Il Pagellone del Cagliari 2011/2012: top Pinilla, flop la dirigenza

VOTO COMPLESSIVO DELLA STAGIONE 5+: La salvezza del Cagliari è stata abbastanza tranquilla, nonostante una classifica sempre intorno alla quattordicesima, quindicesima posizione, però da questa squadra, ormai stabilmente in serie A, ci si aspettava quel guizzo che è mancato. Anche il livello del gioco sembra calato, mentre nelle precedenti stagioni era uno dei punti di forza della squadra. Il fattore determinante è stato l’acquisto a gennaio di Pinilla che ha regalato quelle reti decisive dopo un inizio difficile.

Fonte immagine: cagliaricalcio.net
PORTIERI

AGAZZI 7: Il portierino scuola Milan è ormai una garanzia a livello nazionale. Stagione più che positiva la sua, impreziosita da numerosi interventi tecnicamente apprezzabili. Meriterebbe forse il salto in una realtà più competitiva, essendo portiere di sicuro affidamento (37 presenze, 47 gol subiti, 4 ammonizioni).

AVRAMOV 6: Chiamato in causa in due occasioni in campionato ha mantenuto la porta immacolata. (4 presenze, 2 gol subiti).
 
DIFENSORI

AGOSTINI 6: Annata senza infamia e senza lode per uno dei veterani della squadra. Anche per questa stagione titolare inamovibile per quella che è stata l’ottava stagione consecutiva sull’isola. Le primavere si fanno sentire (32) ma la sua volontà di correre sull’out sinistro è encomiabile. A fine stagione, però, anche a causa di un rapporto incrinatosi con la società, potrebbe lasciare l’isola (37 presenze, 1 assist, 3 ammonizioni)

ARIAUDO 6,5: Il giovane scuola Juve è il classico dodicesimo uomo. Quando manca uno dei titolari del reparto difensivo c’è lui a tappare la falla, indipendentemente dal ruolo che sia esso centrale, terzino destro o sinistro. All’inizio gioca poco, pian piano si ritaglia il suo spazio giocando con buona continuità (26 pres, 1 gol, 3 ammonizioni).

ASTORI 6,5: Probabilmente sarà uno degli uomini mercato per la prossima stagione. Titolare inamovibile all’inizio della stagione si è dovuto fermare 2 mesi per la rottura del perone in occasione della partita casalinga contro il Napoli ad ottobre. Tornato per la prima del 2012 ha ripreso il suo posto al centro della difesa risultando baluardo decisivo (29 presenze, 1 gol, 1 autogol, 5 ammonizioni).

CANINI 5,5: Settima stagione a Cagliari, per quello che per molti anni sembrava essere uno dei più promettenti centrali nazionali in circolazione. Purtroppo per lui non è mai riuscito nel fare quel salto di qualità che ci si aspettava da lui (36 presenze, 1 autogol, 5 ammonizioni, 1 espulsione).

GOZZI s.v: Per lui due apparizioni in stagione, contro Milan e Cagliari e la sua squadra becca 8 gol. Sfortunato (3 presenze, 1 ammonizione)

MURRU s.v: Per lui 4 minuti contro il Chievo alla sedicesima giornata e 20 all’ultima contro la Fiorentina. Il brivido dell’esordio in A per questo diciasettenne  prodotto del vivaio (2 presenze)

PERICO 5,5: Parte solo tre volte dal primo minuto, ci si aspettava di più da questo giocatore. Doveva essere il primo ricambio ai terzini, viene scalzato da Ariaudo che terzino non è (17 presenze, 2 ammonizioni)

PISANO 6-: Altra stagione a spingere sulla fascia destra per il terzino prodotto del vivaio rossoblu. Nonostante abbia solo 26 anni è ormai uno dei senatori del gruppo vista la lunga militanza nella squadra (8 stagioni). Quest’anno un passo indietro rispetto alle precedenti stagioni, paga la non brillante annata della sua squadra, ma resta comunque uno dei punti di forza della squadra (35 presenze, 1 autogol, 4 ammonizioni).

 

CENTROCAMPISTI

CEPPELINI 4.5: Acquistato in pompa magna dal Penarol nella sessione invernale della stagione scorsa (e pagato 2.5 mln di euro), sembra aver lasciato il talento in Uruguay. Il ragazzo viene utilizzato più in primavera che in prima squadra, nonostante le aspettative fossero ben altre. Doveva essere il vice-Cossu, non lo è mai stato. Nelle pochissime apparizioni fatte ha raccolto una media tra i vari giornali sportivi italiani del 4.17…..una delusione (7 presenze, 2 ammonizioni).

