Arbitri, Nicchi duro con la tecnologia: “La moviola è la morte del calcio”

All’indomani dell’ennesima giornata caratterizzata da mille polemiche (ben 3 gol su 4 in fuorigioco a Verona, oltre alle contestazioni per due rigori chiesti dall’Hellas, ndr) e una chiamata da fuoriclasse (sul gol annullato a Gervinho, fuorigioco difficilissimo da vedere, ndr) è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Lo Sport Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri.

(quintetto arbitrale - foto: Salvatore Suriano)
(quintetto arbitrale – foto: Salvatore Suriano)

 

Cosa ne pensa della tecnologia nel calcio?

Se domani dovesse arrivare la moviola nel calcio si può parlare di fine del calcio. Sarebbe un’altra cosa. Ci sono problemi da risolvere in quel caso: come si recupera il tempo? Cosa succede se anche le immagini non chiariscono? Chi decide fra l’arbitro e chi visiona l’immagine? Quando si usa la moviola? Solo in area? Chi decide quando utilizzarla? Chi è il proprietario delle emittenti?

 

Invece cosa ci dice della bomboletta spray per la barriera utilizzata al Mondiale?

 

Per me rimane una sciocchezza, è solo una spettacolarizzazione del calcio. In Italia è del tutto inutile perché i direttori di gara riescono a far mantenere le distanze senza troppi problemi.

 

Il fuorigioco della Juventus sul secondo gol di Tevez?

 

Nessuno se n’è accorto, chi ha visto la partita si è goduto lo spettacolo. Non si tratta di una valutazione errata perché si tratta di una valutazione di 20 centimetri. Per questo credo che sia più semplice gestire il calcio nella sua tradizionale normalità anziché trovare nuovi mezzi che complicano le cose. Credo che il calcio italiano debba cercare di rinascere attraverso i vivai. Io non mi appassiono più a vedere partite dove ci sono 22 stranieri.

 

Si potrebbe dare la parola agli arbitri così che possano rispondere alle domande della stampa nei dopo-partita?

 

Non vedo l’ora di poterlo fare. Ma non vedo l’ora anche di venir ascoltato. Questo potrà essere fatto quando le televisioni smetteranno di mettere il microfono sotto il naso di allenatori che dicono di aver perso una partita per un fallo laterale invertito o per un vantaggio non dato. Quando questo accadrà io manderò gli arbitri a parlare.

 

Braschi sarà riconfermato?

 

 “È improbabile perché i regolamenti non lo consentono. Braschi ha fatto un grandissimo lavoro e ci avvarremo della sua competenza anche in futuro. Fortunatamente la nostra struttura ci permette di avere professionisti dello stesso valore di Braschi. Il successore? La campagna acquisti la preparo prima. Io e il comitato nazionale abbiamo le idee molto chiare, senza alcun tipo di difficoltà.

 

Ci sono stati molti episodi a sfavore dell’Inter, che ne pensa?

 

È possibile che ci siano stati, ma è impensabile che un arbitro arrivi allo stadio sapendo che all’Inter non viene concesso un rigore da tot mesi. Sono fatalità che nel calcio ci sono sempre state“.

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