Roma-Lecce 2-1, pagelle giallorosse: Dybala segna ancora, ma esce subito dopo

La Roma torna a vincere all’Olimpico creando tanto e finalizzando poco: sembra essere il mantra della formazione di Mourinho quello di avere numerose occasioni da gol ma di non riuscire a gonfiare la rete. Smalling è il migliore non solo per la marcatura ma anche per la solidità difensiva: Dybala segna il suo 5° gol consecutivo ma è costretto ad abbandonare il campo a causa di un infortunio.

ROMA, LE PAGELLE GIALLOROSSE: DYBALA GOL ED INFORTUNIO. SMALLING INDISPENSABILE

Rui Patricio 6: pare tutto quello che c’è da parare e non corre grandi pericoli all’Olimpico. Sul gol ha poche responsabilità dove vede partire la palla solo all’ultimo. Non rischia nulla e chiude con la sufficienza piena.

Mancini 6.5: non soffre gli attaccanti del Lecce e passa una serata tranquilla. Sempre puntuale negli anticipi e negli interventi: rimedia un giallo netto per aver fermato una ripartenza ospite. (Dall’87 Kumbulla Sv.)
Smalling 7.5: sicuramente il migliore della Roma sia sotto il profilo della forma fisica, sia su quella realizzativa: altro gol di testa e altra marcatura fondamentale per il successo dei giallorossi, dopo il 2-1 all’Inter. Dietro è sempre puntuale, non perde un contrasto e dimostra di meritare la nazionale per il Mondiale in Qatar.

Ibanez 6.5: come i colleghi di reparto, soffre poco e prova a dare la scossa quando la squadra non prende iniziative. È cresciuto tantissimo dalla scorsa stagione, sembra un giocatore totalmente nuovo. La sua sicurezza sta facendo ricredere anche i tifosi più ostici.

Vina 5: un primo tempo non difficile e costellato di errori. Troppo insicuro e poco preciso: sbaglia tanto sopratutto sul lato tecnico e Mourinho decide di fermarlo all’intervallo. (dal 46′ Spinazzola 6: la sua entrata porta freschezza e brillantezza alla manovra. Qualche guizzo in più rispetto alla media che lo riavvicina al passo pre infortunio. Con il passare dei minuti si adagia e cala con tutta la squadra).

Cristante 5.5: sicuramente si trova più a suo agio con Pellegrini con il quale si capisce alla perfezione tentando anche ottimi triangoli. Poi, con il passare dei minuti, si nasconde, quasi impaurito dalla reazione degli ospiti. Con l’entrata di Matic torna a vagare alla ricerca della posizione in campo.

Pellegrini Roma
Fonte immagine: Sassuolocalcio.it

Pellegrini 6.5: torna appena possibile per dare una mano alla sua Roma. La partenza è molto forte, da vero leader al quale mancava giocare ed incidere. Prova a verticalizzare con velocità e combatte su ogni pallone a centrocampo: la sua presenza è fondamentale come quella di Smalling in una formazione così.

Zalewski 6.5: corre senza freno per 90 minuti, inserendosi velenosamente tra le maglie della difesa del Lecce. I suoi compagni lo cercano e lui prova a dare la superiorità numerica. Tenta due conclusioni bloccate da un ottimo Faraoni: nella ripresa diventa un po’ più timido e dopo l’ora di gioco abbassa i giri al motore.

Zaniolo 5: dopo il rosso rimediato contro il Betis, cerca di farsi perdonare tentando giocate per i compagni di squadra: l’altruismo non è nelle sue corde, ma l’attaccante cerca di dialogare di più con i compagni. Belotti lo mette davanti al portiere, ma un’incertezza di troppo permette il recupero del difensore avversario. Per una botta alla testa, Mourinho evita di rimandarlo in campo nella ripresa. (dal 46′ Abraham 6: entra, lotta, combatte e si divora, nuovamente, un paio di occasioni nitide. L’inglese ritrova la cattiveria ma non la gioia del gol. Ci sono miglioramenti, ma ancora non basta).

Dybala 6.5: corre per tutto il campo e si abbassa quando è necessario. Cerca sempre di avere il pallone tra i piedi e ad essere la giusta alternativa alla manovra. Nella ripresa batte il rigore, procurato da Abraham e sigla il 2-1, ma nell’eseguzione si infortunia. Esce subito dopo facendo presagire a nulla di buono. (dal 51′ Matic 6: mette ordine e giostra alla perfezione tutti i palloni. Mette la gamba e fa valere il fisico: essenziale quando si vuole addormentare il match).

Belotti 6: l’ex Torino corre e si danna l’anima, dando quella cattiveria che era mancata recentemente alla Roma. Tenta disperatamente di segnare, ma lavora molto anche per i compagni. La sua intensità porta all’espulsione di Hjulmand, anche se forse l’arbitro è stato eccessivamente fiscale. (dal 77′ Shomurodov Sv.)

Mourinho 6.5: la Roma gioca bene fino all’espulsione che lascia gli avversari in 10: da quel momento in poi i giallorossi calano di intensità e subiscono l’1-1. La formazione del portoghese gioca bene e ha in mano il pallino del gioco: crea tanto ma segna poco e c’è bisogno di un penalty per trovare il 2-1. I 3 punti sono essenziali ma serve qualcosa che riesca a sbloccare questa squadra, poco cattiva nell’uccidere l’avversario.

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