Esclusiva-Stefano Borghi: “Marquinhos ha prospettive interessanti. Lamela un predestinato. I 3 talenti in Argentina sono…”

Stefano Borghi, giornalista e telecronista di SportItalia, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Soccermagazine.it. Borghi ci ha parlato di vari calciatori sudamericani del nostro campionato e non.

“Uno dei maggiori esperti di calcio sudamericano”: questa frase accompagna il nome di stefano Borghi il 99% delle volte che compare. Ti ritieni effettivamente uno dei maggiori esperti in quel campo? Come hai acquisito la tua esperienza?
Assolutamente no e mi fa sorridere questa “etichetta”: se si considera il sottoscritto “uno dei maggiori esperti di calcio sudamericano” allora gente come Lo Monaco, Marino, Sabatini, Bigon cosa sono, extraterrestri?? E ho citato solo i casi più lampanti ed autorevoli, perchè oltre a loro ci sono anche tantissimi operatori del settore con una conoscenza capillare dell’universo calcistico dell’America Latina. Certo mi fa piacere che il mio lavoro venga apprezzato e che mi si riconosca credibilità, però così è sicuramente esagerato. La mia esperienza l’ho acquisita in modo molto semplice: documentandomi costantemente e guardando tante, tante partite.
 
Sono diversi i giocatori che stupiscono in Argentina ma poi vengono in Europa e finiscono nel dimenticatoio. Quali sono le cause principali di questo fenomeno?
Sicuramente la causa principale è l’enorme diversità dei contesti: fra il calcio sudamericano e quello europeo ci sono differenze macroscopiche, non solo, anche il modo di vivere l’attività sportiva professionistica nei due continenti è molto differente. Ci sono climi, metodi di allenamento, alimentazioni e strategie di lavoro estremamente diverse. Per questo è sempre difficile prevedere l’impatto che un giocatore (specialmente un giovane alla prima esperienza) avrà sul calcio europeo, a meno di trovarsi di fronte a veri e propri fenomeni. Ti dirò di più: oggi i flussi di mercato sono a senso unico, ma se andassero in entrambi i sensi noteresti che anche molti giocatori europei, se dovessero trasferirsi a giocare in Sudamerica, porterebbero le stesse incognite.
 
Come mai spesso si va a cercare il talento in Sudamerica e non si cercano nei campionati minori italiani? El Shaarawy dovrebbe essere un esempio per tutti, non trovi?
Non sono del tutto d’accordo. Per fortuna attualmente in Italia possiamo cullare una generazione di talenti veramente interessanti, El Shaarawy è uno di questi ma non sottovaluterei anche altri come Insigne, Immobile e soprattutto Verratti, che potrebbe diventare in pochi anni uno dei 3-4 migliori centrocampisti centrali del Mondo. Purtroppo però quest’ultimo è l’unico che viene “dal basso”, ovvero emerso dal vivaio di una squadra di Lega Pro e poi sviluppatosi in una crescita vertiginosa. Al momento credo che il sistema calcistico italiano non consenta di puntare esclusivamente sui propri prodotti se si vuole offrire una serie A di alto livello. Oltre a ciò, credo sia innegabile che il livello tecnico dei calciatori sudamericani sia – mediamente – più alto di quello degli europei. Vuoi un paio di esempi anche superficiali? I due migliori giocatori della storia del calcio sono stati Maradona e Pelè, un argentino e un brasiliano. Il miglior giocatore del Mondo attualmente è Messi, un argentino. Il miglior “numero 9” del Mondo è un colombiano, Falcao. Il miglior difensore del Mondo è Thiago Silva, un brasiliano. Due dei quattro migliori giocatori della Serie A sono Cavani e Lamela, un uruguagio e un argentino. Questo per dire che il “talento” è cosa puramente sudamericana, in Europa abbiamo la tattica e l’organizzazione. Soprattutto le finanze.
 
Castan all’inizio è stato snobbato da tutti e ora sta togliendo il posto in nazionale a David Luiz: cosa pensa del giocatore?
Che sia un buonissimo centrale e che – come spesso accade – sia stato accolto con prevenzione da parte di chi, probabilmente, non lo aveva quasi mai visto all’opera. Penso oltretutto che abbia ancora margini di miglioramento e che l’essere sbarcato nel campionato italiano per giocare in una realtà che non fa dell’organizzazione difensiva il proprio obiettivo primario non sia stato un fattore di agevolazione per lui, percui il risultato personale è ancora più significativo.
 
Lamela dopo un anno di ambientamento sta facendo vedere di che pasta è fatto: Vargas perchè non “funziona”? A Napoli parlano ormai di “pacco”, il prestito potrebbe fargli bene?
Lamela è un predestinato, diventerà un campione assoluto. Vargas non ha questi “crismi” ma rimane un giocatore di livello assolutamente adatto alla nostra Serie A. La differenza sul modo in cui sono stati gestiti è lampante e sta nel minutaggio: a Lamela è stata fin da subito data fiducia, a Vargas mai. Io credo che il cileno abbia bisogno di giocare con continuità per esprimere al meglio il proprio potenziale, dunque ritengo che la soluzione del prestito sia inevitabile e giusta. Spero che rimanga in Italia per poter smentire tutti in maniera diretta.
 
