Napoli, l’analisi degli epurati del mercato estivo: va male un po’ a tutti…

Il dato è oggettivo: il Napoli, almeno per quanto riguarda il campionato, quest’anno ha iniziato col piede sbagliato. In Europa League, seppur contro avversari modesti, sono arrivate due vittorie su due. Ma nella Serie A è impossibile non ricordare diversi passi falsi, come il pareggio casalingo (3-3) col Palermo, la sconfitta (sempre al San Paolo) contro il Chievo e la debacle (1-0) in terra friulana contro l’Udinese che tanto sta facendo bene in questa prima fase di stagione.

Goran Pandev. Fonte: ultraslansi - wikipedia.org
Goran Pandev. Fonte: ultraslansi – wikipedia.org

L’accusa che viene lanciata al presidente De Laurentiis è quella di aver impoverito la rosa piuttosto che averla rafforzata nella finestra estiva di calciomercato. L’incubo di tutti i tifosi napoletani, affamati di vittorie che vadano oltre la Coppa Italia, è che la stagione corrente sia ancora più incolore di quella precedente. Il battesimo del Napoli 2014-15 è stato un evento nefasto: la tanto attesa Champions League è sfumata prima di subito, ai preliminari contro l’Athletic Bilbao, di certo non una armata invincibile all’interno del panorama dell’Europa che conta. Nessun nuovo top player sotto il Vesuvio; solo tante scommesse, pochissime certezze e – forse – qualche cessione di troppo. Utilizziamo il forse perché andando ad analizzare il rendimento dei calciatori che hanno salutato la città partenopea nei mesi estivi, ci accorgiamo che le cose non vanno così bene per gli ex napoletani. Iniziando da quella che più che una cessione è stato un rifiuto, dettato dall’eccessivo ingaggio richiesto, di prolungamento del prestito: Pepe Reina. Quest’anno l’ex Liverpool non ha mai giocato una partita ufficiale con la sua nuova squadra, il Bayern Monaco. Il perché è evidente: a difendere i pali della compagine bavarese c’è il campione del Mondo (con club e Nazionale) Manuel Neuer, al momento nella top 3 dei portieri più forti del Mondo. Come se non bastasse, l’esordio semi-ufficiale dello spagnolo (nella Paulaner Cup di ieri) è stato macchiato da un infortunio al polpaccio dopo nemmeno 5 minuti di gioco. Una cosa è certa: viste le prestazioni non eccelse di Rafael Cabral, l’addio di Reina è stato quello che ha creato più malcontento tra i tifosi partenopei. Passando al centrocampo, è il turno di Blerim Dzemaili. Altra cessione poco condivisa dai più, visto che al suo posto è arrivato David Lopez, finora mai brillante nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Lo svizzero sta soffrendo il rendimento altalenante della sua squadra, il Galatasaray. Finora le gioie della squadra di Prandelli sono state molto relative: la stagione è iniziata male con la sconfitta in Supercoppa (ai rigori) per mano del Fenerbahce nell’infuocatissimo derby turco. In campionato non va né bene né male: 10 punti in 5 gare sono un bottino che lascia ancora apertissime le chance di conquistare il primato. Mentre in Champions i sorrisi sono pochi, quasi zero: in due gare è arrivato un pareggio casalingo (1-1) contro l’Anderlecht e la pesante sconfitta all’Emirates (4-1) per mano dell’Arsenal. Discorso analogo per Goran Pandev, che si trova nella stessa identica barca, con l’aggravante di aver totalizzato soltanto due presenze in SuperLig – oltre alle due in Champions – ma senza aver ancora segnato il suo primo gol con la maglia dei turchi. La situazione peggiore, però, la sta vivendo Valon Behrami. Lo svizzero fin qui non ha nemmeno totalizzato una presenza in Bundesliga, e l’Amburgo è adesso penultimo in classifica: soltanto 5 punti in 7 gare. Chiudiamo la nostra analisi parlando di Federico Fernandez, difensore argentino ceduto allo Swansea City e rimpiazzato (idealmente) dal discontinuo Koulibaly. Finora quattro presenze con la maglia dei ‘Cigni’, di cui tre dall’inizio e una di 45′ contro il Chelsea. Il dato oggettivo però gioca a suo sfavore: contro il Chelsea è arrivata una sconfitta per 4-2, mentre nelle tre partite da titolare le statistiche parlano due pareggi e una sconfitta. Inoltre, ironia della sorte, quando l’argentino non era in campo lo Swansea ha conquistato due vittorie, contro Burnley (Fernandez in tribuna) e West Brom (panchina per 90′).

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Edoardo Ciotola

21enne che continua imperterrito a parlare di 'farsi i viaggi' e che sogna di diventare giornalista sportivo di professione. Metà napoletano e metà spagnolo (d'adozione). Cresciuto a pane e Fabri Fibra, ama il calcio (la fede è quella interista) e ascolta qualsiasi tipo di musica. Insomma, non ha le idee propriamente chiare, ma è talmente orgoglioso da essere capace di farne addirittura un vanto. In fin dei conti però una cosa è certa: la sua anima è unita, tramite punti di sutura, alla scrittura e alla comunicazione, di qualsiasi forma esse siano.

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