Fiorentina-Verona 4-3: Borja sfolgorante, spettacolo al Franchi

Un vero e proprio show quello andato in scena all’Artemio Franchi nel primo dei due monday night della Serie A. La Fiorentina, davanti agli occhi dell’idolo dei tifosi viola Gabriel Batistuta, piega un Verona mai domo, con la compagine di Mandorlini che ha il merito di crederci fino alla fine, nonostante l’uomo in meno. Finisce 4-3 in una delle più belle partite della stagione.

Fonte immagine: ACF Fiorentina
Fonte immagine: ACF Fiorentina

Nella Fiorentina c’è la novità Vecino in mezzo, che sostituisce Pizarro. Tutto confermato nel Verona, con il tridente Toni-Iturbe-Jankovic.
PRIMO TEMPO: Fuochi d’artificio in avvio: prima è la Fiorentina a passare in vantaggio con Borja Valero che fulmina un incerto Rafael con un sinistro nell’angolino basso. Neanche il tempo di mettere il pallone al centro che il Verona pareggia: Iturbe calcia da fuori area, Neto respinge e Romulo è il più lesto di tutti nell’arrivare sul pallone e nell’insaccare. La Fiorentina va subito vicina al nuovo vantaggio prima con Borja Vslero che, servito da un lancio perfetto di Rodriguez, calcia alto in spaccata. Poi è Ambrosini a mancare di poco il 2-1 colpendo di testa su servizio di Vargas. La Viola gioca, ma il Verona segna: Iturbe questa volta si mette in proprio, e fulmina un impreciso Neto. La partita è assolutamente folle: neanche due giri di lancette che Borja Valero salta al limite dell’area due avversari e realizza la sua prima doppietta in serie A con un destro deviato da Maietta. Dopo l’inizio da fantascienza, le squadre si riassettano, serrano le fila in difesa e il ritmo rallenta. Proprio quando il primo tempo sembrava terminare sul 2-2, Vargas trova il 3-2 con un gran sinistro da posizione defilata, su cui Rafael è ancora incerto. Finisce così un primo tempo davvero da ricordare, quantomeno per i gol e le emozioni, meno per le difese ed i portieri….
SECONDO TEMPO: Montella gioca subito la carta Mati Fernandez che prende il posto di Vecino, apparso fuori dai meccanismi di gioco dei viola. Al 7′ episodio chiave: Tomovic arriva a tu per tu con Rafael, ma prima di calciare in porta interviene Jankovic che con la mano toglie il pallone al serbo, con conseguente rigore ed espulsione dell’ex genoano. Dal dischetto Rossi spiazza Rafael, realizzando il dodicesimo gol in campionato. Il Verona, nonostante l’inferiorità numerica, continua a giocare come se niente fosse, sfiorando subito il 4-3 con un gran sinistro di Toni che finisce sull’esterno della rete. Subito dopo è Gonzalo Rodriguez, con un imperioso stacco di testa, a mancare di un soffio il quinto gol viola. Pepito Rossi al 17′ sfiora la doppietta con un violento sinistro, su cui Rafael questa volta è super. Parata importante perchè il Verona al 26′ dimezza lo svantaggio con Jorginho, bravo a piazzare il pallone a fil di palo dove Neto non può proprio arrivare. Intanto Rafael sembra davvero rigenerato, visto  che prima compie un grande intervento su sventola di Mati Fernandez; poi salva su Tomovic consentendo così ai suoi di restare in partita. Ma i viola negli ultimi minuti badano solo a tenere il possesso palla fino alla fine, cosa che puntualmente accade e che permette ai viola di conquistare tre punti soffertissimi. La squadra di Montella sale così al quarto posto appaiando l’Inter. Esce a testa altissima il Verona, che sul piano del gioco si mette alle spalle il derby col Chievo dopo aver dimostrato di potersela giocare con chiunque.

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