Il personaggio della settimana: Sebastian Giovinco

Sebastian Giovinco, nato a Torino, il 26 gennaio 1987, grazie alla sua seconda doppietta in campionato e al primato nella classifica dei capocannonieri è il nostro personaggio della settimana.

La sua carriera inizia al Riber, squadra di calcio del quartiere Borgo Melano, ben presto si trasferisce nelle giovanili della Juventus, qui vince quasi tutto (2 tornei di Viareggio e un campionato primavera). Nel 2007 a 20 anni fa il suo esordio con la maglia bianconera, in serie B. L’anno successivo è dato in prestito all’Empoli in serie A. Qui inizia a far intravedere tutto il suo potenziale, tutta via la squadra toscana al termine della stagione termina in serie B, lo score della “formica atomica” è di 6 goal in 35 partite. Vista la stagione, la Juventus decide di farlo tornare alla base, in quella che sarà per lui la miglior stagione in bianconero, colleziona tra campionato e coppe 27 presenze e 3 goal. La stagione 2009-2010 non è felice come quella precedente, complici alcuni infortuni e scelte tecniche, chiude la stagione con solo 19 presenze, così nasce in lui il desiderio di trasferirsi per giocare con continuità.

Il 5 agosto 2010 passa al Parma, qui finalmente trova la sua dimensione e soprattutto una società che punta su di lui. Giovinco risponde nel migliore dei modi. Nella partita d’andata contro la sua ex squadra, infatti, realizza una doppietta. Il 15 maggio realizza la settima rete in campionato, e manco a farla apposta, contro la Juventus. Chiude il campionato con 30 presenze e 7 goal. Nell’inizio della stagione 2011/12 Sebastian Giovinco prende per mano la sua squadra, realizzando 5 reti in 5 partite. La doppietta di ieri contro il Genoa, come tutta la sua prestazione, è sontuosa, per palati molto fini.

Un talento puro, molti dicevano che per il suo fisico non avrebbe mai sfondato, lui ha risposto sul campo. Agilità, tecnica, precisione, velocità, fantasia: sono la sintesi di un calciatore straordinario, un punto fermo dell’Italia targata Prandelli, una faccia pulita che fa bene al calcio italiano. Siamo sicuri che continuerà a crescere, siamo certi che a Torino qualcuno si stia mangiando ancora le mani.

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