ESCLUSIVA SM – Umberto Calaiò: “L’Equipe Sicilia, il calciomercato e la Serie A”

Non sta fermo un’attimo. Lo vedi in ufficio che sbriga pratiche e parla al telefono, due secondi dopo lo vedi a bordo campo a seguire gli allenamenti della squadra con un’attenzione minuziosa. Stiamo parlando di Umberto Calaiò, agente FIFA e ideatore del progetto Equipe Sicilia di cui siamo stati ospiti oggi al centro sportivo “Sport Village” di Tommaso Natale a Palermo.

Fonte: Giovanni Mazzola
Umberto Calaiò – Fonte: Giovanni Mazzola

Calaiò ci ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva parlando del progetto Equipe Sicilia ma anche di calciomercato, delle realtà siciliane come Trapani e Palermo con uno sguardo al campionato di Serie A che stà per iniziare.

Questo per l’Equipe Sicilia è il 10 anno. Dopo tutto questo tempo si può tracciare un primo bilancio? Un mister con tanta esperienza come Andrea Pensabene cosa può dare a questi ragazzi?

“Siamo arrivati al decimo anno e per noi è celebrativo. Non è semplice farlo al sud dove ci sono caranze di strutture e dal punto di vista organizzativo ma noi veniamo dal mondo del calcio e siamo tenaci. Siamo contenti per il risultato ottenuto in questi anni, se lo abbiamo fatto e siamo ancora qui da un lato mi dispiace perchè vuol dire che ci sono molti calciatori in cerca di occupazione ma dall’altro abbiamo ottenuto tanti risultati occupazionali quindi vogliamo proseguire con questa logica dando visibilità a questi ragazzi e a queste realtà.
In questa stagione la squadra è stata affidata ad Andrea Pensabene, mister con tanta esperienza anche se è riduttivo parlare solo di lui. Bisogna fare un passo indietro e hanno dato tutto Tarcisio Catanese e Pietro Ruisi, per esempio, che hanno fatto un lavoro a monte. Andrea ha la responsabilità di guidare la squadra al decimo anno: abbiamo voluto affidare a lui la squadra per le sue qualità innate e per la passione che mette sul campo e la trasmette ai giocatori che “sclerano” visto lo status di svincolati. Negli ultimi 4-5 anni ha vinto 3 campionati di Serie D, può segnalare lui stesso giocatori che possono trovare un contratto con le squadre in cui è stato”.

Domenica l’Equipe inaugura la stagione del Catania. Che ne pensa del momento che vivono i rosso azzurri e per l’Equipe cosa significa giocare con una squadra così importante nel panorama italiano?

Sono due domande che richiedono un’approfondimento. Il caso Catania mi tocca personalmente visto che mio fratello gioca ancora con loro ed i miei rapporti con la società sono ottimi. Anche l’anno scorso abbiamo giocato con loro e per noi è stato motivo d’orgoglio visto che giocavamo con una squadra che, ai nastri di partenza della Serie B, era una favorita per la promozione: noi giochiamo sempre con il massimo dello sforzo che sia una squadra come il Catania o il Palermo o una squadra d’eccellenza. Sarà un test probante con una squadra che, a quanto si sente, dovrebbe ripartire dalla Lega Pro e noi abbiamo tanti giocatori provenienti da quella categoria e di buon livello.”

Parlando di suo fratello Emanuele Calaiò è al centro del mercato con lo Spezia in pole. Cosa ci può dire?

“In questo momento noi dobbiamo semplicemente aspettare l’appuntamento di oggi pomeriggio (giovedì, ndr) con l’amministratore in carica del Catania per risolvere consensualmente il contratto e poi scegliere la destinazione. Non ti nascondo che già un’appuntamento lunedì c’è già stato: è andato a buon fine e si va verso la chiusura del rapporto in modo amichevole“.

Con l’Equipe si allena un suo assistito, Giulio Sanseverino. Dopo la stagione a Savoia cosa c’è da aspettarsi per lui nel futuro visto che è un classe ’94 considerato da sempre molto talentuoso?

