Avanti un altro: Moratti chiama Ranieri per ritrovare la strada vincente

Il 28 Maggio 2010 il Real Madrid ufficializza l’acquisto di Josè Mourinho, fresco vincitore del “triplete” con l’Inter (Scudetto, Coppa Italia e Champions League). Chiusa l’era più vittoriosa dopo quella del “Mago” Herrera, se ne apre immediatamente un’altra, e come condottiero l’imprenditore di Bosco Chiesanuova sceglie un vincente, Rafael Benítez.

La sua parentesi nerazzurra dura poco più di sei mesi, perché il 23 Dicembre 2010, nonostante abbia arricchito la sala trofei dell’Inter con una Coppa del Mondo per Club, viene sollevato dall’incarico, causa rapporto per nulla idilliaco con Moratti e poco spettacolo sul campo di gioco.

Fonte: Eco dello Sport

Avanti un altro: arriva anticipatamente, alla vigilia di Natale, il regalo per Leonardo, vale a dire la chiamata dell’Inter. A differenza del suo predecessore, il brasiliano ha la fiducia di tutto l’ambiente, dalla società fino ai tifosi, nonostante il suo trascorso da milanista DOC. Il risultato però non cambia, questa volta la risoluzione del contratto avviene consensualmente, il 1° Luglio 2011, causa chiamata degli sceicchi del Paris Saint Germain. La caccia all’allenatore è di nuovo aperta e dunque Avanti un altro.

Dopo Mancini riapproda sulla panchina dell’Inter un allenatore italiano, cioè Gian Piero Gasperini. Fin dall’inizio si era intuito che in realtà l’ex Genoa non era tra le prime scelte di Moratti ed infatti, causa 4 sconfitte e 1 pareggio in 5 gare ufficiali, il 21 Settembre 2011 si interrompe il breve periodo di collaborazione tra Inter e Gasperini.

Avanti un altro: ecco Claudio Ranieri, l’usato sicuro, l’uomo col karma da aggiustatore, la prima scelta di Moratti, colui al quale sono affidate le redini di quella che, per forza di cose, dovrà essere un’Inter vincente.

Ora una domanda serpeggia nelle menti dei tifosi nerazzurri: l’unico modo per restare seduti su questa prestigiosa panchina è vincere? Nel momento in cui anche Ranieri non si dovesse dimostrare capace di riportare almeno un trofeo nella bacheca di Corso Vittorio Emanuele II, comincerebbe l’ennesima caccia al nuovo allenatore? O forse il Presidente si dimostrerà un po meno italiano dimostrando pazienza e fiducia in un nuovo progetto? Siamo tutti consapevoli che in Italia, storie come quelle di Ferguson e Wenger non saranno mai realizzabili, però sembra anche arrivata l’ora che il tormentone “Avanti un altro” abbia fine… D’altronde i tormentoni dovrebbero durare una sola stagione…

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