La Storia del Calcio-La Partita del Secolo, Italia-Germania 4-3

17 giugno 1970. Mondiale di calcio in Messico. Due squadre, Italia e Germania Ovest, stanno per scendere n campo per la semifinale. Due squadre che stanno per fare la storia.

 

Fonte immagine: Hellner su wikipedia

Sì perché Italia-Germania diventerà per tutti “La Partita del Secolo”. La più emozionante, la più sconvolgente, la più combattuta. I continui riversamenti di punteggio, la sofferenza delle due tifoserie. E per noi italiani, la voce di Nando Martellini a descrivere le emozioni di Italia-Germania 4-3.

 

Ma andiamo con ordine. Come sono arrivate Italia e Germania Ovest alla semifinale?

L’Italia non aveva entusiasmato nel girone di qualificazione: una sola vittoria, 1-0 sulla Svezia, e due pareggi, contro Uruguay ed Israele. E a proposito della partita contro Israele: gli Azzurri avevano segnato due reti regolarissime con Domenghini e Riva, tutt’e due inspiegabilmente annullate dall’arbitro etiope, evidentemente ancora “leggermente” imbufalito per cose di carattere politico di una trentina d’anni prima. Quella fu anche l’ultima partita commentata da Nicolò Carosio, allontanato per presunti commenti di carattere razzista, sempre smentiti, verso il guardialinee del match. Tornando alla Nazionale, la squadra di Valcareggi si rifà ampiamente nei Quarti, annichilendo il Messico padrone di casa per 4-1. L’Italia, in più, è minata dalla polemica data dal dualismo Mazzola/Rivera, con la staffetta imposta dal ct che non sa come schierare insieme i due più talentuosi dei nostri giocatori (Rivera era anche Pallone d’Oro in carica).

La Germania arrivava alla semifinale più tranquilla: girone stravinto e Quarti passati in rimonta sull’Inghilterra, vendicando così la finale di quattro anni prima.

 

La Germania scende dunque in campo con i favori del pronostico, ma si trova a fare i conti con un’Italia solida, che si porta in vantaggio all’8′ con Boninsegna, dopo una combinazione con Gigi Riva. Balziamo in avanti ai minuti di recupero, al minuto 92: gli Azzurri ormai sono ad un passo dalla finale, ma è proprio dal minuto 92 di Italia-Germania Ovest che il match finisce e comincia la leggenda. Il milanista Karl-Heinz Schnellinger decide che quello è il match ideale per segnare il suo primo (ed unico!) gol con la nazionale tedesca: 1-1, tempi supplementari.

Minuto 94: errore della difesa italiana, ne approfitta Gerd Muller per portare in vantaggio i tedeschi. Minuto 98: errore difensivo stavolta della Germania, e ad approfittarne è uno non certo famoso per la sua vena realizzativa, Tarcisio Burgnich, che sigla il 2-2. Minuto 104: ad un minuto dal termine del primo tempo supplementare un contropiede orchestrato e chiuso da Gigi Riva ci riporta in vantaggio, ma non è di certo finita qui. Minuto 110: mentre Beckenbauer rimane stoicamente in campo con una spalla lussata, un colpo di testa di Seeler sembra indirizzato fuori, ma la difesa italiana non ha fatto i conti con uno dei migliori attaccanti della storia, Gerd Muller, che si avventa sulla palla e segna il 3-3, con Rivera piazzato sulla linea che si fa beffare. Minuto 111, passa un minuto e l’Italia regala l’ultima emozione di questo storico incontro: calcio di rimessa degli azzurri,11 tocchi senza che i tedeschi vedano palla e tiro vincente proprio di Gianni Rivera, che segna il 4-3 che sarà poi definitivo.

 

Nessuno dei protagonisti si sarebbe mai immaginato, scendendo in campo, di essere lì, allo stadio Azteca di Città del Messico, per fare la storia. Ed invece a commemorare quello storico match c’è per giunta una targa posta in ricordo de La Partita del Secolo.

 

E prima di chiudere, non si può non citare, da wikipedia, le parole dell’immenso Gianni Brera: “I tedeschi sono battuti. Beckenbauer con braccio al collo fa tenerezza ai sentimenti. Ben sette gol sono stati segnati. Tre soli su azione degna di questo nome: Schnellinger, Riva, Rivera. Tutti gli altri, rimediati. Due autogol italiani (pensa te!). Un autogol tedesco (Burgnich). Una saetta di Bonimba ispirata da un rimpallo fortunato […]

Come dico, la gente si è tanto commossa e divertita. Noi abbiamo rischiato l’infarto, non per ischerzo, non per posa. Il calcio giocato è stato quasi tutto confuso e scadente, se dobbiamo giudicarlo sotto l’aspetto tecnico-tattico. Sotto l’aspetto agonistico, quindi anche sentimentale, una vera squisitezza, tanto è vero che i messicani non la finiscono di laudare (in quanto di calcio poco ne san masticare, pori nan).
I tedeschi meritano l’onore delle armi. Hanno sbagliato meno di noi ma il loro prolungato errore tattico è stato fondamentale. Noi ne abbiamo commesse più di Ravetta, famoso scavezzacollo lombardo. Ci è andata bene. Siamo stati anche bravi a tentare sempre, dopo il grazioso regalo fatto a Burgnich (2-2). L’idea di impiegare i dioscuri Mazzola e Rivera è stata un po’ meno allegra che nell’amichevole con il Messico. Effettivamente Rivera va tolto dalla difesa. Io non ce l’ho affatto con il biondo e gentile Rivera, maledetti: io non posso vedere il calcio a rovescio: sono pagato per fare questo mestiere. Vi siete accorti o no del disastro che Rivera ha propiziato nel secondo tempo?”

(Il Giornale, 18 Giugno 1970)

 

Questo il tabellino del match:

ITALIA- GERMANIA OVEST 4-3 d.t.s.

 

Italia: Albertosi, Burgnich, Facchetti, Bertini, Rosato (91′ Poletti), Cera, Domenghini, Mazzola (46′ Rivera), Boninsegna, De Sisti, Riva. A disp.: Zoff, Juliano, Prati, Ferrante, Niccolai, Puia, Gori, Furino,Vieri. All.: Valcareggi

Germania: Maier, Vogts, Patzke (65′ Held), Schnellinger, Schulz, Beckenbauer, Grabowski, Overath, Muller, Seeler, Lohr (51′ Libuda). A disp.: Manglitz, Hottges, Weber, Haller, Fichtel, Lorenz,  Sieloff, Dietrich, Wolter. All.: Schon

 

Arbitro: Yamasaki (Per)

Marcatori: Boninsegna (I) 8′ pt, Schnellinger (G) 47′ st, Muller (G) 4′ pts, Burgnich (I) 8′ pts, Riva (I) 14′ pts, Muller (G) 5′ sts, Rivera (I) 6′ sts.

Ammoniti: Rosato, Domenghini, Mazzola (I); Overath, Muller (G).

 

Ed infine, il video del match: video (l’incorporamento è stato disattivato su richiesta dell’utente)

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