La forza della neve: tutti in campo alle 15.00, come una volta …

La giornata di campionato appena trascorsa è stata contraddistinta da un denominatore comune: l’emergenza neve.

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In tutti gli stadi, in tutte le città italiane, i bianchi fiocchi scendevano, innevando ogni cosa. Quindi, ecco partire i rinvii, gli slittamenti dei match a causa della continua e perenne nevicata, che ha imperversato in maniera preponderante. Il calendario di Serie A ha subito, in poche ore, notevoli trasformazioni. Sì, perché un paese può fermarsi, messo in ginocchio dalle condizioni polari inaspettate, ma il calcio, quello no. Quindi tutti al lavoro: in ogni impianto sportivo, il personale autorizzato si è messo a disposizione per spalare la neve presente, e rendere così il terreno di gioco utilizzabile. “The show must go on”, lo sanno bene i supporters giallorossi e nerazzurri, i quali hanno visto rinviare il match tra le loro rispettive squadre, ben tre volte, per poi essere confermato definitivamente. Infatti, la partita tra Roma ed Inter era inizialmente programmata per Sabato 4 febbraio, ore 20.45, stadio Olimpico di Roma. In seguito, vista la nevicata abbattutasi sulla capitale nei giorni precedenti, si è deciso di spostare il confronto alle 15.00. Non basta ancora, la neve persiste, l’incertezza metereologica anche, così ecco l’ultima e perentoria decisione: si gioca Domenica 5 febbraio, ore 15.00, salvo complicazioni. Eccoci quindi, Domenica arriva, e con lei tutta la Serie A. Tutti in campo alle 15.00, senza anticipi, posticipi e campionato “spezzatino”. Come una volta. Ebbene, senza volerlo, in merito ad una calamità, i tifosi si sono riappropriati di quello che, fino a qualche tempo fa, era un rito: Domenica tutti allo stadio, e per chi resta a casa, “Peroni gelata e rutto libero” davanti alla tv. Una giornata come quella appena passata viene concepita dall’italiano medio, come una manna dal cielo: non doversi preoccupare, una volta tanto, di programmare la propria vita, per poter andare allo stadio. Niente più: “No, non posso venire allo stadio, lavoro”, oppure “Si gioca mercoledì alle 20.45, come faccio ad essere allo stadio se finisco il turno alle 19.30”. Tutti lì, la Domenica, giorno feriale per eccellenza, pronti a sostenere i propri idoli. La “strana coincidenza” dei turni è stata sottolineata da uno striscione, esposto in curva sud, durante Roma-Inter, proprio la partita inserita nella Domenica calcistica, quasi controvoglia. Lo striscione recitava: “Tutti alle 15.00: la natura delle cose, con la forza della natura”. Parole liberatorie, forse, di una condizione che, secondo milioni di tifosi, rappresenterebbe quella che dovrebbe essere la normalità. Non un escamotage da adottare, solo ed esclusivamente, quando non si sa come venire a capo di una situazione intricata. Insomma, si evince da questo, l’esigenza di un ritorno alle origini del calcio, almeno, sull’asse temporale.

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