Le Stati(calci)stiche: Svolta Milan?

Può sembrare paradossale che il più eclatante risultato della 14° giornata di Serie A riguardi una squadra che si trova in ottava posizione in classifica.

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(Mario Balotelli – tabellone San Siro – Foto: Salvatore Suriano)

La spiegazione sta tutta nel fatto che quella squadra si chiama Milan e i team che si trovano in una situazione migliore non hanno fatto altro che confermare il loro trend delle ultime gare.

 

La vera novità, quindi, è il ritorno alla vittoria dei milanisti. Non accadeva da ben cinque turni, durante i quali avevano raccolto solo tre punti, sancendo il peggior record del campionato in quel periodo. Contro il Catania è arrivata la prima vittoria esterna, dopo tre pareggi e tre sconfitte. E non poteva che arrivare grazie a quelli che sono, saranno e soli possono essere i protagonisti di un eventuale rilancio dei rossoneri. Il ritrovato bomber Balotelli, andato a segno col primo tiro in porta, dopo una sosta dalla rete che durava da quattro gare di Serie A. E soprattutto grazie al ritorno di Ricardo Kakà, giunto alla sesta rete in sei partite contro gli etnei, avversari inferiori solo alla Reggina, a cui il brasiliano ha segnato sette volte.

 

Se a Milano inizia a riaccendersi una speranza, sensazioni differenti si vivono tra Torino, Roma e Napoli. La Juventus trova i tre punti con l’Udinese solo allo scadere e ancora una volta deve ringraziare Fernando Llorente: lo spagnolo ha trovato la rete in tutte le ultime tre partite di campionato disputate. Antonio Conte può puntare poi anche su un reparto difensivo sempre più solido: i bianconeri non subiscono goal da sei gare, una tendenza che non si verificava dal settembre 2002.

 

Sul versante granata della città piemontese l’umore è completamente diverso. Gli uomini di Ventura tornano dalla Genova rossoblu con un solo punto. Un vero rammarico perché il Torino ha perso 12 punti da situazione di vantaggio in questo campionato, un record negativo condiviso con il Milan. Inoltre Cerci e compagni hanno sempre subito gol nelle ultime 14 partite di campionato: questa è la striscia peggiore tra le squadre attualmente in Serie A.

 

Una situazione di stallo è quella che si percepisce, invece, nella Capitale. La parte giallorossa deve accontentarsi ancora una volta di un pareggio, il quarto consecutivo, come non accadeva dalla stagione 1999/2000. L’unica soddisfazione può venire dalle statistiche, perché, in fondo, la Roma resta una delle tre squadre ancora imbattute in stagione nei cinque maggiori campionati europei, con PSG e Bayern Monaco.

 

Chi non riesce ancora ad ingranare è la Lazio, costretta ad arrendersi ad un Napoli che non ha certo disputato la migliore delle sue prestazioni in campo, ma è riuscita a concretizzare le sue occasioni raggiungendo i tre punti in trasferta. Higuain ha ritrovato il gol su azione nel nostro torneo dopo 71 giorni, quando segnò al Milan. I giocatori di Benitez hanno punito i biancocelesti in casa per ben quattro volte, uno score che i tifosi partenopei non vedevano da 10 anni, dal maggio 1993. I campani, inoltre, sembrano ormai una vera macchina sforna-goal se si considera che sono tre, Callejón, Hamsik e Higuaín, i giocatori che hanno gioito sotto porta più di cinque volte in campionato, un primato entusiasmante per la squadra di De Laurentiis. Per quanto riguarda, invece, il gruppo di Lotito, sembra pesare la scomparsa dai tabellini di Hernanes: il Profeta non segna da 7 partite di campionato e solo una volta ha fatto registrare un digiuno più lungo in Serie A.

 

Considerando la loro classifica, il match tra Hellas Verona e Fiorentina aveva tutto per diventare una partita spettacolare. E le premesse non hanno lasciato insoddisfatti i supporter. Come fa notare OptaPaolo, veronesi e fiorentini vantano le due migliori percentuali realizzative della Serie A, rispettivamente il 19.6% ed il 19.2%. I primi 45 minuti dell’incontro sono stati di fuoco: cinque reti realizzate in tutto. Un risultato migliore si era visto solo in Parma-Atalanta quando i goal complessivi fino alla prima frazione di gioco furono sei. Montella e i suoi vincono anche grazie a Borja Valero che non segnava una doppietta in una partita di campionato dal marzo 2008, quando giocava con il Mallorca. Nulla hanno potuto, invece, i ragazzi di Mandorlini, giunti alla sconfitta numero 300 della storia scaligera in Serie A, su un totale di 766 partite giocate.

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