Il Pagellone del Palermo 2012/2013: disastro generale, si salvano in pochi

Ecco il pagellone del Palermo riguardante la prima parte della Stagione 2012/2013, secondo i voti di SoccerMagazine:

fonte immagine: www.pescaracalcio.com/M2F
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VOTO SQUADRA 5: il Palermo più deludente della gestione Zamparini. Una squadra che finora ha dato ben poche gioie alla propria tifoseria, chiudendo al terzultimo posto in classifica ad una giornata dalla fine del girone d’andata. Soltanto 3 vittorie in 18 partite contro Chievo, Sampdoria e Catania, corredate da 6 pareggi e ben 9 sconfitte, 15 gol fatti e 27 subiti: numeri da retrocessione. Da segnalare anche l’eliminazione in Coppa Italia per mano del Verona, che milita in Serie B. Senza una grande inversione di tendenza da Gennaio questa squadra è destinata alla retrocessione.
PORTIERI
Ujkani 5: 
il giovane portiere albanese è colpevole, insieme ai compagni della difesa, di molti punti persi per strada dai rosanero. Ma la sua situazione è davvero particolare: è capace di fare grandi parate e di compiere errori davvero grossolani, anche nella stessa partita. Deve ancora crescere, il Palermo vuole puntare ancora su di lui, ma per salvarsi avrà bisogno di un portiere esperto ed affidabile. (17 partite, 26 gol subiti, 1 espulsione)
Benussi 6: due sole presenze in Campionato per il secondo portiere rosanero, contro il Bologna nella ripresa a seguito dell’espulsione di Ujkani e nella partita successiva contro il Catania, vinta dai rosanero per 3-1. Contro i felsinei non può nulla vista la partita già compromessa nel primo tempo, contro i cugini siciliani invece sfodera grandi parate: avrebbe meritato sicuramente più spazio. Da segnalare la presenza nella sfida di Coppa Italia persa contro il Verona. ( 3 presenze, 4 gol subiti)
DIFENSORI
Mantovani 6: 
poche presenze per il difensore ex Chievo visto il grave infortunio (lesione ai legamenti del ginocchio destro) che lo ha colpito nella partita contro il Milan. Lo rivedremo a marzo del 2013. (5 presenze, 2 ammonizioni)
Cetto 5,5: il centrale argentino ha poco spazio tra i titolari, non godendo della fiducia dei due allenatori succedutisi nella panchina rosanero e forse neanche della società…Gioca le prime due sciagurate partite partite perse contro Napoli e Lazio e da lì in poi viene accantonato, ripresentandosi contro il Milan nell’ultimo quarto d’ora, in cui il Palermo si fa rimontare due gol di vantaggio negli ultimi minuti. Poco fortunato. (5 presenze, 2 ammonizioni)
Munoz 6,5:  il giovane difensore argentino è cresciuto rispetto alle altre stagioni sin quì disputate in rosanero, è uno dei più positivi finora della retroguardia rosanero. Molto bravo di testa e negli anticipi, adesso ci mette anche il fisico, sta cominciando a capire meglio il calcio italiano. Per lui qualche sbavatura importante nella partita contro la Roma e l’Udinese, in compartecipazione con il portiere Ujkani, ma tutto sommato si merita anche più della sufficienza. (16 presenze, 3 ammonizioni)
Milanovic 5: si vede soltanto in Coppa Italia, e le sue prestazioni non sono esaltanti. (2 presenze)
Labrin 4: in Campionato si fa notare solo per un cartellino rosso contro il Bologna per un fallo da killer e in Coppa Italia sigla l’autorete che elimina il Palermo: sciagurato. (2 presenze, 1 espulsione, 1 autogol)
Von Bergen 6: ci mette molto impegno il difensore austriaco, proveniente dal retrocesso Cesena. Certo, le qualità tecniche non sono eccelse, però in tutte le partite ha svolto il suo ruolo con grande dedizione. Una serie di problemini fisici durante questi primi 6 mesi lo hanno un pò limitato, peccato anche per qualche errore veniale che ne ha pregiudicato il suo buon rendimento. (16 presenze, 2 ammonizioni, 1 espulsione)
Garcia 5: impiegato quasi sempre sugli esterni, il calciatore argentino 24enne si è spesso trovato in grande difficoltà, ha reso un pò meglio quando è stato impiegato poche volte da centrale. Ha alcuni evidenti limiti tecnici e anche di personalità, sfortunato nell’autorete contro l’Inter. Deve dimostrare molto di più nei prossimi 6 mesi. (17 presenze, 3 ammonizioni, 1 autogol)
Pisano 4,5:  deludente. Non è stato impiegato molto, ma in quelle poche apparizioni ha dimostrato veramente poco. Disastrose le sue prove contro la Roma e nell’ultima partita del 2012 contro la Fiorentina. Molto probabilmente partirà a Gennaio, destinazione Genoa. (12 presenze, 1 ammonizione)
