Le Stati(calci)stiche: Roma no-stop

Che si giochi di domenica o durante la settimana, in casa o fuori, per questa Roma non fa differenza.

Rudi Garcia, tecnico della Roma
Garcia Fonte: mustapha_ennaimi (Wikipedia)

Nei giorni precedenti alla gara di giovedì in molti vedevano nel Chievo la squadra sorpresa che avrebbe bloccato la squadra capitolina. Forse facevano affidamento alla storia calcistica, dal momento che i veronesi erano imbattuti senza subire goal nelle ultime tre sfide contro i giallorossi, con un pareggio e due vittorie. Tuttavia non avevano fatto i conti con l’attuale cammino dei clivensi: i ragazzi “del quartiere” hanno perso le ultime cinque partite e solo nel 2008 hanno fatto di peggio quando ne persero sei consecutive.

 

Durante il match è stato evidente che la Roma aveva una marcia in più. Nel primo tempo gli ospiti non avevano effettuato alcun tiro in porta contro i 12 di Pjanic e compagni. Al triplice fischio dell’arbitro il Chievo avrà tirato solo due volte, regalando ai romani un primato per questo campionato. E premiando, inoltre, la solidità di un gruppo evidente in tutti i reparti: il bottino pieno in 10 incontri consecutivi, leggasi record nella storia della Serie A, è giunto grazie ad una solidità difensiva tale per cui, come fa notare OptaPaolo, non subiscono reti da ben 681 minuti di gioco e ad un potenziale offensivo da far invidia ai grandi club, al punto che Marco Borriello sigilla un’altra supremazia rivelandosi l’undicesimo giocatore ad andare a segno in questo torneo.

 

Le inseguitrici in classifica sono sempre lì, a cinque punti di distanza grazie ad ottime prestazioni, soprattutto per il Napoli con la sua insidiosa trasferta a Firenze. La Juventus, invece, ha avuto vita facile contro il Catania che, dal 2006/07, da quando cioè è tornato nel massimo campionato, ha battuto i bianconeri solo una volta in 12 scontri. Torna alla rete anche Vidal, il quale, con la sua 28° realizzazione nell’era Conte in tutte le competizioni è lo juventino che ha segnato di più.

 

I partenopei avevano persino la storia contro, dal momento che la Fiorentina è la squadra con cui hanno perso più volte in A, con 50 sconfitte. I calciatori di Benitez hanno saputo vincere anche senza Hamsik in campo: se con lui sul terreno di gioco dal primo minuto hanno una percentuale di vittorie pari al 48%, senza il centrocampista titolare la quota scende fino al 28%. Tre punti contro i viola che arrivano anche grazie alla rete di Callejon: l’ex madri dista festeggia per la quinta volta in 10 gare con la maglia azzurra, una vera rinascita dopo averne segnate 3 in 30 presenze nella Liga la scorsa stagione.

 

Tra le altre inseguitrici della prima in classifica va segnalato il mezzo passo falso dell’Inter: gli atleti di Mazzarri hanno sofferto molto la prestazione dell’Atalanta se si considera che hanno raggiunto il record personale negativo degli otto tiri in porta subiti in soli 90 minuti. Di fronte a sé avevano inoltre Denis che riconosce nei nerazzurri la sua vittima preferita: sei goal segnati, di cui cinque solo nella duplice sfida della scorsa stagione. Discorso speculare va fatto per Ricky Alvarez, autore del decimo gol in A, il terzo dei quali proprio contro i bergamaschi.

 

Ad approfittare dello stop interista è la rivelazione Verona che, neutralizzando la Sampdoria, vince per la prima volta nella sua storia cinque partite casalinghe dall’inizio della stagione. Non brillano, invece, gli altri team provenienti dalla B. Il Sassuolo perde in casa contro una squadra che sa segnare solo di destro: l’Udinese è l’unica ad aver segnato tutti i suoi goal, undici, in quel particolare modo. Unica gioia per i modenesi è la considerazione per cui  3 dei 4 gol stagionali segnati su azione sono stati realizzati da Zaza.

 

Il Livorno rimpiange di non aver chiuso la gara dopo aver ribaltato il risultato a suo sfavore. Al 42° del secondo tempo arriva il rigore di Cerci, vero protagonista del match e dei granata: due assist e una rete, il che si traduce nell’aver messo lo zampino in 10 delle 16 reti dei torinesi, con sette realizzazioni e tre passaggi vincenti. Il Torino, inoltre, è riuscito ad agguantare il pari dopo l’iniziale due a zero: è, con il Milan, la squadra che ha perso più punti, dieci, partendo da una situazione vantaggiosa.

 

A proposito di rossoneri: se il pari contro la Lazio fa registrare il primo goal di Kaka dal suo ritorno in Italia, fa soprattutto chiedere anche stavolta che cosa stia succedendo a Balotelli: nel primo tempo contro i biancocelesti ha giocato appena 15 palloni, di cui nessuno nell’area di rigore avversaria.

 

Infine una curiosità per i fan di Cristiano Ronaldo: il Genoa è finora la squadra in A che ha effettuato meno tiri, 62, due in meno del solo campione portoghese nella Liga.

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