Esclusiva-Garlando della Gazzetta: “Mister X non esisteva. Balotelli è un ragazzo buono”

Luigi Garlando, celebre penna della Gazzetta dello Sport, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Soccermagazine.it.

Mario Balotelli fonte foto: Wikipedia - Ibrabalotelli.jpg: luiginter derivative work: Angelo (talk)

Giornalista e scrittore (è autore di numerosi libri sul calcio e non solo), ha parlato con noi trattando diversi temi d’attualità del mondo del pallone, spaziando dal calciomercato alla nazionale, passando per le questioni interne dei grandi club.

Secondo Lei qual è il vero motivo della partenza di Eto’o?
Mah, secondo me la motivazione economica è quella principale anche se poi può aver avuto altre ragioni come quella di conoscere un mondo calcistico nuovo o di confrontarsi con un’altra realtà. Però io credo che alla base, insomma, quei 20 Milioni annui siano la vera ragione che ha spinto Eto’o a pre-pensionarsi.

Per quanto riguarda la questione Pippo Inzaghi, Lei da che parte sta? Pensa che il rapporto sia risanabile?
Mah io, sinceramente, per la lista Champions sto con Pippo Inzaghi. L’avrei messo senz’altro nella lista ma non solo per un atto di riconoscenza puro, ma anche perchè è un giocatore che se sta bene in quelle notti di Champions può sempre darti qualcosa in più perchè è lì che ha costruito la sua leggenda, e poi comunque mi sembra un pò strano l’aver inserito così tanti difensori tra cui uno infortunato come Mexes mentre è stato proprio sacrificato Inzaghi per la stessa ragione, cioè per un infortunio che è molto meno grave. E poi, in partite dove magari…a parte il Barcellona…ma insomma, ci sono anche nel girone squadre più deboli, ecco…poteva anche perfezionare il suo record di goal e rincorrere Raul, ed è forse un atto dovuto per tutto quello che Inzaghi ha fatto per il Milan.

E per quanto riguarda invece il caso Forlàn? Di chi sono le maggiori responsabilità? E che provvedimenti dovrebbe prendere Moratti?
Mah, i provvedimenti è difficile dirlo, di sicuro la colpa è della società, dell’Inter, ma anche degli operatori di mercato, a cominciare da Branca e…non so, non sono in grado di suggerire dei provvedimenti, però, insomma, com’è vero che poi si mettano delle tenaglie quando un giocatore sgarra e quindi si è tante volte intransigenti con un calciatore io credo che sia giusto anche esserlo con i dirigenti perchè è inaccettabile a questi livelli di professionismo una distrazione di questo tipo che ha anche procurato un danno economico perchè il giocatore poteva essere acquistato ad un prezzo inferiore e se per caso l’Inter uscisse dal girone di Champions sarebbe un danno economico ancora maggiore e potrebbe c’entrare anche il mancato utilizzo di Forlàn.

Lei appoggia la tanta contestata difesa a 3 di Gasperini?
Io appoggio Gasperini, sin dalla prima d’ora. Io, anche sul mio giornale, ho sempre speso parole d’elogio e di fiducia perchè ho visto come ha fatto giocare le sue squadre Gasperini, ho visto come allena e mi piace il suo progetto. Purtroppo, dopo aver scelto l’allenatore non l’hanno messo, secondo me, nelle condizioni ideali per realizzare questo progetto, e quindi questo è stato, credo, l’errore dell’Inter che in parte è uguale anche a quello della Roma e della Juventus. Gasperini aveva in testa un tridente col quale sognava, ed era quello di Lavezzi, Milito ed Eto’o ed era convinto che partisse Sneijder e non Eto’o. Ecco, con quel tridente avrebbe veramente dato il massimo e invece adesso è costretto ad arrangiarsi, non vuole il trequartista e gli è rimasto in casa Sneijder, quindi probabilmente lo farà giocare a sinistra, però a sinistra c’è anche Forlàn, a sinistra è arrivato anche Zarate. Insomma, gli hanno complicato la vita, però io continuo ad avere grandissima fiducia in Gasperini perchè mi sembra un’ottima persona ed un allenatore molto preparato.

