Barbera & Champagne: i siciliani vincono nella loro roccaforte. Con il Bologna è 3-1

Si gioca, e al Renzo Barbera di Palermo va in scena il primo anticipo di Serie A, quello delle 18.00, che vede fronteggiarsi Palermo e Bologna. Partita insolita, quasi un ritorno al futuro che sa di scherzo del destino, per gli allenatori di entrambe le squadre. Infatti Pioli ritrova il “suo” Palermo, da avversario, insieme al suo ex-presidente Maurizio Zamparini, lo stesso che lo congedò dall’incarico di allenatore prima che il campionato prendesse il suo avvio. I motivi di quella decisione sono stati, a detta del presidente siciliano, un ritiro pre-campionato non facile, culminato con l’eliminazione dall’Europa League. Ora Stefano Pioli si presenta ai piedi dell’Etna, con il suo Bologna, che viene da due vittorie in trasferta nelle ultime due apparizioni. Il tecnico bolognese affronta i rosanero sperando in una rivalsa.

Fonte: Flickr-autore:foto_palermo_calcio

Tutt’altra atmosfera in casa del Palermo: Mangia vive questa partita in modo particolare, ancora bruciano i presunti torti arbitrali, che secondo l’entourage palermitano avrebbero contribuito alla sconfitta di Udine. La squadra non parla, causa silenzio stampa settimanale, ma lo fa il presidente, sottolineando il diverso trattamento, che i direttori di gara avrebbero riservato al suo team negli ultimi tempi. Zamparini ha fatto riferimento, in particolar modo, agli episodi della partita contro i friulani, vale a dire: un fuorigioco su Miccoli, giudicato inesistente e un rigore ad Ilicic che non sarebbe stato fischiato.
Episodi a parte, Mangia sente questa partita come un esame, pur essendo stato più volte riconfermato, a parole, dalla presidenza, il tecnico sa che un’altra sconfitta- al di là degli episodi- potrebbe compromettere seriamente la sua permanenza sulla panchina rosanero. Quello che, fino a quel 31 Agosto, era l’allenatore della primavera palermitana e vedeva Pioli allenare i “big” dal campo adiacente, ora si ritrova a dover affrontare da avversario, colui che è stato il suo compagno di lavoro per pochi mesi, in una partita fondamentale. Neanche gli sceneggiatori più bravi avrebbero previsto un’evoluzione così intricata.
Passiamo al calcio giocato, raccontando il match. Iniziamo dalle formazioni: Palermo (4-3-2-1) Tzorvas; Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti; Migliaccio, Acquah, Bacinovic; Zahavi, Ilicic; Hernandez. Allenatore: Devis Mangia.
Bologna (4-3-1-2) Gillet; Raggi, Cherubin, Loria, Morleo; Perez, Mudyngayi, Konè; Ramirez; Di Vaio, Acquafresca. Allenatore: Stefano Pioli.
Un primo tempo scialbo, caratterizzato da una fase-studio da parte di entrambe le squadre, che ha portato tante imprecisioni e qualche palla persa. Il Palermo parte bene, agisce sulla ripartenza, già al primo minuto grazie ad un corner, si crea una mischia in area bolognese. Silvestre davanti a Gillet, palla fuori. Il Bologna concede ai siciliani troppi spazi, su una delle molteplici ripartenze dei rosanero, Balzaretti avanza verso l’area piccola e tira da fuori, palla alta. Siamo al sesto minuto del primo tempo.
Dopo una fase di stallo, i rossoblù si fanno sotto. Bacinovic perde palla, al decimo del primo tempo, Perez invola Acquafresca, bloccato dal tandem difensivo siciliano Silvestre-Cetto. Poco dopo questo sprint, il Palermo mette la freccia. Ripartenza di Zahavi, attaccato da Loria, cede palla ad Ilicic che lascia partire un diagonale, deviato da Gillet, e ribadito in rete da Zahavi che mette dentro da due passi. Il Palermo è in vantaggio, siamo al tredicesimo minuto del primo tempo. Il Bologna azzarda una reazione: Konè sale sulla fascia mette in mezzo un diagonale, ma nessuno segue l’azione e la palla si perde sul fondo.
Il ventesimo del primo tempo, vede l’infortunio di Hernandez, attaccante palermitano, causa: uno stiramento muscolare, rimediato dopo un allungo in velocità. Sarà sostituito con Lores, attaccante uruguaiano, classe ’91, alla sua prima in serie A. Il primo tempo si chiude con due lampi bolognesi: Prima tira Konè, dopo aver saltato Cetto, Tzorvas però risolve tutto. Successivamente, Raggi, da calcio d’angolo, tira di testa e impegna Tzorvas in un’altra super-parata.
La seconda frazione di gioco si apre con un inizio choc: il Palermo raddoppia. Calcio d’angolo, batte Zahavi e Silvestre, al settimo minuto, insacca di testa, lasciato solo da Cherubin. Gillet non può nulla, i siciliani fanno due a zero. Il Bologna cambia volto: entrano Garics e Gimenez al posto di Raggi e Acquafresca, e le cose migliorano. I due innesti, grazie alla loro reattività in mezzo al campo, fanno salire la squadra che però lascia qualche spazio in difesa. A questo punto i siciliani cercano di approfittarne, inizialmente senza esito positivo. Infatti nelle fila siciliane esce Zahavi ed entra Bertolo. Nonostante la manovra articolata rossoblù, il Palermo, al ventinovesimo del secondo tempo, fa tre a zero. Ilicic, dopo un poderoso scatto, salta Loria e Cherubin, poi mette la palla in rete superando Gillet. L’assist, che ha messo Ilicic davanti alla porta, arriva dai piedi di Lores. La partita si chiude con l’assedio bolognese, terminato con il tre a uno finale, segnato da Ramirez dopo un fantastico uno-due con Gimenez.
La legge del Barbera funziona: il Palermo dilaga in casa, a scapito di un attivissimo Bologna, che però si è fatta sorprendere troppo spesso in contropiede.

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