Il Pagellone del Milan 2012/2013: El Shaarawy la stella che brilla, la difesa continua a ballare

Ecco il pagellone del Milan della stagione 2012/2013, secondo i voti di SoccerMagazine:

Fonte: Carlo Musco
Fonte: Carlo Musco

VOTO SQUADRA: 6 – Disastroso inizio di stagione, con pochissimi punti totalizzati nelle prime giornate che segnano un record per la squadra rossonera. Da Novembre la svolta e la risalita in classifica dalle zone pericolose, ed un settimo posto che è solo da migliorare nel girone di ritorno. Sufficienza raggiunta per il passaggio agli ottavi di Champions League, che ora sarà da onorare col Barcellona.

PORTIERI
Abbiati 5 – Sembra finito il ruolo di primo portiere in squadra per lui, dopo i tanti errori ed i gol presi nelle prime partite. A fine Novembre viene sostituito da Amelia. [16presenze, 18reti subìte, 2ammonizioni]
Amelia 5,5 – Non inizia bene la sua stagione coi tre gol presi dalla Lazio, poi convince Allegri (forse grazie agli errori di Abbiati), e diventa il primo portiere, ma senza brillare troppo tra i pali. [9presenze, 14reti subìte, 1ammonizione]

DIFENSORI
Abate 5,5 – Il terzino destro inizia con qualche affanno, come il resto della squadra, e in diverse partite viene sostituito dall’ottimo De Sciglio. Deve far di più per riconquistarsi il posto. [14presenze, 2assist, 1ammonizione]
Acerbi 5 – Sarà un caso, ma con lui in campo il Milan ha vinto due sole volte, ed ha incassato troppi gol. [8presenze]
Antonini 5 – Inizia da titolare, ma le pessime prestazioni lo portano ad essere sostituito da Constant. [8presenze, 1ammonizione]
Bonera 5,5 – Anche lui inizia da titolare, ma le incertezze prima e gli infortuni poi lo costringono spesso a vedere le partite dalla tribuna. [13presenze, 7ammonizioni]
De Sciglio 7 – Le poche apparizioni lo scorso anno presagivano che sarebbe potuto diventare il futuro terzino del Milan, ed in questa prima parte di stagione l’ha ampiamente dimostrato. [18presenze, 3assist, 1ammonizione]
Mesbah s.v. – Due sole apparizioni per lui: sconfitta ad Udine e ininfluente k.o. con lo Zenit. [2presenze]
Mexes 6 – Fa delle buone prestazioni, ma altre le rovina con brutti errori: mezzo voto in più per la spettacolare rovesciata che vale gli ottavi di Champions. [15presenze, 1rete, 8ammonizioni]
Yepes 6,5 – Nonostante l’età è il solito leone al centro d’area, combatte sempre ed inevitabilmente non vince sempre. Un gol fin’ora in Coppa Italia. [14presenze, 1rete, 7ammonizioni]
Zapata 6 – Non si comporta male il difensore ex Udinese, che sbaglia solo al suo esordio proprio contro la sua ex squadra.[10presenze, 2ammonizioni, 1espulsione]

CENTROCAMPISTI
Ambrosini 6 – Gli anni passano per il leone rossonero che sembra giunto alla fine della sua gloriosa carriera. Gioca di meno, ma lotta sempre finchè può. [13presenze, 1assist, 6ammonizioni, 1espulsione]
Boateng 5 – Il ghanese non è nemmeno l’ombra di quello visto negli anni passati. Tira da ogni dove e partecipa di rado alle azioni della squadra. Si merita la tribuna per alcune partite, poi torna leggermente migliorato, segna il primo gol (bello) a Catania, ma deve far di più se vuole tornare ad essere il trascinatore del Milan. [19presenze, 1rete, 2assist, 4ammonizioni, 2espulsioni]
Constant 6,5 – Inizia giocando da centrocampista sinistro, ma senza incidere troppo. Allegri poi lo scala a terzino dove diventa titolare inamovibile, seppur con qualche sbavatura in difesa, ma migliora di partita in partita. [16presenze, 1assist, 2ammonizioni]
De Jong 6 – Vince la Community Shield col Manchester City. Nel finale di mercato approda al Milan. Sbaglia diverse partite all’inizio, poi pian piano trova affiatamento coi compagni, segna il primo gol a Roma, ma a Torino arriva la rottura del tendine d’Achille che lo obbliga a chiudere la stagione in largo anticipo. [16presenze, 1rete, 4ammonizioni]
Emanuelson 6,5 – Il piccolo olandese diventa un giocatore importante per la squadra. Gioca tutte le partite di Champions dove segna un bellissimo gol su punizione a San Pietroburgo, poi nelle ultime partite viene messo inspiegabilmente in panchina da Allegri. [19presenze, 1rete, 5assist, 2ammonizioni]
Flamini 5 – La rottura del legamento è acqua passata. Quasi sempre disponibile, gioca però pochissimo e fatica ad entrare negli schemi. Troppi falli e cartellini gialli per le poche presenze fatte. [7presenze, 3ammonizioni]
Montolivo 7 – Inizia la stagione da mediano e non ingrana, quindi sale e centrocampista dove diventa il metronomo rossonero, a volte gioca da trequartista e realizza due gol consecutivi contro Palermo e Chievo e sforna assist importanti ai compagni, Champions compresa. La fascia di capitano è nelle sue mani. [20presenze, 2reti, 3assist, 4ammonizioni]
Muntari s.v. – Superata l’operazione al ginocchio si ferma nuovamente per un risentimento muscolare. Nelle ultime partite gioca pochissimi minuti. Ingiudicabile. [3presenze]
Nocerino 6 – Inizio irriconoscibile di stagione anche per lui che “guadagna” diverse volte la panchina, poi segna gol importanti a Torino e col Pescara cui si spera essere tornato quello dello scorso anno. [17presenze, 2reti, 1assist, 3ammonizioni]
Strasser s.v. – Primi mesi di stop per infortunio, poi esordisce con la Reggina in Coppa Italia, che rimane la sua unica partita disputata. [1presenza, 1ammonizione]
Traorè s.v. – Il vero mistero dell’anno in casa Milan. Gioca solo i primi 50 minuti di Milan-Cagliari poi sparisce nel nulla. Si parla di un infortunio di cui nessuno sa l’identità nè la durata. [1presenza]

