Esclusiva-Paolo Liguori: “L’Italia impari dalla Germania. Mazzarri a Roma? Non serve. Zeman all’Inter invece…”

All’International Journalism Festival 2013, di casa a Perugia, la redazione di Soccermagazine, tramite l’inviato Gennaro Arpaia, ha intervistato Paolo Liguori, giornalista ex direttore di TGcom e attualmente direttore di New Media per Mediaset, che si è soffermato sulle possibili strade del nuovo corso del calcio italiano e sul futuro prossimo della Roma e del suo ex allenatore Zeman.

 

Paolo Liguori
Paolo Liguori

Giovani e formazione: quanta formazione c’è nel mondo del calcio oggi?
“Nel calcio siamo veramente arretrati; appena uno prova a fare qualcosa di innovativo lo cacciano, un po’ come Zeman.
I giocatori dicono che non bisogna esagerare, che ci si stanca troppo ma non hanno capito niente; prima dicono che vogliono fare come il calcio tedesco e poi cacciano gli allenatori che li fanno lavorare troppo. Vuol dire che non capiscono.
Quelli che invece vorrebbero cambiare qualcosa vengono considerati pazzi.
Mi pare che la formula del calcio tedesco che ora va cosi bene sia nella cultura del lavoro continuo, non nei Top Player.”

 

Perchè tutte queste differenze tra Italia e Germania?
“È anche una questione di intelligenze e di capacità.
Ci sono giocatori che noi neanche guardiamo: prendete Lewandowski  che era passato per tutti i direttori sportivi italiani e però non se lo sono filati perchè era polacco. Adesso in Germania si ritrovano il più forte centravanti d’Europa.”

 

I grandi club e anche la Nazionale hanno però cominciato ad investire sui giovani da un po’ di tempo.
“Si, però è ancora troppo poco e il processo è ancora troppo lento; il calcio italiano si disfa, non ha risorse proprie, e se non hai risorse dopo sei costretto ad andare dietro ai processi istituzionali e dietro ai debiti.
Non è un buon momento per l’Italia, in generale e nel mondo del calcio. Si potrebbe fare di più, agire meglio e dare anche un’idea da come si esce dalle crisi proprio attraverso il calcio, invece si fa ancora troppo poco.”

 

Il calcio italiano in piena ristrutturazione. Walter Mazzarri potrebbe essere l’uomo giusto per ristrutturare la nuova Roma?
“Mah, Mazzarri al momento ha una proposta di rinnovo contrattuale molto importante, difficile da eguagliare per la Roma.
E poi Mazzarri in cosa è innovativo? Non lo vedo tanto innovativo. Con Cavani forse è stato innovativo, però avendo Cavani anche io prendo il secondo posto.”

 

Come vede invece un possibile arrivo di Zeman all’Inter?
“In questo caso, Zeman all’Inter farebbe davvero una rivoluzione. Non so se però potrebbero consentirglielo perchè poi questi ambienti sono conservativi; quelli che descrivono il calcio oggi, giornalisti, commentatori, quando gli fa comodo parlano di innovazione, poi quando subentrano antipatie personali gridano al risultato.
Prendete il Borussia, stava andando in Serie B e poi ha preso due scudetti di seguito ed è oggi in semifinale di Champions, quindi i risultati sono arrivati. Ma con un lavoro serio e non con le pagliacciate che si fanno in Italia.”
 
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