CONTI 7-: Per lui altra stagione da protagonista e capitano della squadra. Nella sua tredicesima avventura in terra sarda non manca il solito apparto di qualità e tecnica. Decisivo in molte occasioni come testimoniano i 4 gol e i 6 assisti in questo campionato. Sempre faro del centrocampo a 3 guida la squadra con la consueta classe. Perno imprescindibile del presente e del futuro prossimo (34 presenze, 5 gol, 6 assist, 12 ammonizioni, 1 espulsione).

COSSU 5+: Stagione in chiaroscuro per il folletto sardo. Paga le idee tattiche di mister Ficcadenti che nel suo 4-3-3 vede il giocatore come attaccante esterno, snaturando la vera indole del giocatore, trequartista di razza. Dopo un inizio pessimo ha il suo momento migliore in stagione con l’avvento di Ballardini che lo riposiziona dietro le due punte. I miglioramenti sono evidenti ma il giocatore è lontano parente di quello degli anni passati, quando si è affermato come ottimo uomo assist e discreto realizzatore. I 6 assist stagionali sono pochi per uno spesso abituato ad arrivare in doppia cifra (33 presenze, 1 gol, 6 assist, 12 ammonizioni)

DESSENA 6: Arrivato a gennaio in sostituzione di Biondini passato al Genoa, è subito titolare inamovibile a completare il terzetto di centrocampo con Conti e Naingollan. Le sue doti in termini di qualità e quantità non fanno rimpiangere Biondini. La sua stagione, però, finisce dopo soli due mesi a causa della frattura alla clavicola destra riportata in allenamento (13 presenze, 1 gol, 3 ammonizioni).

EKDAL 6+: All’inizio della stagione gioca pochissimo. Pian piano il suo minutaggio aumenta e con esso anche il rendimento. Sostituisce ottimamente capitan Conti quando si fa male, e termina da titolare fisso anche a causa del brutto infortunio di Dessena. Stagione  di crescita per il bravo e giovane centrocampista in comproprietà con la Juventus (31 presenze, 1 gol, 1 assist, 4 ammonizioni).

ERIKSSON s.v: Un lungo calvario durato 9 mesi a causa dell’infortunio al crociato per questo giovane e talentuoso centrocampista svedese. Esordisce col Cagliari all’ultima giornata di campionato (1 presenza)

NAINGOLLAN 7: Titolare inamovibile del centrocampo isolano. Abbina ad una grandissima quantità anche una buona qualità. E’ sicuramente l’anno della consacrazione per questo forte centrocampista, fortemente cercato dalla Juventus nel mercato di gennaio, insieme ad Astori anche per lui sarà un’estate calda. L’età, 24 anni, e le indubbie qualità giocano a suo favore. Con lui Cellino farà sicuramente cassa (39 presenze, 1 gol, 2 assist, 7 ammonizioni).

RUI SAMPAIO 5,5: Gioca molto meno di quelle che erano le aspettative. Segna un gol in coppa Italia contro il Siena, ma sparisce ben presto dai radar di entrambi gli allenatori (7 presenze, 1 gol, 1 ammonizione).

 

ATTACCANTI

EL KABIR 5: 142 minuti nella stagione, un gol alla Roma al debutto e nulla più. Da rivedere ( 7 presenze, 1 gol, 1 ammonizione)

IBARBO 7-: Sprazzi di spettacolo per questo forte attaccante. In alcuni match spacca letteralmente le partite con le sue accelerazioni devastanti, accompagnate anche da una buona qualità tecnica. Acquisto indovinato da parte degli uomini di Cellino (39 presenze, 3 gol, 5 assist, 1 ammonizione)

LARRIVEY 6,5: El Bati, cosi soprannominato per la somiglianza col più celebre (e prolifico) Batistuta termina la sua migliore stagione a Cagliari. Arrivato con la nomea di goleador ha sempre tradito le attese fino a questa stagione dove ha collezionato 7 gol, tra cui una tripletta al San Paolo contro il Napoli. Nelle tre precedenti stagioni aveva realizzato 5 gol in totale, i miglioramenti, in fase realizzativa, sono evidenti (28 presenze, 10 gol, 1 assist, 1 ammonizione).