ATTACCANTI
El Shaarawy 8 – Se negli scorsi due anni il trascinatore della squadra era un certo Ibrahimovic, il piccolo Faraone ne è il degno erede. Una media gol spaventosa per la sua giovanissima età, la sua presenza è indispensabile visto che è sempre sceso in campo (esclusa la Coppa Italia). Rimane l’attuale capocannoniere della Serie A ed in quasi tutte le reti rossonere è presente il suo zampino. [24presenze, 16reti, 4assist, 4ammonizioni]
Krkic 6,5 – Arrivato alla fine del mercato dalla Roma a campionato iniziato gioca poco, ma quando Allegri è obbligato al turnover lui sostituisce egregiamente i titolari, diventando a volte parte di essi. Il classico giovane che ha bisogno di giocare per crescere e migliorare, sforna buoni assist e va a segno col Chievo e nel suo ex stadio, nonostante la sconfitta. [18presenze, 2reti, 3assist, 1ammonizione]
Niang 6 – Pochi minuti giocati per lui, ma quando entra ha una forza esplosiva di far bene e merita un voto per il gol in Coppa Italia. Il futuro del Milan può essere nei suoi piedi. [4presenze, 1rete]
Pato 5 – Un mistero lo affligge: la lista dei suoi infortuni è più lunga delle partite disputate. Segna contro Malaga ed Anderlecht, ma gioca troppo poco e la pazienza del Milan nei suoi confronti sembra essere giunta al limite. Vicino alla cessione al Corinthians. [7presenze, 2reti, 1assist]
Pazzini 6 – Esordio da titolare meraviglioso nella tripletta di Bologna, poi torna coi piedi per terra e segna troppi pochi gol per essere il bomber su cui fare affidamento, ma se riceve buoni cross dalle fascie può tornare l’ariete che era negli anni passati. [22presenze, 8reti, 2assist, 3ammonizioni]
Robinho 5,5 – Prestazioni da alti e bassi per il brasiliano che potrebbe essere al capolinea con la maglia del Milan se arrivasse un’offerta buona dal Brasile. Segna un gol fondamentale su rigore nella vittoria con la Juventus ed uno bello contro il Torino, aiuta i compagni con buoni assist, ma è troppo poco per il giocatore che conoscevamo. [14presenze, 2reti, 4assist, 1ammonizione]

DIRIGENZA 5 – Le cessioni di Ibrahimovic, Thiago Silva e Cassano hanno fatto piangere e rimpiangere i tifosi rossoneri nella prima parte di stagione, che è stata però parzialmente colmata dall’esplosione di El Shaarawy, il buon rendimento di Montolivo e l’ottimo di De Sciglio. Sconcertanti degli acquisti che hanno giocato pochissimo (Traorè su tutti), si profila un mercato di riparazione migliore per tornare ad essere competitivi in Italia e nell’Europa che conta.

ALLENATORE: Allegri 5 – I sette punti nelle prime otto giornate sono un record negativo per la prima squadra di Milano che ha visto molto vicina la zona retrocessione ad inizio stagione. Il tecnico toscano è stato molte volte accostato ad un possibile esonero, ma poi sono arrivate le vittorie e la risalita fino al settimo posto che hanno convinto la dirigenza a tenerlo, ma deve fare di più nel girone di ritorno ed in Champions League, dove agli ottavi ci sarà il Barcellona. [9vittorie, 3pareggi, 7sconfitte]

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