Diritti Tv; trovato l’accordo in Lega, queste le cifre dell’accordo trovato

È stata una giornata senza fine in Lega quella che ha visto i 20 presidenti della massima serie accomodarsi intorno al tavolo delle trattative riguardanti un argomento mai troppo semplice da trattare, come quello dei diritti tv.
Al termine dell’incontro, le società hanno finalmente trovato un accordo che dovrà essere ratificato necessariamente nell’assemblea in programma la prossima settimana.

M.Juve – da wikipedia.org

Cosi, subito dopo, ha parlato il presidente Maurizio Beretta: “Per quest’anno si seguiranno i criteri del 2011-2012, i primi due anni di applicazione della legge Melandri, con la novità di un paracadute di 30 milioni di euro previsto per le tre retrocesse. Nel biennio successivo i ricavi incrementali previsti saranno assegnati alle prime dieci della classifica. “Fondamentalmente per quest’anno avremo un monte dei diritti tv pari a circa 840 milioni di euro. Per il prossimo biennio è invece previsto un incremento di 17 milioni e di 24 milioni, che saranno tutti utilizzati in chiave meritocratica e divisi tra le prime 10 squadre classificate. Complessivamente, aumenta pure il cosiddetto paracadute per le tre squadre retrocesse, che sarà pari a 30 milioni di euro, mentre prima andava tra i 7,5 e i 22 milioni”.
Beretta ha poi precisato come, tra i 20 dirigenti, ci sia qualcuno che non sia ancora totalmente d’accordo col metodo utilizzato: “Il Chievo ha presentato una proposta di aumentare la parte uguale per tutti e di rivedere completamente tutti gli altri parametri di redistribuzione. Una proposta che non è stata accolta, così come non erano passate al voto le altre due, una presentata dalle sei grandi e una dell’Udinese”.

 

Uno sguardo al presente immediato, dunque, ma anche alla Serie A che verrà.
Ma quali sono i criteri utilizzati a tutt’oggi?
Da quest’anno entrava in vigore il nuovo contratto di durata triennale, che comporterà un incremento delle risorse, passando dagli 866 milioni di euro della stagione scorsa, ai 1.006 milioni della stagione 2014-2015.
Nella stagione in corso la cifra da spartirsi è di 966 milioni, che al netto viene così suddivisa: 40% in parti uguali; 30% sulla base del bacino d’utenza (25% sulla base dei sostenitori e 5% sulla base della popolazione residente nel Comune in cui gioca la squadra); 30% sulla base dei risultati ottenuti dalla squadra (5% sulla base dei risultati della stagione, 15% sulla base dei risultati del quinquennio precedente, 10% sulla base dei risultati storici dal 1946/47).
Se queste cifre dovessero essere confermate anche nei prossimi anni, le società di testa saranno sicuramente sempre più avvantaggiate (alla Juventus dovrebbero andare più di 100 milioni, alle milanesi poco meno di 90, al Napoli e alla Roma circa 65, mentre la Lazio dovrebbe incassare poco più di 50 milioni, la Fiorentina 45, Udinese e Palermo intorno ai 40), mentre le ‘provinciali’ o medio-piccole troveranno ancora più difficoltà rispetto al presente.

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