Editoriale – Juventus-Roma, la partita della discordia

Quando una maglia giallorossa incontra una bianconera, la sfida si accende.

Fonte: Giuseppe Barbella
Fonte: Giuseppe Barbella

E’ qualcosa di elettrizzante, insito, istintivo; sono due fazioni diametralmente opposte che si incontrano. Boom! Fuochi d’artificio.
Da sempre, Juventus-Roma è sinonimo di disputa: per il gol di Turone (era buono o no? Non lo sapremo mai), per il “4-0! Zitti e a casa” mimato da Totti e, dulcis in fundo, per l’arbitraggio di Rocchi. Questi tre esempi sono solo una goccia in confronto all’oceano di schermaglie tra le due squadre e, sinceramente, ce li facciamo bastare.Il presente ora dice: Juventus batte Roma 3-2. Juventus 18 punti, Roma 15, con un campionato più aperto che mai. Ce la sbrighiamo così la pratica? Nemmeno per sogno.

 

La Curva Sud giallorossa. Fonte: Mattia Simoncelli (flickr.com)
La Curva Sud giallorossa. Fonte: Mattia Simoncelli (flickr.com)

Il popolo romanista è infuriato. Sì, con gli occhi di bragia, come “Caron dimonio”. Il Corriere dello Sport titola “CAMPIONATO FALSATO!” e affida all’arbitro Rocchi un’ironica tripletta sul tabellino. Francesco Totti nel dopopartita confessa, molto sinceramente, di ritenere che nel dubbio, l’arbitro fischi a favore della Juve – quello che pensa, dice, il “Pupone”, e per quello chapeau (anche se molti potrebbero scandalizzarsi). Rudi Garcia incredibilmente, a caldo ironizza solamente, mentre a freddo ci va giù pesante twittando: Questa partita fa male al calcio italiano”. Frase che, oggettivamente, sarebbe stata più attesa nel postpartita che non un giorno dopo! Ma i francesi, si sa, non finiscono mai di stupire.

Gli juventini, dal canto loro, festeggiano a suon di “rosiconi!” mostrando a tutto il mondo come, secondo il regolamento attuale, gli episodi incriminati siano regolari o comunque si bilancino tra loro. Tuttosport ironizza velatamente (nemmeno tanto!) intitolando “JUVE CAPOCCIA”, mentre anche La Gazzetta dello Sport “difende” i bianconeri giudicando  regolari il secondo rigore e il gol di Bonucci, e irregolari i primi rigori di entrambe le squadre.

Distanziandoci ora dalle polemiche arbitrali (delle quali ormai s’è parlato fin troppo), veniamo alle questioni tecnico-tattiche. Juventus-Roma, a detta di molti, è stata una partita brutta, minata da troppo nervosismo e priva di azioni fluide. Ma l’Italia, signori, non è la patria del tiki-taka: abbiamo vinto Mondiali più col cuore che col bel gioco. E chiunque consacri la Premier come “campionato da prender d’esempio”, si vada pure a cercare le schermaglie, avvenute proprio ieri, nel derby Chelsea-Arsenal.

 

Fonte: Violachannel.tv
Fonte: Violachannel.tv

Il match di ieri è stato poco giocato, ma molto emotivo. Nei volti dei 22 in campo si leggevano indistintamente agonismo e voglia di prevalere. Non si è concesso un centimetro all’avversario (Manolas di sicuro non ne ha concessi a Morata!), i contatti sono stati spesso al limite ma non esagerati (a parte quello finale, citato poc’anzi).
Quasi mai le partite importanti, nel “Bel paese”, hanno regalato bel gioco o tackles puliti e, anzi, solitamente le squadre si sono sempre annullate. E’ il caso del recente Genoa-Samp, deciso da una punizione piuttosto casuale, della finale di Coppa Italia 2012/13 Roma-Lazio, dei recenti Milan-Inter, terminati quasi sempre con pochissimi gol all’attivo.

In quanto a gol, non è stato effettivamente il caso di ieri sera, dato che Juve-Roma è terminata 3-2. Di fatto però, pur segnando, le compagini si sono annullate. I gol si segnano sia per bravura che per errori avversari ma, quando le squadre lottano col coltello tra i denti su tutti i palloni, metterla dentro non è proprio facile. E che il match si sarebbe rivelato acceso e spigoloso, era dato sapersi.

In tutto questo viene da pensare una cosa, e cioè: se Bonucci non l’avesse messa dentro, staremmo qui a parlare così accanitamente? La Roma, dal canto suo, avrebbe molto probabilmente accettato di uscire dallo Stadium con un punto; la Juve pure, ovviamente con più rammarichi.
Ma il calcio è bello per questo, e Juve-Roma è stata decisa indiscutibilmente dalla prodezza di un singolo: Bonucci, l’uomo che non ti aspetti, l’uomo che ha calciato straordinariamente al volo un pallone all’angolino. E come non ricordare pure un’altra prodezza, ovvero l’assist al bacio di Gervinho per il gol di Iturbe?

Rocchi o non Rocchi, Juve-Roma era una sfida aperta a qualsiasi tipo di risultato e, questa volta, l’hanno spuntata i bianconeri. La Roma avrà la propria personale rivincita nel girone di ritorno e, lì, dovrà convertire in campo tutta la ferocia mostrata nelle interviste e sui giornali.
In poche parole, ne vedremo delle belle. Juve-Roma è solo all’inizio… E, aspettando il ritorno, volemose bene.

 

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