Il discorso è che le considerazioni fatte dal di fuori devono collimare con le esigenze del mercato e dei club. Giulio dalle giovanili ha avuto una parabola importante dal settore giovanile del Palermo alla prima squadra ma con l’esonero di Gattuso e l’avvento di Iachini è stato “parcheggiato” dai rosanero. Da lì c’è stata quella scalata di classifica del Palermo, Giulio non ha trovato più spazio e a gennaio abbiamo scelto Perugia dove ha giocato 8 partite da titolare. Con i cambi societari nel Palermo e la società gasata per la promozione, non hanno pensato a Giulio così come tanti giovani che si devono creare la carriera fuori dal Palermo. L’esperienza Savoia è venuta successivamente nella speranza di fare per intero con la speranza di fare il titolare ed essere protagonista in una squadra di Lega Pro ma, con i problemi societari dei campani, è stata una scelta a posteriori negativa ma dal punto di vista personale Giulio ha dimostrato il suo carattere. È un senza contratto, si è unito a noi e denota la sua umiltà: deve cominciare con la rabbia giusta, ha già qualche cosina ma con il mercato che ci troviamo davanti è difficile accettare alcune decisioni visto che siamo più vigili”

Tra i suoi assistiti, inoltre, c’è anche Giovanni Marchese. Per lui, dopo due stagioni con il Genoa, c’è possibilità di cambiare aria o resterà ancora alla corte di Gasperini?

Tutto è in discussione. Ha grande considerazione da parte del mister visto che si è rivelato necessario per la sua duttilità. Difficilmente si muoverà da Genova visto che è molto stimato ed ha un contratto di altri due anni. Poi il mercato è aperto, da qui al 31 possono cambiare tante cose: se dovesse chiamare il Genoa per trovare una situazione diversa ci possiamo sedere a trattare ma per ora resta lì“.

Tornando alle realtà siciliane, c’è il Trapani che sta facendo un’ottimo precampionato. Quanto i granata possono affermarsi nel panorama calcistico italiano e a cosa può puntare in questa stagione?

“Che il Trapani sia una delle protagoniste il prossimo anno lo potrà dire solo il campo dopo qualche settimana. Dopo Boscaglia è arrivato Cosmi che è una garanzia. Con l’esclusione del Catania è già la secondo realtà in Sicilia, molto affermata. Mantenendo l’allenatore dell’anno scorso, che trasmette la sua tenacia ai calciatori, e aggiungendo giocatori come Fazio e Torregrossa o confermando Scozzarella insieme a qualche giocatore della primavera, potrebbe essere una nota positiva non magari come fatto al primo anno con Boscaglia ma meglio dell’anno scorso sicuramente farà”.

Restando in Sicilia, c’è il Palermo: come vede i rosanero nella prossima stagione?

“La squadra può puntare al campionato dell’anno scorso, ma con l’arrivo di 2-3 elementi importanti come un centrale, un esterno ed un’attaccante si può fare un campionato stile Genoa o Sampdoria o addirittura entrare tra le prime otto”.

Per il Palermo chi è più utile come attaccante tra Joel Campbell, Defrel e Araujo può dare supporto alla causa rosanero?

Senza ombra di dubbio Defrel. Con il modulo di Iachini, secondo me, va a nozze e già conosce il campionato italiano quindi avrebbe minor tempo d’inserimento nel club. Può giocare sia da prima che da seconda punta quindi è un giocatore che calza a pennello per i rosanero“.

Infine, parlando del campionato di Serie A, come vede la griglia di partenza di questa stagione e chi può puntare seriamente allo scudetto?

I favori del pronostico sono sempre di chi vince: per me la Juve è sempre davanti agli altri visti i quattro scudetti consecutivi e la sua “corteccia” ben strutturata visto che è mentalizzata per vincere. Ha ritrovato l’appeal mancato dopo calciopoli grazie alla società e adesso la Juventus è di nuovo sinonimo di top club. Sarà interessante capire cosa faranno Milan e Inter senza coppe e con i grandi acquisti effettuati, mentre il nuovo Napoli di Sarri potrebbe essere una squadra più “operaia” adatta più al campionato che alle coppe, a differenza di Benitez, tenendo sempre in considerazione la Roma che è la seconda potenza del campionato l’anno scorso e quest’anno con i colpi Salah ed il possibile arrivo di Dzeko. Queste squadre potrebbero portare maggior concorrenza alla Juventus“.

 

 

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