Gold Cup, Giamaica-Messico 1-3: El Tricolor alza la “decima”

Si parte con l’ultimo atto della Gold Cup, la competizione che incoronerà il campione dell’America centro-settentrionale.

Fonte immagine:  Esparta Palma
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Esparta Palma

La Giamaica, finalista a sorpresa, schiera il più classico dei 4-4-2: in porta Thompson. Difesa con Mariappa, Morgan, Hector e Lawrence. Centrocampo composto da Watson, McCleary, McAnuff e Austin. Tandem d’attacco con Barnes e Dawkins. All. Schafer. Risponde il favorito Messico con un più offensivo 5-3-2: tra i pali Ochoa. Folta linea difensiva con Layun, Rodriguez, Alanis, Reyes e Aguilar. Linea mediana con Guardado, Dos Santos e Duenas. In avanti Corona e Peralta. All. Herrera. Arbitra Aguilar.

La gara parte immediatamente forte con continui capovolgimenti di fronte. A farsi sotto è subito la Giamaica che spaventa Ochoa in due occasioni: prima su un calcio di punizione di Watson che si spegne di poco sulla destra e successivamente con McCleary che costringe il portiere ad una respinta su un cross velenoso. Risponde Layun al 14′ con un’azione personale. La difesa avversaria si organizza e sventa il pericolo.

Il match tarda a decollare. Diversi i traversoni alla ricerca della giusta deviazione, ma da ambo i lati manca la precisione. Le difese giocano in modo attento e preciso, non concedendo nulla agli attaccanti. Al 27′, Peralta, spreca una grande occasione per il vantaggio. Dallo svolgersi di un calcio d’angolo, l’attaccante stoppa in area e tenta il tiro a botta sicura. Provvidenziale la scivolata di un difensore. La Giamaica si salva nuovamente in angolo. Poco dopo Corona, spara sopra la traversa da buona posizione, ma il Messico sente l’odore della rete. Infatti al 30′ è Guardado a portare avanti El Tricolor. Il giocatore, servito da un cross di Aguilar, segna con una grande conclusione al volo. Thompson non ci può arrivare. Inevitabile lo 0-1. I Reggae Boyz provano a reagire, ma senza essere veramente pericolosi. Dopo un minuto di recupero, il duplice fischio manda tutti negli spogliatoi.

La ripresa è uno shock per la Giamaica: pronti, partenza e 2-0. Al 46′ Corona sigla il raddoppio. L’attaccante, servito da un bel colpo di tacco, vince un contrasto e, dal limite dell’area, fa partire un destro rasoterra che non lascia scampo all’estremo difensore. Gli uomini di Herrera si avvicinano al decimo titolo. McAnuff in due occasioni prova a riequilibrare la gara, ma la difesa avversaria respinge senza molta difficoltà. Al 61′, Peralta, cala un pesantissimo tris. Aguillar mette un cross rasoterra in mezzo all’area, il difensore Hector prova ad intercettare, liscia clamorosamente. Tutto facile per il centrocampista avversario che deposita un rigore in movimento. I Raggae Boyz si sfaldano contro i colpi dell’armata messicana. 0-3 e partita praticamente chiusa.

I campioni in carica non si fermano e costringono Thompson agli straordinari. Miracoloso l’intervento che evita il 4-0 sul colpo di Layun. Un sospiro di sollievo per gli uomini di Schafer che non hanno migliorato la qualità del loro gioco nonostante le sostituizioni. La Giamaica non molla e a 10 dalla fine tenta di riaprire l’incontro: Mattocks, entrato al 59′ al posto di McCleary, gonfia la rete alle spalle di Ochoa. Contropiede fulmineo con McAnuff che serve al limite la punta. L’attaccante, palla al piede, si accentra e fa partire un bolide imprendibile. Herrera corre subito ai ripari e introduce forze fresche per il finale. Dopo 3 lunghissimi minuti di recupero, il Messico può alzare al cielo la decima Gold Cup.

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