De Sanctis: “Rigore parato? L’ho studiato. Tra 10 partite sapremo chi siamo”

Morgan De Sanctis, portiere del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Marte, radio ufficiale del club azzurro.

Fonte: Danilo Rossetti

Ecco quanto evidenziato da SoccerMagazine.it: “Sono l’eroe di giornata? Troppi titoli, non mi faccio prendere troppo dall’entusiasmo. Io penso che domenica andiamo a Cagliari, ci sarà una partita tosta e difficile e noi abbiamo assolutamente la necessità di fare punti visto che abbiamo perso contro il Parma. Il mio entusiasmo per il Bayern Monaco si è smorzato perchè penso ai rossoblu. In Champions League abbiamo avuto una partita molto complicata contro una squadra fortissima, tra le candidate per vincere la competizione. Noi abbiamo guardato molti filmati, sapevamo delle difficoltà che ci sarebbero state e siamo andati subito sotto. Poteva stenderci un episodio del genere, invece abbiamo continuato a fare la nostra prestazione così come l’avevamo preparata. La squadra ha retto bene, il Bayern ha fatto meglio in un momento del match e poi il rigore, per fortuna, non ha spostato gli equilibri. Il punto portato a casa è importantissimo, frutto della magia del San Paolo. Tutta questa attenzione, questo entusiasmo non deve farci dimenticare che nel campionato bisogna fare le cose fatte bene. Ho studiato Gomez? Si, ma non studio da solo. L’archivio di Dvd viene studiato da me, da Rosati, da Colombo grazie all’aiuto da Nunzio Papale, il nostro allenatore. Avevamo visto che lui i rigori li tira forte ad incrociare e, a volte, tirava leggero sulla sinistra. Avendo tirato forte ed incrociato l’ultimo rigore in campionato, pensavamo che un rigore prossimo l’avrebbe tirato così come ha fatto. Per fortuna. Quando ho parato il rigore ho fatto una cretinata, perchè ho protestato con il sesto uomo. Io l’ho fatto solo per difenderci, perchè sarebbe potuto accadere poi qualche altra cosa dopo. Insomma, per evitare. Ma la prossima volta festeggerò con i compagni. Il girone di Champions è ancora aperto: se facciamo risultato a Bayern possiamo essere tranquilli ma non dimenticate che se il Villarreal batte in casa il City, rientrano anche loro in corsa. In definitiva è impossibile nascondere la soddisfazione per tutti i complimenti che mi arrivano, però io sto pensando già alla prossima partita. Ringrazio tutti, ma ora devo lavorare sul Cagliari. Il campionato è ancora agli inizi, dobbiamo aspettare un’altra decina di partite e poi tutti i valori torneranno ad essere quelli preventivati e sapremo di più dalla nostra stagione. I tre tenori? Sappiamo tutti che sono i nostri gioielli, senza invidie, senza nulla. Sappiamo che ci aiuteranno e da loro ci aspettiamo sempre di essere guidati. Con questo non diciamo che loro valgono più da noi ma che loro sono le nostre punte di diamante lo riconosciamo tranquillamente. Cavani? Ritengo che sia veramente complicato tornare da trasferte intercontinentali come fanno questi ragazzi e quindi rituffarsi nel clima partita dopo il jetlag, però a livello di prestazione fisica, Edy e gli altri ragazzi che giocano in Nazionale, danno sempre il massimo. Mi fa piacere che c’è aspettativa su questa partita che giocheremo domenica, i cagliaritani ci tengono molto a ben figurare con il Napoli. Ho capito che molto tempo fa sono successe cose che hanno portato a questa rivalità, a questo screzio. Uno spareggio salvezza Cagliari-Piacenza a Napoli se non mi sbaglio, dove il pubblico di Napoli parteggiò per il Piacenza perchè in panchina c’era Mutti che sarebbe venuto a Napoli, l’anno successivo. Va bene l’adrenalina della rivalità perchè ci aiuta nel match. Chiudo la carriera a Napoli? Non lo so, vorrei giocare per altri cinque, sei anni. Spero che possa succedere qui a Napoli ma non dipende solo da me, dipende da tante situazioni che con assoluta calma andremo poi a valutare tutti insieme”.

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