Il Campionato secondo Soccermagazine: Corsa al ribasso

È finito, finalmente, ci verrebbe quasi da dire. Sembravano passati non si sa quanti turni e invece la giornata era una sola, la quattordicesima, spalmata dal sabato al martedi, quasi come a farti perdere il conto.

 

Avevamo cominciato sabato, quando Miccoli e Ilicic avevano addentato il derby col Catania, e abbiamo finito ieri, quando a sbranare per bene ci hanno pensato quelli della Lazio, con tre precisi morsi di una Udinese col capo chino.

Fonte: inter.it

In mezzo, una corsa a chi fa peggio, inaugurata dalla capolista Juventus, sconfitta da chi aveva 17 punti in meno in classifica ma tanta fame in più; il Milan sembra tornato, o almeno è tornata un po’ di fortuna a far girare le pale a Milanello, col presidente un po’ più rilassato e Allegri che pian piano si ricompone per tenersi la panchina.
I bianconeri si troveranno adesso nella condizione di chi ha perso due partite in poco più di venti giorni, dopo un digiuno di sconfitte lungo un anno; è la prima prova della gestione Conte.
Un Conte che però, tutto sommato, i suoi sogni tranquilli può ancora farli, visto che dietro di lui fanno a gara per non raggiungerlo.
Si, perchè Stramaccioni e la sua Inter si fermano nella ormai fatal Parma, dove un Sansone qualsiasi, senza neanche capelli troppo lunghi, riesce a stenderli da solo e con un solo tiro. E non ricordate all’allenatore romano che in tribuna hanno lasciato Wesley Sneijder -non proprio uno qualsiasi-, perchè vi risponderà che è stata una sua scelta, por consapevole che l’olandese servirebbe come il pane in questo momento di sbandamento.
La Fiorentina, invece, impatta con fortuna contro un Torino che meriterebbe molto di più; la brutta notizia per i viola è un allungamento nei tempi di recupero di Jovetic che, seppur non fondamentale, è comunque il gioiellino della squadra di Montella.
I granata, dal canto loro, proveranno a fare il colpaccio alla prossima domenica; in fondo che serie A sarebbe senza il derby?
Al passo della Juve ci resta cosi il Napoli, vittorioso, seppur con qualche riserva, nella trasferta di Cagliari; in una sola settimana gli azzurri abbattono uno stadio (quello dell’AIK, incontrato in Europa League) e ne inaugurano un altro, la Is Arenas, anche se Cellino avrebbe voluto festeggiare diversamente.

 

Ora che all’orizzonte si annidano nuvole rigonfie di audizioni e nuovi scenari del calcioscommesse, lasciateci l’equilibrio di un campionato che sembra vivo, nonostante tutto.
Non avremo la spettacolarità della Spagna o la solidità della Germania ma almeno, contrariamente a loro, il nostro campionato non è finito già a Novembre.

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