Atalanta, ag. Gabbiadini e Marilungo: “Manolo è un obiettivo delle grandi, Guido ritornerà con più voglia di prima”
L’agente FIFA Silvio Pagliari, intervistato in esclusiva da TuttoMercatoWeb, ha parlato di Manolo Gabbiadini, attaccante atalantino sul quale potrebbe puntare la Juventus, e di Guido Marilungo, fermo ai box fino al termine della stagione per l’infortunio al ginocchio subito nella partita contro l’Inter.
Pagliari, che forza il suo Gabbiadini.
“Manolo è cresciuto nell’Atalanta, la sua prima volta in panchina è stata con Delneri, poi Mutti lo ha fatto esordire in serie A. Da lì la cessione al Cittadella dove è maturato tanto e ora si gode la Dea”.
Sirene delle grandi permettendo.
“Sta facendo bene ed è inevitabile che sia seguito dalle grandi”.
Quindi la Juventus.
“Considero la squadra bianconera una delle grandi d’Italia, quindi…”.
Domanda superflua, le altre grandi sono Milan ed Inter?
“Per me sono grandi piazze anche Napoli e Roma”.
Alla Juventus è accostato anche Destro, mica male una coppia tutta italiana in avanti.
“È più facile vederli insieme in Nazionale”.
E ci dicono che gli stranieri sono più bravi.
“In Italia siamo esterofili, ma la tendenza sta cambiando. E cambierà ancora. Destro – ceduto forse erroneamente dall’Inter, che ha poi preso Coutinho -, Gabbiadini, Borini, Marilungo, El Shaarawy e Insigne. Loro sono il futuro dell’Italia”.
Gabbiadini sulle orme di Milito?
“Prematuro parlarne, poi non dimentichiamo che l’Atalanta è una società importante. Non ha bisogno di vendere. Lo farebbe dinnanzi ad offerte importanti. Certo è che le tutte le big lo stanno seguendo”.
Da un nerazzurro all’altro. Che peccato, per Marilungo.
“Guido ha cominciato la riabilitazione, ha tanta carica in corpo. Pensi che mi ha già chiesto informazioni sul prossimo calendario (sorride, ndr). Ha tantissima voglia di ricominciare, una carica, una grinta incredibile. Tornerà più forte di prima. In questi mesi ha dimostrato di valere un palcoscenico importante come quello nerazzurro, anche se l’anno scorso aveva stentato ad inserirei. Ma ha ripagato la fiducia del Presidente, che in lui ha creduto tanto. E il prossimo anno ricomincerà con più voglia di prima”.