Juventus, un silenzio stampa fuori luogo

Post partita di Genoa-Juventus, i bianconeri decidono il silenzio stampa.

Ma perchè?

“Guardatevi gli episodi e capirete il perchè…” ha risposto qualche dirigente juventino all’uscita degli spogliatoi dello Stadio Marassi.

Una dichiarazione che lascia di stucco tutti gli addetti ai lavori, pronti a raccogliere spunti interessanti sulla bella partita disputata dai bianconeri, sempre sul pezzo e molto sfortunati in più di una circostanza.

Nonostante una difesa inventata, la Juventus gioca come se fosse con l’undici titolare, correndo qualche rischio ma giocando in maniera veloce e sempre pericolosa.

Pali clamorosi, un gol annullato (ingiustamente) a Pepe ed episodi dubbi hanno poi alimentato le polemiche sullo 0-0 finale; se però bisogna dirla tutta, i casi da “moviola” non vedono protagonista soltanto la squadra di Conte, ma anche il Genoa ha da recriminare per due contatti in area di rigore su Palacio e Marco Rossi, proprio al 92esimo.

E allora, perchè decidere il silenzio stampa?

Lo Stile Juventus che tanto si decantava ai tempi d’oro di Moggi, Bettega e Giraudo è andato a farsi benedire da ormai qualche anno, segno di una “Calciopoli” che ha stravolto gli equilibri calcistici e il “savoir faire” delle società.

E allora tutti gli appelli di un calcio basato sullo spettacolo e l’abbandono delle polemiche, si disentegra man mano che le giornate passano e il campionato diventa sempre più caldo.

Segnali di nervosismo per non riuscire ad arrivare ad un obiettivo, ma anche una “cultura calcistica” sbagliata che attanaglia il nostro Paese, condita da troppi spunti moviolistici e poche riflessioni sullo spettacolo e sul gioco, che poi sono gli ingredienti del calcio.

La ciliegina sulla torta, l’avevano messa qualche settimana fa Milan e Juventus, con il quadro Galliani-Marotta-Conte-Allegri a dirsene di santa ragione, sul gol di un metro o sul fuorigioco di un centimetro, dimenticando e bestemmiando le “Sante Alleanze” degli anni passati, riuscendo persino a far uscire un “Diavolo” dal corpo di Pellegatti.

Di episodi, durante un campionato, ce ne sono a centinaia, a favore o contro una squadra; l’importante è che non ci sia il “sospetto” che il tutto venga premeditato, perchè poi si dovrebbe passare a decisioni più serie delle semplici polemiche.

Siccome si è detto e scritto tanto in passato, con Processi e ondate di vergogna che hanno fatto il giro del mondo, ora sarebbe il momento di finirla di aumentare sospetti e aizzare i tifosi.

Anche perchè bisognerebbe pensare, una volta per tutte, che i rigori non assegnati a Milan, Inter o Juventus, non sono più importanti di quelli non assegnati a Parma, Siena o Lecce.

Oggi, la Juventus, ha perso l’occasione per dimostrare di essere maturata anche sul profilo societario (perchè la squadra è indubbiamente migliorata rispetto alla scorsa stagione), annunciando un silenzio stampa quanto mai fuori luogo.

La forza e la maturità di una squadra, si dimostrano reagendo con le parole giuste al momento giusto, facendo capire a tutti quanto si è arrabbiati per un episodio e quante responsabilità ci siano per i propri errori commessi.

Perchè se Pepe sbaglia a mezzo centimetro dalla porta non è colpa dell’arbitro, e se in 27 partite si ottengono più pareggi che vittorie, i demeriti non sono tutti della terna arbitrale.

Se analizzassimo ogni singolo episodio, per ogni singola squadra, per ogni singola giornata, staremmo ancora a commentare il torneo 1948-49…

Invece siamo alla stagione 2011-12, la Juventus sta disputando un ottimo campionato, il Milan sta meritando il primo posto solitario e le altre meritano la posizione che hanno.

Questo significa che, a cominciare dalla dirigenza bianconera, bisognerà lasciar stare le polemiche e lavorare duramente  se si vuole davvero sovvertire i pronostici, finendola una volta per tutte con questi continui piagnistei e dimostrando finalmente di aver raggiunto un po’ di maturità!

Ne avremmo bisogno un po’ tutti…