Morganella 5: troppo discontinuo e anche nervoso in alcune circostanze il laterale destro del Palermo. Alterna buone partite a prestazioni davvero opache: anche lui, come Garcia, deve dimostrare ancora molto. Molto ingenuo nella sfida contro la Juventus quando si fa espellere per doppia ammonizione. (15 presenze, 1 assist, 2 ammonizioni, 1 espulsione)
CENTROCAMPISTI
Egidio Arévalo Rios 5,5: è stato l’unico vero colpo del mercato rosanero, Zamparini sembrava aver trovato finalmente un centrocampista di spessore e di qualità dai tempi di Corini e Liverani. Invece l’uruguagio ha deluso quasi tutte le aspettative: arrivato fuori forma in ritiro dopo le Olimpiadi di Londra, il centrocampista classificatosi terzo nella graduatoria per il Pallone d’Oro sudamericano è stato lasciato molto spesso in panchina e solo nei mesi di Novembre e Dicembre ha ritrovato una condizione perlomeno accettabile. Potrebbe anche lasciare il Palermo nel mercato invernale, se rimarrà dovrà dimostrare i soldi spesi per il suo ingaggio. 1 gol contro il Cagliari alla terza giornata. (11 presenze, 1 gol, 1 ammonizione)
Edgar Barreto 6: ci mette l’anima ogni partita, si sfianca per se e i compagni, per questo pecca molto spesso di lucidità. E’ stato finora il più continuo del centrocampo rosanero, infatti ha giocato tutte le partite saltandone soltanto una per squalifica. Al momento è un elemento imprescindibile per la squadra di Gasperini. (17 presenze, 4 ammonizioni, 1 espulsione)
Nicolas Bertolo 4,5: evanescente. Prime tre partite del Campionato da titolare sotto la gestione Sannino, poi con l’arrivo di Gasperini è letteralmente scomparso dai radar rosanero, anche e soprattutto per colpa sua: alcune prestazioni sono state imbarazzanti (vedi Roma). (8 presenze, 2 ammonizioni)
Massimo Donati 6,5: con Sannino in panchina svolge il suo solito ruolo di centrale di centrocampo, non è brillantissimo in quelle prime uscite. Con l’arrivo di Gasperini invece viene arretrato sulla linea difensiva, con discreti risultati: è l’unico uomo attualmente in rosa nel Palermo che può costruire gioco e dare un pò di sicurezza al reparto arretrato. E’ uno dei più positivi di questo scorcio di campionato, nel ruolo affibiatogli da Gasperini si è sempre rivelato all’altezza, nonostante alcune uscite negative come contro il Bologna e la Fiorentina, ma d’altronde non essendo un difensore di ruolo con attaccanti veloci può andare in difficoltà. L’arrivo di Aronica potrebbe liberarlo da questo compito e farlo ritornare nel ruolo che gli compete. (17 presenze, 4 ammonizioni)
Jasmin Kurtic 6: giovane molto interessante, prelevato lo scorso anno dal Varese. Gasperini gli ha dato parecchio spazio nelle ultime uscite, deve ancora però migliorare su alcuni aspetti, avrà tempo e modo per farlo visto la giovane età. (15 presenze, 1 assist, 1 ammonizione)
Nicolas Viola 6: soltanto tre spezzoni di partita per il giovane centrocampista rivelazione della Reggina lo scorso anno e una presenza in Coppa Italia, troppo poco per dimostrare il suo valore . Le qualità ce le ha,  forse avrebbe bisogno di andare via in prestito nella finestra invernale. (4 presenze, 1 ammonizione)
Eran Zahavi 5,5: anche per lui troppo poco spazio per poter dare un giudizio complessivo, anche se proviene da un’annata in rosanero con molte ombre e poche luci. Potrebbe andare via anche lui a Gennaio. (4 presenze)
Luigi Giorgi 6: arrivato all’ultimo giorno di mercato per volere di Sannino, si impegna molto per la causa, realizzando anche due gol contro Chievo e Genoa. Segna anche in Coppa Italia contro il Verona. Lo spartiacque in negativo della sua prima parte di campionato è la mezzora finale che Gasperini gli concede contro il Milan, da lì in poi vedrà soltanto tre volte il campo in campionato. (11 presenze, 3 gol, 1 ammonizione)
Franco Brienza 6,5: il ritorno del “figliol prodigo” è positivo. E’ uno dei migliori di questa prima fase di campionato rosanero: corre per se e i compagni, realizza uno splendido gol contro il Milan, e manda direttamente in gol i suoi compagni con 5 assist. Da lui non si può chiedere di più. (16 presenze, 1 gol, 5 assist, 1 espulsione)
Josip Ilicic 6,5: quando si mette in testa di essere un gran calciatore, gli avversari fanno davvero fatica a fermarlo. Esemplari le sue partite contro Catania e Udinese (3 gol per lui in queste partite), fa ammattire letteralmente i difensori avversari. Ma deve continuare su questa strada, alle volte si perde in giocate fini a se stesse. Può essere un’arma determinante per la salvezza del Palermo (17 presenze, 5 gol, 1 assist, 3 ammonizioni)

