Inter-Cagliari, la conferenza di Stramaccioni: Sneijder non convocato; “Juve? Ci hanno tirato in ballo senza parlare di calcio”

Stramaccioni incontra i giornalisti nella classica conferenza alla vigilia di Inter-Cagliari.

Fonte: inter.it

Con l’arrivo di Pulga, il Cagliari ha cambiato volto. Cosa pensa degli avversari di domani?
“Io credo che il lavoro che stanno svolgendo da quando è cambiata la guida tecnica sia sotto gli occhi di tutti, non solo come risultati. Stanno facendo molto bene e non lo dico io, ma il campo. Anche nella sconfitta subita a Firenze, sopratutto nel primo tempo, ho visto una squadra che ha fatto la miglior prestazione sul campo dei viola. Possono contare su un blocco collaudato. E’ una delle squadre che ha cambiato meno e il suo blocco ‘storico’ si fa sentire”.

 

Dopo la sconfitta contro l’Atalanta, come si fa a tornare a un trend positivo?
“Non è una ripartenza mentale e non è uscita un’Inter ridimensionata, ma un’Inter punita dagli episodi. Questa sconfitta ci darà una spinta in più per tornare a vincere”.

 

Alla domanda su un possibile ritorno alla difesa a 3, il mister glissa e risponde:

“La partita di domenica è stata il massimo stagionale di indisponibili. Non è un alibi, ma la coperta era corta. Torniamo ad avere meno indisponibili e sicuramente andrà in campo un’Inter con più certezze”.

 

Quale è la condizione di Sneijder?
“Wesley sta meglio, ma ho deciso di non convocarlo”.

 

Un paragone fra la sconfitta contro il Siena e quella a Bergamo di domenica scorsa:
“Quella con Siena e quella con Atalanta sono sconfitte diverse. La prima è importante perché ha cambiato il nostro modo di giocare. Quella con l’Atalanta ci darà una carica perché torneremo a giocare come sappiamo”.

 

Il parere di Stramaccioni riguardo la questione Conte-Cassano:
“Non lo so. La mia posizione è molto equilibrata e lucida. Dopo Juve-Inter ho sentito parlare un po’ troppo di Inter. Io credo che Branca abbia risposto in maniera serena e Antonio non ha bisogno di aiuti perché ha detto quello che riteneva opportuno. Andiamo per la nostra strada e parliamo di calcio. Dopo Juventus-Inter ci hanno tirato un po’ in ballo senza parlare di calcio. A me interessa parlare di calcio”.

 

Il recupero di Coutinho rappresenta un’alternativa al solito tridente?
“Sì, è un’arma in più con caratteristiche diverse. Ho già dimostrato che i 3 giocatori davanti possono cambiare e può trovare spazio anche Cou, ad esempio contro la Fiorentina. Avere questi giocatori ci permette di cambiare il volto alla squadra; poi è normale avere una struttura base, ma se hai la fotruna di poter ruotare dei giocatori è un vantaggio”. Il “tridentone” (Cassano – Milito – Palacio n.d.r) può andare avanti o serve qualcuno per farli respirare? “E’ innegabile che se schiero 3 giocatori con quelle caratteristiche, è normale che ho una pericolosità offensiva. Il vero tema sono gli altri 7. Non sempre potremo giocare con quei 3 giocatori e potrebbe essere un problema farlo per 90 minuti perché in certe partite si possono esaltare alcune caratteristiche degli avversari giocando così. Domani è importante fare il risultato indipendentemente dal tridente. Il Cagliari ha i giocatori giusti per mettere in difficoltà la nostra fase di non possesso. L’Inter vorrà fare la partita ma non dobbiamo dare vantaggi al Cagliari come è successo contro l’Atalanta. I loro gol sono arrivati per nostre disattenzioni; non c’è mai stato un predominio dell’avversario”.

 

Quale è la condizione di chi è stato convocato in nazionale? Vedere un’Inter al top a Novembre, fa pensare che prima o poi arriverà una calo fisico. Ha studiato qualcosa in particolare in questo senso?
“Gli argentini e gli uruguagi hanno avuto trasferte disagevoli, ma fa parte del gioco. Sicuramente giovedì non erano al meglio, ma hanno avuto tempo per recuperare e spero che questo non si veda domenica perché siamo contati. Per la preparazione siamo soddisfatti. Siamo riusciti a mettere un’ipoteca sull’Europa League in modo da poter gestire 2 infrasettimanali in maniera diversa. La condizione è ottima. Non ho mai visto l’Inter in difficoltà negli ultimi 10 minuti. Toccando ferro, le cose vanno benino in questo senso”.

