Il tifoso “solitario” dell’Udinese: “Con me tutti gentili. Volevano addirittura mandarmi in tribuna…”

E’ diventato il protagonista della partita di Marassi Sampdoria-Udinese, essendo l’unico tifoso bianconero ad aver seguito i friulani in questa trasferta del Lunedì sera. “Scendi a riscaldarti con noi!”, gli ha persino gridato Totò Di Natale vedendolo solo soletto sugli spalti.

Foto di Danilo Rossetti

Il suo nome è Arrigo Brovedani, che è stato contattato dal portale Udinesetoday.it, ai quali ha rilasciato la seguente intervista:

Arrigo, come mai una trasferta così lontana di lunedì sera?
“Lavoro per la Cantina di Bertiolo e mi trovavo a Genova per degli appuntamenti. Di solito organizzo sempre un giro da quelle parti in questo periodo dell’anno, ed è stato un caso che ci fosse anche la partita. Così ne ho approfittato e mi sono organizzato per andare allo stadio”.

Ci hanno detto che hai dovuto fare apposta la tessera del tifoso.
“Non avevo la tessera del tifoso (a dire il vero non volevo nemmeno farla), ma questa volta sono stato costretto. Ho contattato così Massimo Liva del club Spilimbergo e gli ho chiesto le informazioni necessarie. Di solito, se nei luoghi dove vado capita che giochi l’Udinese,  i clienti mi invitano allo stadio con dei biglietti omaggio, visto che sanno della mia passione. Questa volta non era possibile, e mi sono arrangiato da solo”.

Sei riuscito a farla in tempo?
“Sono andato in banca e mi hanno riferito che per averla devono passare 18 giorni. Io, avendo fatto la richiesta ai primi di dicembre, avevo solo la  ricevuta. Per essere sicuro che non ci fossero problemi avevo scritto alla Samp e loro si sono resi subito disponibili”.

Poi il viaggio a Genova, l’arrivo allo stadio e la scoperta.
“Una volta arrivato allo stadio ho scoperto di essere l’unico tifoso presente! A quel punto gli steward volevano farmi accomodare in tribuna, ma io ho insistito per andare nel settore ospiti, visto che avevo pagato per quello. Così mi hanno aperto la “gabbietta” e mi sono accomodato”.

Eri accompagnato dalla bandiera del Friuli.
“Non era un caso. Il “vessillo” patriarcale lo porto sempre con me in macchina, ovunque vada”.

Abbiamo visto in tv che i tifosi della Samp ti hanno applaudito.
“Sono stati tutti molto gentili, davvero. Gli steward mi hanno offerto il caffè, poi sono arrivati nel mio settore dei dirigenti del settore marketing della Samp per regalarmi un piccolo presente (una maglia). Alla fine, quando sono uscito, mi sono venuti incontro i tifosi della Samp e mi hanno offerto da bere complimentandosi per la passione. C’erano anche dei funzionari della Questura che mi hanno fatto un paio di domande per sincerarsi non avessi cattive intenzioni, ma hanno capito subito che sono un tipo tranquillo. Mi spiace di non essermi fermato più di tanto, ma dovevo scappare a causa dei tanti impegni di questi giorni”.

A quando la prossima trasferta Arrigo?
“Non saprei. Sono molto concentrato sul lavoro. Per adesso penso a quello e proseguo il mio giro per l’Italia.  Giovedì torno a casa a Spilimbergo e poi vediamo”.

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