Marquinhos nella Nazionale giovanile era la riserva di Uvini, ora il primo è titolare nella Roma e il secondo non ha nemmeno debuttato con il Napoli: secondo te chi dei 2 farà più strada?
Marquinhos ha veramente prospettive interessanti. E’ raro vedere un giocatore della sua età arrivare dal Brasile all’Italia e ambientarsi in tempi così rapidi, per di più, come dicevo prima a proposito di Castan, in una squadra dalle dinamiche difensive assai particolari. Cresce di partita in partita, ha un passo notevole e ha tempi già molto sviluppati. Se continua così diventa un giocatore di alto livello.
 
La missione argentina del Milan come è andata? Pare vogliano puntare Lisandro Lopez già a Gennaio, cosa puoi dirci di lui?
Lisandro Lopez è uno stopper “vecchia maniera”: giocatore dalla marcatura ferrea, dai modi spicci e piuttosto impattante. E’ molto forte di testa e questa sua capacità si traduce anche in gol preziosi, quindi sicuramente posso darne un giudizio positivo. Quel che però mi sento di aggiungere è che non ha ancora la maturità e forse nemmeno le caratteristiche per essere una guida difensiva, di conseguenza sarebbe un buon innesto a patto di avere una “chioccia” d’esperienza da mettergli al fianco, e non mi pare che il Milan al momento ce l’abbia.
 
La Juventus, nella sua storia, non è quasi mai andata a ricercare giocatori in Argentina e Brasile eppure ha vinto tanto: senza sudamericani allora si può vincere lo stesso?
Beh, di sicuro si può vincere anche senza sudamericani, però mi pare che Sivori fosse argentino, così come Camoranesi e Trezeguet, anche se hanno scelto poi altre nazionalità…mi pare anche che Vidal sia cileno….al di là di questo non credo che ci sia una “formula assoluta” (3 italiani + 2 brasiliani + 2 argentini e un olandese = scudetto), sarebbe ridicolo pensarlo, bisogna avere la capacità di osservare l’intero scenario del calcio mondiale per poter individuare il tassello giusto nel momento giusto, indipendentemente da dove si trovi.
 
Facundo Parra e Matheu: Pierpaolo Marino quest’anno non ci ha preso?
Sono state operazioni particolari: non penso che Marino fosse convinto di aver preso due giocatori in grado di garantirgli immediatamente un salto di qualità, piuttosto ritengo che si sia portato a casa due elementi per integrare il roster. E per questo non credo che abbia sbagliato. Oltretutto aspettiamo la fine del campionato prima di dare dei giudizi e se alla fine si dovesse riscontrare un rendimento globalmente insoddisfacente allora ci toccherà ammettere che anche un “mago” come Marino una volta ogni tanto non ha compiuto un miracolo, magari tenendo presente che decisioni totalmente sue come Maxi Moralez e Denis sono state un qualcosa di fantastico.
 
Come reputi Centurion? Può davvero fare bene in Italia?
Un esterno focoso: ha una grinta accattivante, è un giocatore “indemoniato”. Mi piace tanto proprio per il fatto che interpreta una partita di calcio come se fosse una battaglia: corre, si butta negli spazi, va sull’uomo, non molla mai, si sacrifica in fase difensiva e ha anche giocate funamboliche per la capacità di sterzare nello stretto e disorientare l’avversario. Certo, essendo un classe ’93 deve ancora crescere molto e credo che proprio la capacità di “gestirsi” un pochino di più possa essere un aspetto sul quale lavorare, però il materiale c’è, ed è assai interessante.
 
Chi sono i maggiori 3 talenti del Sudamerica pronti ad esplodere?
Domanda difficilissima perchè lo scenario è veramente troppo ampio. Credo che per quanto riguarda il campionato argentino oggi come oggi gli elementi da osservare in ottica futura siano in primis Paredes del Boca e Vietto del Racing, però per l’Italia, dove si pazienta poco e non c’è grande lungimiranza, credo che un vero colpo potrebbe essere Juan Sanchez Miño.
 
Falcao-Cavani: chi è il migliore?
Scarlett Johansson-Jessica Alba: con chi vorresti uscire a cena? Scherzi a parte, è una domanda praticamente senza risposta: Cavani ha una capacità quasi unica di essere “attaccante a 360 gradi”, Falcao è il realizzatore più implacabile del Mondo. Diciamo che se nella mia squadra avessi uno dei due me lo terrei stretto e non penserei a nessun altro, però se proprio devo fare il giochino di sceglierne uno allora ti dico Falcao perchè nell’ultimo anno e mezzo ha giocato tre finali internazionali (Europa League 2011, Europa League 2012 e Supercoppa Europea 2012) vincendole tutte e tre e segnando qualcosa come sei gol in questi tre appuntamenti definitivi. Questo a Cavani, oggi, manca ancora.
 
Che ne pensi della scelta del Napoli di mantenere in Primavera i vari Roberto Insigne, Novothny e Fornito? Non era meglio mandarli a giocare in B?
Io credo che tenere alla base i propri talenti principali non sia mai una scelta del tutto sbagliata: stiamo parlando di ragazzi molto molto giovani, magari l’anno prossimo sarà utile mandarli a giocare, ma quest’anno stanno bene dove stanno.
 
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