Roma-Verona 3-1, pagelle giallorosse: Mkhitaryan riaccende i capitolini
La Roma vince e dimostra di essere superiore alle formazione da metà classifica a scendere: nessun problema per i giallorossi che chiudono i conti già nel primo tempo. Mayoral dimostra di essere in un ottimo stato di forma: il rientro di Mkhitaryan è essenziale per l’imprevedibilità di manovra.
ROMA, LE PAGELLE GIALLOROSSE: MKHITARYAN IL MIGLIORE INSIEME A MAYORAL
Pau Lopez 6.5: viene messo poco sottopressione con un primo tempo a guanti puliti. Nella ripresa non compie grandi parate, ma si fa trovare pronto nelle uscite, consentendo alla difesa di essere alta. Incolpevole sul gol incassato.
Ibanez 6.5: ritorna sui suoi standard con una prestazione senza sbavature. Preciso negli anticipi e nelle marcature, non soffre ne Lasagna ne Kalinic. Una certezza che ha bisogno di ritrovare la sua tranquillità.
Smalling Sv: si blocca subito a causa di un infortunio che crea qualche problema alla Roma in vista del match contro la Juventus. (dal 12′ Kumbulla 6.5: entra dopo appena un quarto d’ora in una serata abbastanza tranquilla all’Olimpico. Non soffre la pressione degli avversari e regala due bei interventi in scivolata che sbrogliano delle situazioni che potevano rivelarsi velenose).
Mancini 7: dopo qualche prestazione da dimenticare, regala 90 minuti di grande qualità con solo una piccola sbavatura sul 3-1 di Colley. Segna il vantaggio di testa, è perfetto in ogni intervento e non cala mai di concentrazione. La Roma si sta ritrovando in difesa e queste gare ne aumentano la fiducia.
Spinazzola 7: un primo tempo un po’ in ombra con le due fasce che non brillano. Nella ripresa trova campo ed inzia a dar sfogo alle sue incursioni che mettono in difficoltà la retroguardia veronese. Due conclusioni ribattute da Silvestri che gli nega la gioia del gol.
Veretout 6.5: il solito combattente al centro del campo che corre fino al momento della sostituzione. Recupera, imposta e si lancia in profondità: di una forza simile, la Roma, non può far a meno. Peccato per due conclusioni strozzate che non lo portano a centrare un 7 pieno. (dall’86’ Diawara Sv.)
Villar 6.5: le chiavi della manovra ormai sono le sue con un giro palla che può far invia ai grandi registi d’Europa. Non perde un pallone e cerca sempre di verticalizzare: deve dosare meglio le forze con evidenti cali al passare dell’ora di gioco. (dal 71′ Cristante 6.5: viene chiamato per dare forza e grinta davanti alla difesa e Cristante risponde presente. Recupera tanti palloni e sbaglia anche qualche passaggio, ma nel complesso la sua entrata blocca il Verona nel suo momento migliore).
Karsdorp 6.5: si vede poco davanti, ma questa volta la differenza la fa in difesa. Dalla sua fascia non si sfonda e quindi preferisce lasciare spazio a Spinazzola e di aiutare il reparto arretrato con ripiegamenti puntuali e sempre efficaci. L’olandese continua a migliorare e sta dando prova anche di intelligenza tattica. (dall’86’ Peres Sv.)
Pellegrini 7: il nuovo capitano della Roma si dimostra tale e trascina la squadra correndo a tutto campo. Peccato per l’ammonizione rimediata che lo escluderà dal match contro la Juve. Per il resto parte dal suo piede il corner per la rete di Mancini: appoggia sempre l’azione dando superiorità numerica alla manovra.
Mkhitaryan 7.5: gioca 90 minuti di quantità e qualità dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano per 3 partite. Si dimostra da subito l’uomo in più con tagli costanti, corsa e gol: dal suo piede nasce il 2-0 che prende in contropiede un Silvestri che si stava riposizionando tra i pali. Le sue caratteristiche sono essenziali per questa squadra che ritrova un talismano prima del big match di Torino.
Mayoral 7: un primo tempo di alto livello dove mette lo zampino in tutte e 3 i gol: sul primo guadagna il calcio d’angolo decisivo, sul secondo regala l’assist. Il terzo lo sigla lui con grande reattività arrivando a 9 stagionali. Nella ripresa la partita cambia e viene lasciato a combattere da solo, calando nella brillantezza. (dall’86’ Perez Sv.)
Fonseca 7: la Roma parte bene, forte e con cattiveria. Gli strascichi della situazione Dzeko non sembrano aver danneggiato il gruppo. I giallorossi sono attenti in difesa e giocano un ottimo calcio per circa 70 minuti, divorandosi anche qualche occasione per ampliare il vantaggio. Il derby è alle spalle e adesso arriva l’esame Juventus.