Esclusiva-Gigi Soriani: “L’inno del Napoli? Devono farlo i tifosi. Si può puntare a qualcosa di importante”

Gigi Soriani, dj ufficiale allo stadio San Paolo per il Napoli, ha concesso un’intervista esclusiva a Soccermagazine.ite ha parlato del possibile nuovo inno della squadra partenopea, pronunciandosi inoltre su un pronostico per la stagione degli azzurri.

 

Gigi, quali sono i gusti musicali dei nuovi arrivati?
A memoria non li ricordo tutti. Ogni calciatore ci chiede il suo disco per il riscaldamento in modo che possa avere la giusta carica. Ricordo solo la canzone di Morgan De Sanctis che è “il più grande spettacolo dopo il Big Bang”.

La canzone più stravagante chiesta da un giocatore del Napoli?
Fra tutte non ti saprei dire, però quando suonammo per la prima volta una vecchia canzone chiesta da De Sanctis (“Non succederà più”) nessuno si aspettava un brano del genere anche se poi i tifosi hanno cominciato a cantarla nelle partite successive.

Spesso hai messo “Napul’è” di Pino Daniele, hai mai pensato ad un inno del Napoli?
Il Napoli non ha un vero e proprio inno se non le canzoni cantate allo stadio. L’inno del Napoli spetta farlo ai tifosi perché deve arrivare alle e dalle tifoserie, che sono l’anima dei calciatori, e non deve farlo un’artista.

Dove può arrivare il Napoli?
Se la può giocare con tutti. A me sono piaciute le parole di Inler che ha detto “Rispetto per tutti, paura per nessuno. Noi siamo il Napoli”. Gli azzurri devono avere rispetto per le piccole ma non paura delle grandi perché si può vincere contro squadre come il Milan, l’Inter e il Villareal. Il Napoli può puntare a qualcosa di importante.

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