L’allenatore secondo Lei più a rischio in Serie A?
L’allenatore più a rischio probabilmente Luis Enrique, perchè al di là della copertura della società, al di là della tregua – perchè non è più di una tregua – con Totti, è un’impresa difficile quella che aspetta al giovane allenatore arrivato dal Barcellona. Ha cominciato già con un passo falso, quello dell’eliminazione in Europa League, e la figura di Totti è veramente ingombrante, per cui credo, insomma, che tra le grandi sia quello che magari è più esposto ad una bruciatura.

Come finirà la querelle Montolivo-Fiorentina?
Mah, io credo e mi auguro con il buon senso, al di là della ragione economica perchè non conviene a nessuno il braccio di ferro e quindi spero che insomma…anche perchè la Fiorentina ha fatto un mercato intelligente, è passato sottotraccia, però insomma, sembrava che smobilitasse, invece ha tenuto i suoi giocatori migliori, ha comprato – tra virgolette – Jovetic, che può essere la grande rivelazione del campionato, quindi ha una grande squadra; allora privarsi con questa grande squadra di un giocatore come Montolivo sarebbe un grave errore, e sarebbe un grave errore anche per Montolivo irrigidirsi o limitare le sue prestazioni pensando poi al trasferimento dell’anno prossimo perchè siamo nella stagione degli Europei, è diventato un giocatore importante per la Fiorentina e quindi conviene a tutte e due le parti, sia alla Fiorentina sia a Montolivo, dare il massimo in questa stagione.

Chi era davvero il “Mister X” della campagna acquisti milanista, secondo lei?
Mah, io credo che effettivamente non ci fosse un “Mister X” e sia nato tutto come un gioco come poi piace fare anche a Galliani. C’era quella mezz’ala sinistra, quel ruolo, per cui magari si sono favoreggiati anche dei nomi importanti, però non credo che ci fosse un obiettivo riconoscibile sin dall’inizio. Si è giocato un pò su quell’assenza, poi insomma…non credo che fosse ovviamente Nocerino. Poi è arrivato Aquilani, che è un altro buon giocatore, però non credo che ci fosse all’inizio proprio la definizione di un fuoriclasse come Fabregas, così, come qualcuno ha voluto far credere. E’ stato il gioco dell’estate di Galliani, tutto sommato riuscito.

Lei ha scritto un libro su Balotelli: che cosa ne pensa di questo ragazzo? Secondo Lei Prandelli riuscirà a farlo rendere al massimo in nazionale?
Sì, io credo di sì, perchè Prandelli è un grandissimo educatore – tra virgolette – di giovani calciatori, è cresciuto come allenatore nel vivaio dell’Atalanta e ha già dimostrato il potere di comunicare con giocatori che non hanno una gestione facile come Cassano. Io sono sicuro che riuscirà, in parte è già riuscito con Balotelli: la partita con la Slovenia, l’ultimo quarto d’ora che ha giocato è anche merito di Prandelli, di come lo ha gestito in questa decina di giorni non facile in cui, insomma, non ha sempre dato il massimo Mario in allenamento, però alla fine qualcosa ha capito e ha regalato quel quarto d’ora importante. Io poi lo conosco abbastanza bene Mario, e quindi chi lo giudica solo per le cose stravaganti che fa, magari per le stupidate, secondo me non ha i mezzi, ecco, per giudicarlo nel modo corretto. E’ un ragazzo buono, l’aggettivo giusto è “buono” proprio, e se gli parli insieme te ne rendi conto. E’ sensibile, ha avuto dei problemi non facili che si è lasciato alle spalle, e ogni tanto sbaglia, però sta seguendo il suo percorso; sbaglierà sempre di meno, sbaglierà ancora però arriverà perchè è un ragazzo buono, d’animo, è un ragazzo intelligente e lo dimostra anche in questa sua fame di sapere che a volte lo porta a fare anche stupidate tipo andare a Scampia per conoscere quella realtà della camorra attraverso conoscenze non troppo lecite. Però è un ragazzo, ripeto, buono, intelligente, che ha un’ottima famiglia alle spalle, quindi io scommetto ad occhi chiusi su Mario Balotelli e sono sicuro che diventerà il leader, il simbolo della nostra nazionale nei prossimi anni e arriverà da trascinatore ai Mondiali prossimi in Brasile.

Due nomi secchi a livello fantacalcistico: un nome da prendere ed un nome da evitare.
Questa è difficile, questa è difficile. Allora, da evitare Krasic e da prendere io dico ancora Pazzini.

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Raffaele Zanfardino

Direttore responsabile della testata.

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