 

Pare che dopo la sconfitta con l’Inter, la Juve abbia corretto i suoi difetti e a Pescara abbia reagito subito. Dal tuo punto di vista, sai dove agire per migliorare i difetti dell’Inter dopo la sconfitta a Bergamo?
“Non vogliamo dire ‘lo sapevo’, ma con l’Atalanta si sono viste quelle situazioni che ci avevano portato a cambiare già dopo il Siena. In questo c’è ancora da lavorare, ma è come se fosse una situazione in cui le condizioni non ci hanno permesso di affrontarla differentemente. Sull’1-1, comunque, tutti avrebbero puntato sull’Inter, ma poi c’è stato il 2-1 e lo sfortunato rigore e la partita ha preso un binario diverso. Non è una sconfitta che ci mostra un qualcosa di nuovo”.

 

Il gruppo sembra aver reagito bene alla sconfitta. Non si rischia un eccesso di sicurezza?
“Io credo che allenare giocatori esperti mi aiuti. L’esperienza non manca e i giocatori sono il primo termometro di quello che succede in campo. Domenica c’era grande rabbia e rammarico perché non meritavamo di perdere. Rispettiamo il verdetto del campo, ma abbiamo girato pagina. Non è una settimana in cui servivano drammi o processi. Non dobbiamo cercare errori che non ci sono. Dobbiamo tornare a fare risultato e non è facile. Oggi è più difficile affrontare il Cagliari che una squadra alla tua pari. Per loro perdere a S.Siro ci può stare, per noi è una partita pericolosa”.

 

Si torna a parlare di Juventus e della condizione dei bianconeri nel match contro l’Inter. Il mister nerazzurro risponde un po’ stizzito:
“Io non ho visto una Juventus in difficoltà fisica. Basta vedere i primi minuti e gli ultimi della partita. L’abbinare la vittoria dell’Inter a un calo della Juve fa sorridere. C’è chi guarda le cose con equilibrio e chi invece non vede i meriti. Ho visto un’ottima Juventus, ma stiamo parlando di un passato che è già preistoria. Parliamo della partita di domani. Non vedo un calo fisico-atletico negli altri, ma io sono concentrato sull’Inter”.

 

Capitolo infortuni: Guarin non è convocato, quale è la sua condizione? La situazione di Mariga?
“Guarin avrebbe mangiato l’erba per rientrare oggi. Se non ci fosse stata la nazionale avremmo potuto rischiare. Lo gestiamo al 100% nel riposo perché non ha potuto rispondere alla convocazione della nazionale, ma credo di averlo a disposizione contro il Rubin”. Su Mariga:  “Stiamo accellerando il recupero perché ha tanta voglia di rientrare. Non ha minuti nelle gambe, ma sono sicuro che se avrò bisogno si farà trovare pronto”. Riguardo il recupero di Samuel e lo schieramento difensivo: “Walter è il difensore più forte in assoluto all’Inter e è il nostro leader per esperienza, ma ad inizio stagione giocando con una coppia centrale con Samuel abbiamo sofferto molto. Questo per sottolineare che i problemi difensivi non riguardano una questione individuale. Io credo che a questa Inter, quando l’avversario ha 2 giocatori offensivi pericolosi, servono i 3 centrali. Se c’è un solo riferimento centrale possiamo giocare in maniera diversa grazie agli esterni e ai centrocampisti che ho a disposizione”.

 

Torna convocato un suo pupillo della primavera, Duncan. Un parere sul giocatore:
“Alfred è un grande rammarico personale. E’ il giocatore al quale, in relazione a quanto stimo, ho dato meno spazio. Si sono sicuramente sviluppate situazioni che mi hanno portato a non schierarlo ed è colpa mia. Mi riservo di valutare se dargli possibilità di giocare con continuità andando in prestito, come ho fatto con Samuele Longo. La sua convocazione in nazionale mi fa piacere. Vediamo di qui a Gennaio di fare le migliori valutazioni per il suo bene”.

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