Inter, Hernanes è sicuro: “Qui mi sento a mio agio e non ho timori o dubbi: le cose andranno bene”

Lunga intervista quella rilasciata da Hernanes al Corriere dello Sport che tocca molti temi della vita calcistica e non solo del calciatore.

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(Hernanes – foto: Salvatore Suriano)

Tre partite da titolare, tre vittorie per l’Inter, Hernanes è già diventato indispensabile in questa squadra che ne è “dipendente”: “Non esageriamo… Io sono qui per dare il mio contributo, per mettere al servizio di compagni già molto forti la mia qualità. Il tutto sperando che i risultati arrivino”. Tra le gare giocate fino ad ora, quella che il centrocampista preferisce è quella di domenica scorsa: “Quella contro il Torino. Prima ho avuto dei problemi fisici e, finchè non ho deciso di fermarmi per evitare problemi più seri, andavo in campo anche se non ero al meglio, Adesso l’adduttore è quasi a posto e domenica mi sentivo bene”; partita in cui Hernanes ha mostrato più volte il doppio passo, il movimento che tanto ricorda Ronaldo:  “È una finta molto brasiliana e mi piace. Farla bene in un momento importante del match è il massimo“.

L’ottimo rendimento del brasiliano è stato ben accolto anche da Thohir che considera Hernanes un giocatore ormai fondamentale nel centrocampo neroazzurro: “Le sue parole mi fanno piacere ma allo stesso tempo mi sorprendono perchè mi rendo conto di essere arrivato da poco e di aver bisogno di risultato per dimostrare ciò che valgo. Invece qui tutti mi hanno voluto bene sin dall’inizio; belle parole dunque per colui che è stato il primo acquisto del nuovo presidente e che, per Hernanes significa: “Una responsabilità, ma anche un piacere. All’Inter mi sento a mio agio e non ho timori o dubbi: le cose andranno bene. In questi anni ho lavorato tanto per essere qui“.

Parlando di questa stagione, Hernanes ammette di credere nel quarto posto: “Credo di sì perchè siamo un punto dietro al Fiorentina e loro dovranno concentrarsi anche sull’Europa League, mentre noi penseremo solo al campionato”. Stagione che sabato vedrà l’Inter affrontare l’Hellas Verona che evoca bei ricordi nella mente del brasiliano: “Ho affrontato i gialloblù una sola volta in carriera, in Coppa Italia nel gennaio del 2012, vincemmo per 3-2. Fui io a segnare la rete del successo su punizione nel recupero”; punizione che Hernanes ha imparato a battere grazie da: “Marcelinho Carioca, che per tanti anni nel Corinthians è stato uno specialista, ma anche da Juninho Pernambucano e da Beckham”. Questo campionato vedrà molto probabilmente nella Juventus il vincitore, per la terza volta consecutiva:  “Senza dubbio meritato perché ha vinto tante partite di fila mostrando una regolarità incredibile. A inizio stagione la Roma ha conquistato 10 successi consecutivi e sembrava aver fatto qualcosa di incredibile, ma è stato  sufficiente che i giallorossi pareggiassero 2-3 partite e i bianconeri li hanno superati. La Juventus merita il primo posto anche quant’anno“.

Di Mazzarri dice invece che lo ha colpito:  “Come prepara le partite. Quando andiamo in campo alla domenica sappiamo esattamente cosa fare in funzione dei movimenti degli avversari. Mazzarri non lascia niente al caso”, allenatore che lo avrebbe voluto anche a Napoli: “Me lo hanno detto quando è iniziata la trattativa con l’Inter. Mi ha fatto piacere perché è un grande tecnico”.

Hernanes arriva all’Inter in ritardo di tre anni visto il precontratto firmato nel 2010 ma che non andò a buon fine; il giocatore scelse perciò di arrivare comunque in Italia ma alla Lazio che ricorda così:  “Se non gioca contro di noi tifo sempre per la Lazio. L’ho vista in Europa League e mi è dispiaciuto molto che sia stata eliminata. Il gol più bello è quello nel derby contro la Roma dello scorso 8 aprile, il ricordo la vittoria della Coppa Italia 2012-2013″. Lazio che però non sta attraversando un bel momento visto le tante vicissitudine societarie: “ È una situazione dura per la squadra e mi aspetto che si risolva presto. La Lazio è una grande società, in Italia e nel mondo e vorrei che la sua gente fosse felice. Con Lotito ho avuto un buon rapporto perché con il sottoscritto ha sempre mantenuto la sua parola. È stato corretto e lo ringrazio per quello che ha fatto per me”. Lotito che non ha spinto Hernanes ha lasciare la Lazio: La gente pensava che fosse il presidente a volermi vendere, ma non era vero e ho deciso liberamente di fare certe dichiarazioni. Lotito mi ha dato la possibilità di scegliere cosa volevo per il mio futuro e lo ringrazio per questa opportunità”. La scelta di passare all’Inter è nata per un motivo chiaro: “Qui posso lottare per lo Scudetto. In Italia è diverso rispetto al Brasile dove anche una neopromossa può lottare per vincere il campionato: qui da voi possono puntare al titolo solo Inter, Juventus e Milan. Alle altre quasi non è permesso di sognare e questa cosa quando ero alla Lazio mi disturbava. All’Inter non ci sono catene o freni”.

Infine, l’intervista si chiude con due domande personali sull’importanza della religione per Hernanes:  “La parola ‘religione’ non mi piace perché in passato sono state fatte tante cose brutte in nome della religione. Preferisco usare la parola ‘fede’, ovvero un qualcosa che ti spinge ad avere una certezza anche se tu non puoi vedere una cosa, se non la puoi toccare. La Bibbia ci insegna ad avere fede e a credere anche senza le prove”. Hernanes ha anche sottolineato i suoi vesrsetti guida ( li recita a memoria ): “Il salmo 37:5, ovvero ‘Rimetti la tua sorte nell’Eterno. Confida in Lui ed egli opererà’. Isaia 30:15, ovvero ‘Dice il Signore: nel tornare a me e nel riposare in me sarete salvati; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza’. E infine Marco 11:23, ovvero ‘Chi dirà a questo monte: Togliti di là e gettati nel mare, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice si avvererà, gli sarà fatto”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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