Roma, Mourinho e Veretout verso lo Zorya: “Come una finale’
José Mourinho e Jordan Veretout sono i protagonisti della conferenza stampa di Trigoria alla vigilia del match di Conference League tra Roma e Zorya. Ecco il resoconto della conferenza:
Per Mourinho: Il girone si è complicato. Qual è il significato di questa partita?
Se vinciamo siamo dentro, se perdiamo siamo fuori. Col pareggio il destino sarebbe nelle nostre mani. Significa che ď una finale per entrambi. Sarebbe duro andare avanti con le trasferte per mesi, ma è un problema che vogliamo avere.
Aveva detto che avrebbe giocato Zaniolo prossimamente. Cosa si aspetta da lui?
Niente di particolare. Mi aspetto qualcosa dalla partita della squadra, dobbiamo fare di tutto per vincere. Per come ha festeggiato a Genova Zaniolo è come se avesse giocato 90 minuti.
Rui Patricio è uno dei migliori portieri per rendimento in campionato. Nelle partite di coppa di solito c’è turnover, Lei lo confermerà?
Sì, non è lui ad essere tra i migliori, siamo noi che prendendo 3 goal a Venezia e a Verona siamo comunque tra le migliori squadre per performance difensiva. Fuzato lavora in maniera fantastica. Il portiere non è un problema.
Abraham ha tirato molto in campionato, raccogliendo solo 5 goal. Su cosa lavorate per migliorarlo?
Sono contento. Ovviamente creando tanto si potrebbe segnare di più, ma lavora tanto per la squadra e aiuta nella costruzione. Ha imparato ad avere un’altra dimensione come giocatore di squadra rispetto a prima. Presto o tardi arriveranno più goal e avrà tutto, anche a livello individuale. Non sono preoccupato, ha avuto un piccolo calo dopo un inizio forte, ma è normale. Domani giocherà anche lui, come Zaniolo e Rui Patricio.
La difesa a 3 era limitata all’emergenza o si ripeterà?
Non mi piace giocare a 5. Una cosa è il concetto di 3 e una il concetto di 5. Avevamo perso tutti i terzini sinistri e avevano trovato una soluzione valida a livello di gioco. La rosa però non è costruita per giocare a 3, altrimenti non avresti 4 difensori centrali. Quando recupereremo tutti i giocatori torneremo all’idea di gioco che volevamo sviluppare. Piuttosto che dire se giocheremo a 4 vi do un quarto nome per domani: Veretout. I terzini sinistri si sono allenati con la squadra, vediamo.
Che cosa ha capito di più rispetto a qualche mese fa?
Conosco meglio i miei giocatori. Ad esempio non pensavo che El Shaarawy potesse giocare in una certa posizione. Ha avuto un’evoluzione per cui gioca 90 minuti e salva anche una situazione a pochi metri come a Genova. Imparo dai giocatori e vedo dove poter sviluppare le loro caratteristiche.
Quali sono le difficoltà nell’incontrare una squadra sconosciuta come lo Zorya?
Non sono sconosciuti, magari possono esserlo finché non li affrontiamo. Abbiamo visto tante loro partite, conosciamo il loro allenatore e i loro giocatori. È anche una questione di rispetto.
Per Veretout: Come vivere la partita di domani che è quasi come una finale?
Sappiamo che è importante. Perdere significherebbe essere fuori. La giocheremo come una finale, con entusiasmo, per vincere.
Volevi conquistare la Nazionale e ci sei riuscito. Oggi nel futuro c’è il rinnovo?
Vorrei fare tante cose con la Roma e andare in Nazionale. Sono contento, adesso dobbiamo vincere qualcosa con la Roma. Io sono romanista e voglio rimanere qua.
In questo nuovo sistema di gioco hai giocato quasi da regista. Come ti trovi?
Mi trovo bene, l’ho fatto a Firenze per un anno. Mi piace anche giocare da mezzala e fare la differenza. Da mediano posso toccare la palla sempre e aiutare la difesa.
Per domenica sarai squalificato. Hai iniziato bene, poi sei un po’ calato. Non giocare sempre è un handicap?
Ho iniziato bene, nell’ultimo mese non era come prima, ma è difficile giocare tutte le.partite, anche se vogliamo. Adesso ho recuperato molto bene. Mi spiace non giocare domenica, pensiamo a domani. Poi arriverà anche il Bologna.