Atalanta, il ds Marino: “Ecco come la penso sui nostri giovani. Benitez non mi sorprende”

Atalanta fucina di tanti talenti.

Fonte immagine: Wikipedia Autore: Ago76
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Una verità incontrovertibile. Da qui sono passati diversi giocatori che, poi, si sono affermati sulla scena nazionale. Montolivo e Pazzini docet. I futuri gioielli bergamaschi si chiamano, ora, Sportiello, Baselli e Zappacosta, che saranno impegnati nell’imminente Europeo Under 21 con la Nazionale azzurrina. Pierpaolo Marino, direttore sportivo dell’Atalanta, non sembra preoccupato oltremodo del possibile corteggiamento che potrebbero ricevere i suoi migliori giocatori italiani in vista della prossima sessione estiva di mercato. Ne ha parlato egli stesso, quest’oggi, ai microfoni di Sky Sport. Questo quanto riferito: “Nel calcio non mi sorprende più nulla ormai. Benitez ha versato lacrime a Madrid, ma ne ha lasciate anche qui: non ha lasciato gente molto allegra con questo quinto posto. I miei consigli a De Laurentiis sul futuro allenatore sarebbero fuori luogo. Ha dimostrato di saper fare bene le cose. Forse in questa situazione si è fidato troppo dell’istrionico Benitez, ma saprà rimediare. L’idea dell’Atalanta è quella di tenere il nostro allenatore Reja. Non ci preoccupiamo oltre misura del prossimo mercato, sappiamo che il percorso dei giovani che fanno bene nell’Atalanta è quello di andare via. Ora aspettiamo la passerella dell’Europeo Under 21 e speriamo che facciano bene, ma in caso di addio non ci faremo trovare impreparati. Credo che tra Benitez e Hamsik si sia portata avanti una guerra di coerenza che ha fatto male al Napoli e al giocatore. Lui è bravo negli inserimenti, è una mezzala, anche se può avere un’evoluzione in un ruolo di maggiore strategia. Non bisogna farlo, però, giocare trequartista perché lì si perdono le sue qualità. Chi verrà a Napoli troverà un grande campione come Hamsik, è una squadra facile da migliorare perché dalla 3/4 in su è da scudetto. Con un allenatore che facesse rendere i calciatori per le caratteristiche che avevano poteva arrivare anche seconda. Mi verrebbe da dire Spalletti per una questione sentimentale e per la capacità che ha di condurre un gruppo con personalità. A Napoli serve un uomo di carattere, non un pacifico comunicatore. De Laurentiis va meglio con uomini di personalità che con i signori”.

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