Juventus-Napoli: quando il calcio dimostra la sua forza

Un solo giorno alla “sfida scudetto”…ma forse questo lo sapete già.

youfeed-juve-napoli-86-l-italia-del-padrone-sottomessa-dal-pallone1Chiunque vaghi anche distrattamente sul web per soli 5 minuti al giorno, chiunque accenda la tv solo per controllare le previsioni del tempo, chiunque compri un giornale per le notizie di politica estera o l’andamento della borsa è a conoscenza della sfida che domani sera, alle ore 20:45, si disputerà allo Juventus Stadium di Torino. Un “Hiroshima mediatica” di 5 giorni quella che si è riversata nelle nostre case e nei nostri uffici da lunedì mattina e che continuerà fino a pochi secondi prima del fischio d’inizio.

E pensare che Juventus-Napoli potrebbe significare ben poco. Unica ipotesi di sostanza in caso di vittoria esterna dei partenopei che, aggiudicandosi il confronto, si porterebbero a +5 dalla vecchia signora. Da valutare allo stesso tempo il calendario terribile che aspetta il Napoli nel mese in corso con il doppio impegno in Europa League che potrebbe seriamente condizionare la squadra di Sarri in ottica campionato e vanificare anche una vittoria in trasferta a Torino.

Gli altri due risultati possibili, pareggio o vittoria dei bianco-neri, renderebbero più interessante la sfida Scudetto ma risulterebbero decisivi quanto un Enterogermina per il mal d’orecchi.

Eppure questa sfida e la sua attesa provocano ansie e fibrillazione a Napoli come a Torino.

Il potere del calcio è ancora una volta prepotentemente visibile., capace di monopolizzare l’attenzione per un’intera settimana, la stessa del Festival di Sanremo che darà vita alla sua finalissima proprio durante la sfida dello Stadium. Inutile ribadire le valanghe di insulti su Carlo Conti che scherzosamente chiedeva attenzione e REC sul videoregistratore per una “semplice” partita di pallone.

Non siamo qui a dire se tutto ciò è giusto o è sbagliato. Non è nostro compito.

Da semplici narratori dello sport più bello del mondo ci limitiamo a raccontarne, ancora una volta, l’incredibile fascino. Un potere quasi occulto che una palla, due porte e ventidue ragazzi in calzoncini esercitano su un impiegato dopo l’ennesima settimana d’ufficio, su un artigiano in difficoltà con le tasse e su uno studente sotto esame e fuori corso.

Il calcio è questo, sublime e popolare e sotto questo punto di vista…è imbattibile più del grande Torino.

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