Ronaldo: “Italia, benvenuta in Brasile. Non ti aspettavo così presto”
Con una lettera a “la Gazzetta dello Sport”, il fenomeno Luis Nazario de Lima, detto Ronaldo, dà il benvenuto alla nostra Nazionale, per il Mondiale che verrà:
“Benvenuta Italia, non sarà come in Sudafrica”-
“Benvenuta Italia, e complimenti per la rapidità. Sicura del Mondiale già a settembre: ti aspettavo con (quasi) tutte le altre a ottobre, e confesso che un po’ è stata una sorpresa. Una bella sorpresa. Non per la qualificazione, su quella non ho mai avuto dubbi: sui tempi, perché non è così facile avere la certezza di esserci con due partite d’anticipo e mi pare di ricordare, quando furono sorteggiati i gironi, che quello dell’Italia fosse fra i più difficili, perlomeno secondo le previsioni. Benvenuta, dunque: detto da ambasciatore di questo Mondiale che sento sarà bellissimo, ed è per questo che stiamo facendo un grande lavoro e lo faremo ancora in questi mesi. Ma detto anche, più semplicemente, da uomo di calcio e da amante del bel calcio, che ha imparato negli anni quanto l’Italia riesca sempre a dare il meglio in appuntamenti così. Quella di tre anni fa in Sudafrica è stata l’eccezione che conferma la regola, e sono sicuro che a giugno, in Brasile, non ce ne sarà un’altra”.
“Balotelli è amato”-
“Benvenuta perché negli ultimi tre anni poche squadre al mondo hanno mostrato un calcio come il tuo, hanno cercato un gioco che mettesse la qualità davanti alla speculazione, la ricerca del gol davanti all’obbligo di non prenderne. Uno spettacolo che divertisse la gente, la facesse innamorare del nostro sport. Il calcio che piace a me. Benvenuta perché hai Prandelli, e tutti quelli con cui ho parlato in questi anni mi hanno spiegato che è lui il primo segreto di questa rinascita dell’Italia. Perché hai Buffon, e io so per esperienza personale che grande portiere sia; perché hai il mio ex compagno di squadra Pirlo, quello che mette la palla dove decide lui; perché hai Balotelli, e se si sono innamorati di lui in Brasile, durante la Confederations Cup di giugno, vuol dire che è un talento vero: nel mio Paese, calcisticamente parlando, abbiamo gusti difficili, e per questo da brasiliano dico, anzi dico un’altra volta, che da lui adesso ci aspettiamo tutti l’ultimo salto di qualità. Anche per avere un’altra sicura stella del Mondiale, certo: può esserlo, ora dipende solo da lui”.
“Prandelli può far bene”
“Benvenuta Italia perché c’è un po’ di Italia in tanti angoli del Brasile, perché tanti brasiliani giocano da voi e il vostro calcio è molto seguito nel nostro Paese. E sabato e domenica scorsi, nel mio blitz a Monza, ho capito che quello italiano potrà essere di nuovo un gran bel campionato: l’ho capito guardando negli occhi quell’affamato di gol che è Tevez, l’ho capito parlando con Kakà, l’ho capito quando gli amici mi hanno spiegato quanto si sono rafforzati il Napoli e la Fiorentina, quanta qualità abbia la Roma, quanta voglia di cambiamento e di riscatto avrà sicuramente l’Inter. Prandelli sarà contento: un grande campionato può fare solo bene a una nazionale che poi dovrà andare al Mondiale. E anche se da ambasciatore non potrei sbilanciarmi, lo dico sottovoce: un pezzetto del mio cuore è sempre in Italia e dunque un pochino di tifo per l’Italia, segretamente, lo farò sempre. Magari fino alla finale con il Brasile, sarebbe fantastico: poi quel giorno sapete per chi terrò…”.