Atalanta, Tiribocchi pronto per il Siena: “Dobbiamo vincere per raggiungere la salvezza”
L’attaccante dell’Atalanta Simone Tiribocchi, a un giorno dalla partita di campionato con il Siena, parla del suo buon momento di forma. Il Tir, dopo una prima parte di stagione passata all’ombra del Tanque Denis, si sta facendo spazio tra le gerarchie di Colantuono. Anche domani Tiribocchi, ex di turno della sfida, potrebbe partire titolare contro i toscani.
Simone, domenica nuova possibilità per arrivare a quota 40 punti.
“Abbiamo l’opportunità di giocare in casa una partita bella e importante: cercheremo di vincere, perché arrivando a quota quaranta saremmo salvi, o comunque molto vicini”.
Come vi state preparando a una sfida così importante?
“La sento molto, ma credo sia così per tutti. Sappiamo benissimo l’importanza di sabato: non è assolutamente l’ultima spiaggia, me è la gara che può dare la certezza. Stiamo lavorando bene”.
Quant’è la voglia di riscatto dopo la sconfitta di Cagliari?
“È tanta, ed è normale. A Cagliari abbiamo fatto una prestazione sottotono: forse non abbiamo avuto la fame giusta”.
Com’è il morale dopo lo stop sardo?
“Abbiamo dato il giusto peso alla sconfitta, continuare a non perdere sarebbe stata una bella soddisfazione, ma ormai è passato. Abbiamo dimostrato in stagione di saperci sempre riscattare”.
Qual è l’obiettivo personale di Simone Tiribocchi?
“Giocare il più possibile, meritandomelo sul campo. Spero di poter giocare ancora sabato, poi si vedrà. Ma l’importante è il bene dell’Atalanta”.
Tu sei l’ex di turno. Ci hai fatto l’abitudine o è ancora una partita particolare?
“Ci ho giocato tanti anni fa, ma ho bei ricordi di Siena. Non ho il dente avvelenato, però è una gara in cui si può sempre dare quel qualcosa in più”.
Che idea ti sei fatto sulla Robur?
“È una squadra fastidiosa, come il Varese dell’anno scorso. Si difende bene, è tosta, non molla un centimetro: sarà una partita gagliarda”.
Dopo tre pareggi, questa è l’occasione per la prima vittoria contro Sannino?
“È più una domanda per il mister. A parte gli scherzi, lo scorso anno sono state gare sempre combattute. Sarà una bella partita: speriamo di vincere”.
A livello di concentrazione, considerando il polverone del calcioscommesse, come si prepara una sfida così?
“Il callo non ce lo fai mai. Puoi isolarti, sicuramente. Puoi andare avanti e concentrarti solo sul campo, ma non sono notizie belle, che fanno bene al calcio. Noi ci siamo già passati, possiamo isolarci meglio degli altri. Ora vengono fuori situazioni che coinvolgono anche altri”.
Martedì c’è stata la visita di Prandelli: tu chi consiglieresti al ct azzurro?
“Peluso, Schelotto, Consigli e Cigarini penso che possano rientrare nel giro della Nazionale. Dopo trenta partite sono un po’ stanchi, ma è normale: credo soprattutto che il Peluso di inizio stagione meriti una chiamata, perché ha dimostrato di essere un giocatore importante”.
Perché i tifosi amano così tanto il Tir?
“Perché li ho pagati. Fa molto piacere, è per questo che non voglio andare via. Sono le cose che ti fanno star bene: ringrazio ancora i tifosi”.
Ci sono i presupposti perché tu chiuda qui la carriera?
“Ogni tanto me lo chiedo, perché con l’età ci si pongono queste domande. Mi piacerebbe, ma ci sono tante cose da valutare, anche da parte della società: si vedrà, a me piacerebbe”.
Sei pronto per un ruolo da comprimario, magari partendo dalla panchina? In stagione, ad esempio contro il Catania, hai dimostrato di essere ancora letale…
“Sì, ma non voglio farmi pubblicità. Era successo anche nel primo anno, contro l’Inter, di entrare e far gol. Può essere la concentrazione o la fortuna, non so. È normale che tutti vorrebbero giocare, ma se per rimanere deve essere questo il ruolo, lo accetto”.
Hai pensato a un tatuaggio per celebrare Bergamo e l’Atalanta?
“Ci sto pensando dalla vittoria dello scorso campionato, poi è passato in secondo piano, ma ho in mente di far qualcosa: magari una data, qualcosa è nell’aria”.