Mattia Destro; da Pruzzo a Montella, a Roma si segna cosi

Fumata bianca e telenovela finita.
Da qualche ora ormai Mattia Destro è ufficialmente un nuovo attaccante della Roma, strappato da Sabatini alla comproprietà di Siena e Genoa e alle mire di Milan, Inter e Juventus.
Con il giovane attaccante italiano Zeman vede completarsi il suo pacchetto offensivo; l’ex Siena rappresenta infatti per il boemo la ciliegina sulla torta per poter contare su un attacco di tutto rispetto che annoverava già Totti, Lamela, Bojan e Osvaldo.

Fonte: credit foto ac siena

Destro sarà solo l’ultimo di una lunga serie di grandi attaccanti che negli anni ha vestito la maglia giallorossa e regalato ai tifosi della Sud gioie e soddisfazioni.
Il primo ad entrare prepotentemente nel cuore dei tifosi fu Dino da Costa, brasiliano di Rio de Janeiro, giunto a Roma nel 1955 e rimasto nella capitale per sei anni (tranne una breve parentesi annuale alla Fiorentina); da Costa ha collezionato con la maglia giallorossa 163 presenze con 79 gol, riuscendo a vincere anche la classifica dei cannonieri nella stagione 1956/57.

 

Negli anni successivi, erede del brasiliano fu Pedro Manfredini, altro beniamino del pubblico giallorosso fin dal suo arrivo in aeroporto a Roma; mentre scendeva la scalette, venne immortalato da un fotografo dal basso verso l’alto e quella fotografia ne riportava in misura sproporzionata la calzatura, tanto da renderlo agli occhi dei suoi tifosi ‘Piedone’.
L’argentino, in cinque stagioni, si rivelò una vera e propria macchina da gol giustificando i 78 milioni di lire spesi dalla dirigenza e mettendo insieme 164 presenze condite da 104 gol. Nella sua seconda stagione di Roma si aggiudicò anche la classifica cannonieri e rifiutò sempre le avances dell’Inter in nome della fede giallorossa.

 

Ma è degli anni ’80 l’attaccante che ancora oggi è nel cuore dei tifosi; per capirci basta il nome, Roberto Pruzzo.
In dieci anni di Roma, il ‘Bomber’ mise insieme 240 presenze e 106 gol, a lungo un record per i capitolini, diventando un simbolo della squadra e aggiudicandosi per tre volte la classifica marcatori; inoltre, risultò decisivo per i suoi nella conquista di quattro Coppe Italia e del secondo Scudetto.
Proprio quello Scudetto, forse, fa si che Pruzzo sia ancora oggi considerato come uno dei primi nella lunga storia giallorossa.

 

Attraverso gli anni, e i vari Graziani e Voeller, l’inizio degli anni ’90 segnò l’arrivo nella capitale di attaccanti che ne hanno fatto la storia.
Il ’92 fu l’anno di Abel Balbo, argentino pagato 18 miliardi di lire che siglò 78 reti in 146 presenze, e che rappresentò il miglior partner d’attacco per l’esordiente Francesco Totti, uno per cui ricordarne i numeri risulta superfluo.
Nel 1995 arriva Marco Delvecchio che con la Roma segna 62 reti in 231 presenze e diventa uno dei pupilli della prima era Zeman.
Successivamente, insieme a Totti e Montella, giovane attaccante arrivato nel 1999, diventa protagonista principale della squadra che, con Capello alla guida, arriva alla cnquista del terzo Scudetto.
Montella, soprannominato l’Aeroplanino dai suoi tifosi per l’esultanza che lo caratterizza, diventa pedina fondamentale di quella squadra e fino al 2007, anno in cui si trasferisce al Fulham, segna 83 gol in 182 presenze.

 
Degli stessi anni è uno dei bomber più grandi che la squadra capitolina abbia mai conosciuto, l’argentino Gabriel Batistuta.
Il ‘Re Leone’, arrivato da dieci anni di Fiorentina, risulta subito decisivo per lo Scudetto vinto, e nonostante i soli tre anni di Roma, diventa beniamino dei tifosi; 30 reti in 63 presenze prima di passare all’Inter nel 2003.

 

Il resto è assai noto; punto fondamentale è stato ed ancor oggi è il capitano Francesco Totti, attorno al quale negli anni si sono mossi grandi campioni, come Cassano e Vucinic, e altri volti meno noti, già caduti nel dimenticatoio del popolo giallorosso.
Oggi tocca a Destro; le qualità viste fanno al caso dei capitolini, a lui la possibilità di scrivere altre pagine importanti per quella maglia.
E con Zeman allenatore, c’è già chi dice che si vedranno caterve di gol.

 

 

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