato, a tuo parere, quello dei rossoneri?

Il Milan non si è tirato indietro a gennaio. Ha risolto il problema Ronaldinho (rinnovo complicato) e ha preso Cassano. Diminuito il monte ingaggi senza perdere qualità. Per il resto Galliani ha colto tutte le opportunità. Tutti giocatori utili che vanno a coprire i buchi.

Quelli più scontenti saranno invece i tifosi della Juventus: l’ultimo giorno di mercato gli ha regalato Matri, ma Amauri è partito e Quagliarella sarà fuori fino a fine stagione. Quali sono secondo te i problemi di una squadra che ad inizio anno ha comprato tanto ed era stata costruita per competere con le altre grandi?

Il problema della Juve è quello di avere un passato pazzesco in termini di vittorie e successi. Ricreare quell’atmosfera non è facile. Serve tempo, organizzazione e pazienza. Ma la pressione c’è e si sente. Adesso Delneri come Marotta devono dimostrare di poter uscire da una situazione difficile. Matri è un buon inizio. Io sospenderei tutti i giudizi fino al termine del campionato. Diamogli tempo e vediamo i risultati.

Visto l’arrivo di Toni, non sarebbe servito un attaccante con caratteristiche diverse da quelle dell’ex cagliaritano?

Credo che i tifosi abbiano fatto sentire il loro dissenso dopo aver visto sfumare Pazzini. A quel punto serviva un botto finale. La Juve non può essere seconda a nessuno. E il meglio da prendere nell’ultimo giorno di mercato era Matri. Preso.

Se l’umore dei tifosi bianconeri non è dei migliori, figuriamoci quello dei supporters della Sampdoria. Cassano e Pazzini via in un solo colpo. Perché la società ha attuato questa strategia in un momento in cui i blucerchiati sono in difficoltà?

Il mercato della Samp è difficilmente decifrabile. Su Cassano si è già detto tutto. Su Pazzini credo lo abbiano venduto ora che c’era una buona offerta. Il problema sono i sostituti.

Pochi ma buoni i colpi del Napoli. Mascara lo conosciamo bene; ci parli un po’ di Ruiz e di Matavž (che, lo ricordiamo, arriverà a giugno)?

Ruiz mi ha stupito. E’ uno dei migliori prodotti delle cantere spagnole. Averlo preso è segno di grande forza e organizzazione. E’ il difensore mancino che serviva a Mazzarri. Matavz l’ho visto poco ma chi lo conosce lo descrive come un attaccante dalle grandi doti realizzative. Lo seguivano in tanti.

È vero che c’è un “patto fra gentiluomini” fra De Laurentiis e Pozzo per portare Inler a Napoli in estate?

Credo poco a questi patti. Di sicuro se n’è parlato tanto, e se ne riparlerà.

Le due romane si sono mosse poco sul mercato: la Lazio ha preso Sculli, mentre la Roma è rimasta a secco. Sulla scelta dei giallorossi hanno a tuo parere influito le voci che riguardano la vendita della società?

La Roma ha operato benissimo in estate. Sicuramente la situazione societaria non aiuta. La Lazio non ha modificato troppo un meccanismo che funziona.

Il Genoa ha comprato e venduto molto, mentre alla Fiorentina c’è stato il giallo-Barreto: trasferimento fatto, poi saltato per le visite mediche. Che voto dai al mercato di queste due squadre?

Preziosi, re del mercato estivo, in inverno prende la sufficienza. Il giallo Barreto alla fine si risolve in modo semplice. Da una parte non erano così convinti di venderlo, dall’altra di prenderlo. Il mercato dei viola non è giudicabile finchè non sarà risolto il caso Mutu.

Con l’ultima domanda ci trasferiamo all’estero: Torres è del Chelsea, al Liverpool vanno l’ex Ajax Suarez e Carroll. Anche in Inghilterra il mercato ha regalato emozioni, sei d’accordo?

Qui bisogna mettersi d’accordo sul concetto di fair play finanziario. In Italia boom di prestiti e combinazioni giocatori-soldi. In Premier il contante vola da una parte all’altra. Quello inglese è stato sicuramente un super-mercato. Dzeko, Torres, Suarez, Carroll e così via (l’attacco Drogba-Torres ha potenzialità infinite, infortuni dello spagnolo permettendo). Bisognerebbe però vedere i conti di queste squadre e poi chiedere a Platini se è tutto in regola. Perchè poi in Champions bisogna batterli questi inglesi.

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