Inter, protesta da parte dei tifosi con lettera a Moratti: “Non vogliamo la maglia rossa”

I tifosi nerazzurri sembrano non essere proprio soddisfatti per la nuova seconda maglia preparata per la prossima stagione.

Fonte immagine: Inter.it
La divisa da trasferta dell’Inter, infatti, è quasi completamente rossa, caratterizzata dunque da quella tinta che a Milano non può non richiamare alla mente il colore principale del Diavolo avversario. Alcuni rappresentanti della Nord hanno dunque atteso Moratti sotto ai suoi uffici per consegnargli una lettera ufficiale di protesta, che vi proponiamo di seguito:
 
“Pensavamo di aver visto di tutto, con il passare degli anni. Calciatori con i numeri del Lotto sulla schiena, partite giocate di venerdì o a mezzogiorno, finali di coppe nazionali giocate dall’altra parte del mondo, schedature di massa per entrare negli stadi, leggi speciali, pool di “cervelli” che decidono come e quando poter andare a vedere una partita… tutto…
 
A (proprio) tutto abbiamo dovuto sottostare per l’affetto che ci lega ai nostri colori. Si, ai nostri colori, il nero e l’azzurro, che da sempre compongono le nostre bandiere, riecheggiano nei nostri canti e sono fonte di ragione di vita per taluni… Questo fino a quando uno scienziato finalmente non ha partorito la sua trovata da premio Nobel: la seconda maglia dell’F.C. Internazionale per la stagione 2012/2013 sarà integralmente rossa! Un vero e proprio pugno in un occhio ed un altro allo stomaco da lasciare senza fiato. Un insulto alla nostra storia e alle nostre tradizioni, in nome del Dio denaro che, ormai, ha posto le logiche di marketing in cima ad ogni graduatoria di valori.
 
Probabilmente l’ideatore di questa genialata è stato catapultato all’improvviso sulla terra da Saturno, per non sapere che il rosso è prerogativa di un’altra squadra con la “s” minuscola… Evidentemente non si è mai presentato allo stadio durante un derby, altrimenti avrebbe visto due colori troneggiare nei rispettivi settori: da una parte il blu e dall’altra il rosso, separati, ben distinti e lontani tra loro, simbolo di una contrapposizione e di una rivalità che mai potrà venir meno. Proviamo ad immaginarci quella stessa maglia con qualche semplice aggiunta ed il quadro è drammaticamente completo oltre che degno di un solo aggettivo: RACCAPRICCIANTE!
 
Per noi il rosso sulla maglia dovrebbe apparire soltanto unito al verde e al bianco per attestare la squadra Campione d’Italia o per, come nel caso del centenario, rappresentare con una croce sovrapposta al bianco, quello si, i colori della bandiera della nostra città. E già basta e avanza. Sottolineando che qui non si sta parlando ne di colori politici ne di pregiudizi è ben evidente che la storia dei colori della città e della passione con i quali si è provato a giustificare tale scelta sono meri pretesti per mascherare una sporco e danaroso compromesso che non può che essere tradotto in un insulto a quanto, quella famosa sera del 9 marzo 1908, i nostri fondatori partorirono: “Nascerà qui, al ristorante “L’Orologio” , ritrovo di artisti e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo”.
 
Ma questo…Qualcuno (……….) forse se lo sta dimenticando……. Consapevoli che queste poche righe rimarranno sicuramente lettera morta e che nessuno porrà rimedio alla scandalosa scelta effettuata, pur tuttavia RITENIAMO, COME MINIMO, DI INVITARE TUTTI GLI INTERISTI A NON ACQUISTARE TALE INDUMENTO E, IN OGNI CASO, A NON PRESENTARSI ALLO STADIO INDOSSANDOLO. NE IN CURVA…NE IN NESSUN ALTRO SETTORE!!!
 
Saremo retrogradi e conservatori, ma noi continuiamo a considerare la nostra maglia formata unicamente da due colori che ci hanno fatto innamorare fin da quando eravamo bambini e che conservano dentro la loro unione storie, passioni e vicende lunghe 104 anni… IL NERO E L’AZZURRO!!!”

 
Curva Nord 1969

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