NENE 5: Stagione pesantemente condizionata da un brutto infortunio occorsogli  a metà novembre che lo ha costretto a 3 duri mesi di stop. Solo un gol, peraltro su rigore, il magrissimo bottino di quello che doveva essere il finalizzatore principale della squadra. Sicuramente condizionato dall’infortunio, nella prima parte della stagione ha comunque toppato clamorosamente, uno degli artefici della grande difficoltà della squadra ad andare in rete (19 presenze, 2 gol, 3 ammonizioni).

PINILLA 8: Il suo acquisto si è rivelato decisivo per la stagione rossoblu. L’artefice principale di questa salvezza, nonostante sia arrivato sull’isola solo a gennaio. L’attaccante cileno si ambienta immediatamente, realizzando 8 reti importantissime che tolgono la squadra dai bassifondi della classifica portandola in acque più tranquille. Se il Cagliari lo riscatta nel prossimo campionato si avranno più certezze e meno difficoltà ( 27 presenze, 10 gol, 2 assist, 5 ammonizioni, 1 espulsione – Palermo/Cagliari)

THIAGO RIBEIRO 6: E’ stato l’attaccante che ha giocato di più in assoluto a livello di minutaggio. Buona tecnica individuale, spesso ha agito anche come sostituto di Cossu dietro le punte. Difetta nella finalizzazione, ma come molti suoi compagni di reparto, questo anno di apprendistato può essere ottimale per miglioramenti futuri (36 presenze, 4 gol, 3 assist, 1 ammonizione).
 
ALLENATORI

FICCADENTI 5,5: Chiamato 15 giorni prima dell’inizio della stagione a sostituire Donadoni, esonerato in pieno agosto da Cellino, viene esonerato a sua volta l’otto novembre per poi essere richiamato il 10 marzo. Nella prima parte della sua avventura sull’isola paga la scarsissima vena realizzativa della sua squadra con soli 8 gol fatti in 11 partite, che ovviamente portano ad una classifica deficitaria. Nella seconda parte della sua avventura inanella quei risultati utili a garantire una salvezza aritmetica alla terz’ultima giornata. L’accusa mossagli principalmente è stata quella di voler snaturare uno dei giocatori più talentuosi, Cossu, che nel 4-3-3 del mister doveva giocare da attaccante esterno di sinistra, e non trequartista come negli ultimi anni. Ulteriore punto negativo il feeling mai sbocciato con la tifoseria.

BALLARDINI 6-: Chiamato a sostituire Ficcadenti, riporta Cossu nel ruolo congeniale di trequartista e la squadra coglie una spinta importante culminata con un ottimo inizio di 2012 in cui nelle prime 8 partite del nuovo anno ne perde solo una totalizzando 15 punti cogliendo risultati di prestigio come il pareggio allo Juventus Stadium, la vittoria contro la Roma 4-2 e il pareggio 0-0 in trasferta ad Udine. La squadra, però, imbatte in tre sconfitte consecutive, l’ultima pesantissima il 6-3 del San Paolo, che convince Cellino a ricambiare e chiamare nuovamente Ficcadenti, nonostante il pubblico fosse tutto dalla parte di Ballardini, che un ottimo ricordo aveva lasciato nella sua precedente esperienza sull’isola
 
DIRIGENZA 4: Esonerare Donadoni il 16 Agosto, oltre ad essere un record, è stata sicuramente una scelta pessima alla luce dell’ottimo campionato che il tecnico avevo disputato la passata stagione, e di quello poi fatto a Parma, squadra arrivata a ridosso della zona europa. La girandola di allenatori ha portato benefici minimi, e molti dei nuovi acquisti non hanno reso per quanto sperato. A gennaio respinge con forza le avances della Juve per Naingollan, visto che a differenza della scorsa stagione con Matri, la classifica non era cosi tranquilla.  La fama di mangia allenatori di Cellino è confermata anche dal piccolo record dell’esonero prima dell’inizio del campionato, vulcanicità che non ha portato a nulla di buono
 
VERSO LA PROSSIMA STAGIONE: Con Cellino mai dire mai. Ficcadenti potrebbe essere confermato, ma certezze non ve ne sono. Le probabili partenze di Naingollan e Astori saranno pesanti da sostituire. Il riscatto di Pinilla deve essere il punto fermo da cui ripartire, e molti dei giocatori impegnati in questa stagione, con un anno d’esperienza in più, potranno dare quel contributo in questo campionato è venuto a mancare

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