A tutta tattica – Inter: è arrivato Ranieri, l’aggiustatutto

Salta la panchina dell’Inter: a fare le spese del pessimo avvio di stagione è Gasperini.

Certo, la colpa delle partitaccie giocate non è tutta sua, anzi. Società e giocatori ci hanno messo parecchio del loro; la prima ha fatto un mercato a dir poco confusionario, e non ha mai creduto davvero nel tecnico che aveva scelto. I secondi, invece, sembra che abbiano smesso di giocare dalla finale di Madrid: poca grinta, poca condizione, idee confuse; tutti sintomi di una squadra logora, che ha già dato il meglio, e che sarebbe stato meglio rinnovare fin da subito dando retta a Benitez. Ma tant’è..

Ora è arrivato Ranieri, l’uomo giusto al momento giusto. Nessuno (sulla piazza) sa meglio di lui come tirare fuori tutta la grita dai giocatori. Certo, a Roma gli rimproveravamo di essere un “minestraro“, cioè di non dare una identità tattica alle sue squadre, ma di fare necessità virtù ogni volta con quello che si ritrova. Insomma, l’allentare perfetto per cercare di spremere le ultime energie rimaste ad un gruppo di giocatori che manifesta un certo appagamento di vittorie.

La prima partita del “fettina” (…a Roma non si risparmiano sui soprannomi…) è stata molto significativa: ha infatti messo in campo la squadra più simile possibile a quella che ha vinto il “triplete” giusto un anno e mezzo fa.

Difesa. Tutti al loro posto (per “fortuna” Ranocchia è squalificato): Samuel e Lucio davanti a Julio Cesar e con ai fianchi Chivu e Nagatomo al posto dell’infortunato Maicon.

Centrocampo. Lo stesso discorso vale per il centrocampo: Cambiasso davanti la difesa; Zanetti nel ruolo dove a reso di più, mediano di copertura dietro il terzino di spinta a destra; come mezzala sinistra, Ranieri ha scelto Obi al posto dell’ infortunato Stankovic, probabilmente per il suo dinamismo.

Attacco. Interessante è l’assetto dell’attacco con il quale l’Inter è partita: Coutinho trequartista dietro Forlan e Pazzini. I due attaccanti non hanno bisogno di presentazioni; la scelta di mettere subito il trequartista è sicruamente legata alla volontà di tenere il posto “caldo” in attesa del ritorno di Snejder, vero uomo in più dei nerazzurri. L’infortunio che ha subito sembra lo terrà lontano dai campi almeno un mese, ma Ranieri, che non vorrà rinunciare a lui, ha già iniziato a plasmare la squadra in funzione del suo ritorno. D’altra parte non ha fatto altro che assegnare ai giocatori i loro ruoli originali, e tanto è bastato per far riacquistare loro la fiducia nei propri mezzi.

Infine, per non farsi mancare niente, Ranieri è riuscito a vincere la partita trasformando il 4-3-1-2 iniziale in un semplice 4-4-2, con Jhonatan sulla fascia destra in alto.

Se davvero Ranieri riuscirà a trasmettere alla sua nuova squadra lo stesso entusiasmo che aveva portato alla Roma, allora L’Inter tornerà a candidarsi prepotentemente per lo scudetto.

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