ATTACCANTI
Fabrizio Miccoli 7: 
vero Capitano, ultimo ad abbandonare la nave nei momenti di burrasca. Realizza una tripletta fantastica contro il Chievo, con uno strabiliante gol da centrocampo, e uno splendido gol contro il Catania, nel mezzo una segnatura contro il Milan. I compagni non lo assistono a dovere, lui molto spesso deve fare tutto da solo e i tifosi lo amano per questo, perchè anche da solo può risolvere le enormi difficoltà dell’attuale Palermo. Ma non sarà sempre così, la società dovrà ricostruire tutto a Gennaio attorno a lui, per raggiungere l’agognata salvezza. Chiede scusa ai tifosi pubblicamente dopo la debacle contro la Fiorentina, nell’ultima partita dell’anno (16 presenze, 7 gol, 2 assist, 4 ammonizioni)
Paulo Dybala 6,5: giocatore dalle enormi potenzialità, con ancora tanto tempo davanti a se (ha solo 19 anni). Le qualità ci sono tutte, se fatto giocare di più potrà prendere ancora più fiducia nei propri mezzi. Molto belli i suoi due gol contro la Sampdoria, decisivi per la vittoria finale. (13 presenze, 2 gol)
Abel Hernandez 4,5: l’eterna incompiuta rosanero. Mai decisivo nelle 7 partite in cui scende in campo, sfortunatissimo perchè si infortuna al crociato durante una partita con la propria nazionale e quindi ancora per molto starà fuori dal campo. Ma da lui ci si aspetta molto, purtroppo non ha ancora saputo dimostrare il suo valore, se non lo farà presto brucerà il suo talento. (8 presenze)
Igor Budan 6: il gigante croato ha passato un’estate terribile dal punto di vista umano (la figlia di 2 anni è morta a causa di una meningite fulminante) e la sufficienza è un premio alla sua dignità di uomo, prima ancora che di calciatore. Gioca pochissimo, vede veramente poco il campo, e le sue prestazioni non sono, per forza di cose, buone, ma si dimostra un grandissimo professionista senza mai fare alcuna polemica. Molti calciatori dovrebbero prendere esempio da uno come lui. (5 presenze, 1 assist)

SOCIETA’: Dirigenza 4 – Voto assolutamente negativo per la gestione societaria del Palermo targato Zamparini. In estate è stata letteralmente smantellata una squadra, sostituendo giocatori che hanno fatto la storia di questa squadra con altri non evidentemente all’altezza. I tifosi erano giustamente preoccupati, mentre il presidente predicava calma, affermando che questa squadra si sarebbe classificata tranquillamente nella parte sinistra della graduatoria. I fatti lo stanno clamorosamente smentendo. Le fondamente iniziano a scricchiolare pericolosamente dopo le prime tre partite di Campionato, in cui la squadra totalizza un solo punto senza mai dare l’impressione di avere un gioco consolidato. Sannino viene cacciato via, accompagnato poco tempo dopo dal vice-presidente vicario Giorgio Perinetti. L’ennesima rivoluzione Zampariniana ha inizio: dentro Gasperini e Pietro Lo Monaco, come direttore generale, il presidente si defila (per quanto?). I risultati, rispetto a prima, arrivano, ma sono molto modesti, la squadra è quella che è. Adesso i tifosi si aspettano molto dal lavoro di Lo Monaco, anche se sarà durissimo: smantellare e ricostruire una squadra a Gennaio è un’impresa, se ce la farà i tifosi rosanero gli faranno una statua.

ALLENATORI: Sannino 5 – all’arrivo dell’allenatore ex Siena molti storcevano il naso, asserendo che senza i giocatori giusti il suo modulo preferito, ovvero il 4-4-2 sarebbe stato impossibile da attuare. E in effetti, è andata veramente così, purtroppo per lui e per il Palermo: le colpe dell’allenatore stanno nel non avere saputo cambiare qualcosa del suo dogma tattico e la squadra non si è abituata ai suoi dettami di lavoro. (4 partite, 1 vittoria, 1 pareggio, 2 sconfitte)
Gasperini 6 – il sostituto di Sannino raggiunge qualche risultato, soprattutto in termini di gioco. La squadra almeno dimostra con lui di poter giocare al calcio, cosa che prima invece non avveniva. Purtroppo i punti sono ancora troppo pochi, una valutazione complessiva dell’allenatore ex Genoa la potremo dare soltanto dopo che il dg Pietro Lo Monaco gli consegnerà una squadra perlomeno degna della città siciliana e dei propri tifosi. Ai posteri l’ardua sentenza.

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