Fiorentina: Andrea Della Valle parla del futuro

La Fiorentina ha chiuso il 2012 con un terzo posto in classifica insperato e meritato, venuto soltanto dopo sei -sette mesi dall’epilogo di una delle sue peggiori stagioni (la scorsa).

Andrea Della Valle ha incontrato i giornalisti e, come aveva promesso, ha aperto un po’ la porta su quello che sarà il futuro prossimo della squadra viola. Ha parlato a 360° di tutta la situazione, soffermandosi, specialmente ai microfoni di Sky, ed intervenendo alla trasmissione RAI “5 minuti di recupero“, sul sogno di riportare la Fiorentina in Europa e, casomai, di dare inizio al progetto “nuovo stadio“.

Andrea Della Valle fonte foto: violachannel.tv
Andrea Della Valle fonte foto: violachannel.tv

Il mercato: “Difficile capire se c’è bisogno di qualche ritocco, ci penseranno i miei dirigenti da gennaio“.

Dedica questo inizio campionato sorprendente a: “La dedica la faccio alla città, che non ha mai tolto la fiducia a me e alla mia famiglia. Si è ricreduta anche quella minoranza che contestava, quindi va bene così e questi bei risultati li dedico quindi a tutta Firenze. I sogni spesso si realizzano, l’obiettivo era lottare per i vertici. Il primo posto è iraggiungibile, poi ce la giochiamo con tutti. Non avevo la certezza che potessimo tornare in alto così in fretta, ma dal ritiro si respirava aria nuova. Il difficile è rimanerci in alto. Il regalo ce lo siamo già fatti, abbiamo dignitosamente riportato questa squadra dove merita di stare“.

Al 2013 chiede: “Chiedo serenità per tutti gli italiani, molte famiglie avranno problemi. Noi nel nostro piccolo stiamo avendo un occhio di riguardo per la nostra gente. A livello sportivo rimaniamo con i piedi per terra e continuiamo così“.

Un giocatore che l’ha stupita: “Potrei dire Pizarro o Borja Valero come potrei nominarli tutti, non voglio citare nessuno in particolare. Più che di top player parlerei di top team“.

Jovetic: Si è avverato quello che gli ho detto quest’estate, ho mantenuto le promesse perchè gli avevo detto che gli avremmo costruito una squadra all’altezza della situazione: il treno importante per lui è quello che c’è qui a Firenze“.

Viviano: “Soffre più di tutti, è un momento che gli passerà. Ne uscirà ancora più forte, ne sono sicuro”.

Bilancio di dieci anni di gestione della Fiorentina:  “In questi dieci anni abbiamo fatto di tutto a Firenze, dalla C2 alla Champions League. Con coraggio quest’estate ho messo tutti i mattoncini apposto. La critica nel calcio ci sta, quello che non accetto è la maleducazione e quella non l’accetterò più. In questo momento la città è entusiasta, forse anche troppo… I miei uomini in Lega ci sono sempre, Pradè e Mencucci hanno la delega, fra qualche mese torno anch’io.  L’elezione del nuovo presidente federale è un evento importante, in lega siamo rappresentati da dei dirigenti competenti. C’è da rifondare tantissime cose nel calcio. Diego invece è rimasto molto deluso da quello che è successo e poi adesso ha tante cose a cui pensare“.

Quanto le manca la Champions: “Mi ricordo l’ultimo sorteggio quando abbiamo preso il Bayern… Mi mancano queste cose, proveremo a tornarci anche se quest’anno forse è presto. Io ho sempre parlato di Europa League, poi è normale che l’appetito vien mangiando, come diceva mia nonna… Sono rimasto stupito dal gioco e dal coraggio con cui affrontiamo ogni partita. E’ lo spirito del gruppo la cosa bella”.

Berbatov: Lo ringrazio, mi ha fatto riportare qui Luca Toni…”.

Rapporto con i tifosi: “La contestazione della scorsa stagione, in 10 anni, è stata la prima di una minoranza. Il calcio è una montagna russa, dopo 6 mesi abbiamo sistemato molte cose. Non ci aspettavamo una partenza del genere perché questo è un gruppo in gran parte nuovo. Il primo ad essere sorpreso sono io. Divertire nel calcio è importante ed è la prima cosa che ha promesso Montella. Firenze ha una conoscenza del calcio incredibile“.

Vento del nord nel calcio italiano: “Non ho capito la battuta di Zeman. Siamo tutti lì in zona Champions nel giro di pochi punti e c’è anche la Roma“.

Rapporti con la Juventus:Non ci sono rapporti particolari da quella butta storia estiva sulla quale non voglio tornare. E’ Natale, cerchiamo di essere tutti più sereni e più buoni“.

Lo stadio nuovo:Siamo ad un buon punto. Il sindaco si sta impegnando molto. E’ l’unica soluzione per avvicinarsi alle altre superpotenze del calcio europeo. Come famiglia siamo rimasti un po’ scottati da Calciopoli, ma ora dobbiamo pensare ai tifosi, quelli che vogliono bene al calcio“.

Il punto della situazione: “Avevo detto che a Natale avremmo fatto il punto della situazione. Siamo ad un punto dalla Champions, è un obiettivo per il quale possiamo lottare assieme ad altre cinque squadre. Mio padre è stata una persona molto importante per me e Diego. Con una nuova generazione di presidenti potremmo costruire qualcosa di importante dal niente anche nel calcio così come lui ha fatto nell’imprenditoria italiana“.

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