Mondiali 2014, comincia il Gran Ballo delle semifinali: chi arriverà puntuale all’appuntamento con la Storia?

Ci siamo. Here we go, come dicono gli inglesi. Quattro culture calcistiche diverse si preparano all’appuntamento con la Storia. Solo una arriverà puntuale, le altre dovranno ritelefonare tra quattro anni per chiederle un nuovo incontro. Stasera comincerà il Gran Ballo delle semifinali mondiali, made in Brazil.

Brazuca, Brasile 2014 - Fonte: chooyutshing (flickr.com) (CC)
Brazuca, Brasile 2014 – Fonte: chooyutshing (flickr.com) (CC)

Ai quattro angoli della sala, pronte a cimentarsi nell’arte della danza, ci sono quattro scuole di pensiero agli antipodi, tutte con una matta voglia di vincere e conquistare il trofeo dorato. Ognuna  ha una propria strada da percorrere e una motivazione particolare per realizzare l’obbiettivo.

Nel primo angolo abbiamo una Nazionale condannata a vincere, un popolo che non vuole rivivere un altro Maracanazo. Priva del Capitano e del suo Funambolo, la Nazione intera insegue la sesta stella. Una squadra storicamente basata sull’attacco e sulla fantasia, adesso è molto più forte in difesa che davanti. Come vedremo, non è l’unica tra le presenti a giocarsi il Mondiale portandosi la croce di un fattore in controtendenza rispetto ai classici canoni calcistico-culturali del proprio Paese. Loro cantano tutto l’inno, anche quando finisce la musica, a cappella, con gli occhi umidi. Basteranno il Cuore ed il Senso di Appartenenza per trionfare? l’unica cosa sicura è che verseranno ancora lacrime: bisognerà vedere se saranno nuovamente di gioia o meno…

Nel secondo angolo troviamo la corazzata Uber Alles. Lei sembra la più pronta al gran ballo: vestita di tutto punto, non ha punti deboli o pieghe di sorta. Anche il suo modo di ballare cozza con la sua Storia: gioca palla a terra come una spagnola. In tutti questi anni è cambiata molto, si fa fatica a riconoscerla: i suoi tratti sono molto più dolci e belli da vedere, le sue movenze più eleganti, meno rudi e meno fisiche. Da 4 Mondiali arrivano tra le prime quattro, non sollevano la Coppa da 24 anni. Sognano un’altra finale con gli argentini dopo la sconfitta messicana e il furto delle Notti Magiche (ahìnoi, ma almeno Noi ci siam rubati le loro). Vogliono vincere la quarta stella, raggiungendo l’Italia nell’albo d’oro (ma comunque non ci battono mai).

Nel terzo angolo c’è l’Arancia Meccanica. Loro sono gli unici presenti che la Coppa non l’hanno mai sollevata, bensì l’hanno sfiorata tre volte: due volte negli anni ’70 con la macchina del Calcio Totale (una sola col maestro Crujff) e l’altra, invece, nell’ultima edizione del Gran Ballo. La manifestazione l’hanno cominciata bene, lasciando le cinque dita in faccia a coloro che gli rubarono il premio quattro anni or sono. Loro inseguono un sogno lungo una vita. Potrebbero riuscirci giocando in maniera opposta al loro credo calcistico-culturale: riuscite ad immaginare gli inventori del Calcio Totale vincere con la difesa a 5 e il contropiede? il Mago Van Gaal poco se ne cura. Intanto potrebbero condividere lo strano destino del Chelsea di Di Matteo: conquistare la Coppa nell’anno in cui giochi un calcio meno propositivo, più chiuso ed abbottonato, nell’annata in cui non hai i favori del pronostico.

Nel quarto angolo, infine, abbiamo i Tangueri. I nemici storici dei padroni di casa, sognano di emulare l’altra Nazionale  dalla bandiera con il Sole negli anni ’50. Da 24 anni non si presentavano al ballo delle prime quattro. L’ultima volta erano guidati da un Messia; adesso da un Messi…che attende una settimana per capire se potrà o meno ottenere quella “a” finale che gli manca per guadagnarsi il titolo definitivo di Erede. Una Nazionale che, al contrario di quanto diceva la sua Storia e i giornalisti, ha dimostrato di avere un ottimo equilibrio difensivo e lì davanti possiede qualità da far impallidire. Anche qui, di Cuore e Senso di Appartenenza ne hanno da vendere. Senza il fido scudiero dell’Erede (o presunto tale, ancora non lo sappiamo) corre dietro al lieto fine: sollevare la Coppa in faccia agli odiati nemici nella loro Terra.

Tutto quello di cui vi ho parlato non è una fiaba o una novella inventata: sono le semifinali del Mondiale 2014. Chi avrà la meglio? Chi inseguirà con più forza il proprio Sogno gettando il Cuore oltre l’ostacolo? Tra 48 ore ne rimarranno solo due, gli altri dovranno aspettare poco meno di un lustro per riprovarci.

Brasile, Germania, Olanda e Argentina: sono in quattro per l’agognato trofeo. Ancora qualche giorno e sapremo chi entrerà nella Storia; perchè alla fine, purtroppo, sono solo i vincenti a scriverla. I secondi ed i vinti, si dimenticano facilmente. 

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