Il Via del Mare è stregato. Klose stende i salentini: Lecce-Lazio finisce 2-3

La Lazio prosegue il suo cammino eccellente in trasferta battendo per 3-2 un Lecce, come sempre molto generoso ma sprecone nei sedici metri finali. La formazione di Reja vince una partita molto difficile con uno straordinario cinismo realizzando tutte le occasioni maturate nel corso della partita.

Fonte foto: Danilo Rossetti

Cosmi conferma le indiscrezioni della vigilia e per la sua prima panchina a Lecce opta per un 4-1-3-2  con Benassi in porta; la linea difensiva formata da Oddo, Tomovic, Ferrario e Mesbah; Obodo come mediano davanti alla difesa supportato dagli altri tre di centrocampo che sono Cuadrato, Olivera e Giacomazzi. In avanti attacco leggero e veloce con il talento Muriel che affianca il rientrante Di Michele. Lo schema di Cosmi, in ogni caso, si conferma molto camaleontico perchè molto spesso Di Michele si allarga su una delle fasce e Cuadrado sale molto sull’altra trasformando lo schema tattico in un 4-3-3 offensivo e in un 4-5-1 in fase di ripiegamento

Reja cerca il 7° risultato utile consecutivo in trasferta in campionato ma deve fare i conti le assenze pesanti di Dias e Konko in difesa e di Matuzalem, Brocchi e Mauri al centro del campo. Il tecnico friulano arriva a Lecce con un 4-3-1-2 formato da Marchetti;  Stankevicius, Diakitè, Biava e Radu in difesa; Ledesma, Gonzalez e Lulic in mediana; Hernanes nella consueta posizione di trequartista a supportare il tandem d’attacco Klose-Rocchi.

Il Lecce parte meglio e al 5′ ha una grandissima occasione per passare in vantaggio. Lo scambio fra Muriel e Di Michele è bellissimo tanto che il gioiello colombiano si trova a tu per tu con Marchetti dopo aver tagliato completamente la difesa ma al momento del tiro si fa soffiare il pallone dal rientro di Radu.

Al minuto 11 il primo momento importante della partita: Di Michele parte sul filo del fuorigioco beffando l’intero reparto arretrato e facendosi atterrare da Marchetti appena dentro l’area di rigore. Il penalty è sacrosanto, l’ammonizione sembra riduttiva. Ad incaricarsi per il tiro dal dischetto è lo stesso Di Michele che si sblocca dopo un lungo digiuno durato circa 8 mesi. La Lazio è completamente assente e il Lecce cerca di approfittarne creando azioni su azioni. La squadra giallorossa si mangia le mani per i due errori dei suoi avanti fra il 17° e il 21° minuto. Prima è Muriel che tenta la via della rete ma fra lui è la gioia del gol si frappone uno splendido intervento di Marchetti. Poco dopo Muriel apre Cuadrado che si inserisce sulla destra. L’esterno colombiano rientra e serve Di Michele ma il tiro dell’attaccante romano viene respinto da un grande Marchetti.

La Lazio ha un lampo intorno al 28°. Klose recupera un pallone e si guadagna un calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner Diakitè colpisce di testa verso il centro e Klose è il più abile a mettere dentro a pochi metri dalla linea di porta. Un minuto dopo la Lazio prova addirittura il sorpasso sfruttando un errore di Giacomazzi in fase di impostazione, Lulic ruba palla e conclude dal limite ma il tiro va alto. Dopo alcuni minuti di gioco più compassato il Lecce riprende in mano il pallino del gioco e sfiora il vantaggio con il solito Muriel che al3 7′ dribbla con facilità un avversario ma sbaglia incredibilmente davanti a Marchetti tirando una ciabattata.

Nell’intervallo Reja cambia due pedine togliendo Rocchi e Biava e inserendo al loro posto Cissè e Cana. Cosmi effettua anche lui un cambio togliendo Tomovic e inserendo Giandonato. Il giovane centrocampista prende il posto di capitan Giacomazzi che a sua volta arrestra sulla linea difensiva.

Parte subito forte la Lazio che si porta in vantaggio al 2° della ripresa: grande palla di Klose che beffa Ferrario e con un gran passaggio serve Cana che taglia il campo e infila Benassi per il 2-1 per la Lazio.

Il Lecce cerca il pareggio ma trova davanti a sè il muro biancoceleste. La Lazio, rispetto al primo tempo, è messa molto meglio in campo e dimostra di poter tenere in pugno la partita ma al 13′ arriva il pareggio del Lecce che nasce da una punizione di Olivera. La palla giunge a Muriel che rimette al centro dove Ferrario centra di testa alle spalle di Marchetti. Per Ferrario è il primo gol in serie A. Nell’azione successiva si fa male Marchetti. Per lui dovrebbe esserci un infortunio al flessore. Al suo posto entra Carrizo. Il gol del Lecce spegne gli animi delle due squadre che per un quarto d’ora sembrano volersi studiare.

Il Lecce nell’ultimo quarto d’ora sembra volere maggiormente il gol della vittoria e ci arriva molto vicino al 37° minuto quando Di Michele disorienta Stankevicius e prova a beffare Carrizo con un pallonetto ma il pallonetto finisce alto.

La batosta, che punisce oltremodo i salentini, arriva quattro minuti dopo sugli sviluppi di un’azione nella tre quarti salentina. Come sempre è Klose a far esplodere di gioia i tifosi laziali con un colpo di testa che si infila all’angolo di un incolpevole Benassi. Il tedesco è bravo ad anticipare Giacomazzi e a beffare con una splendida torsione di testa l’estremo difensore salentino.

Gli ultimi minuti vedono uno sterile assalto del Lecce che termina dopo quattro minuti di recupero. La Lazio fa un nuovo balzo in avanti in classifica portandosi al secondo posto in classifica con 28 punti, appena uno in meno della Juve. Gli uomini di Reja vincono grazie al suo cannoniere principe che ha preso per mano la squadra portandola al successo quasi esclusivamente da solo. Per Cosmi ancora una volta esordio con sconfitta contro Reja. L’allenatore perugino dovrà tirare le orecchie ai suoi due attaccanti (Muriel e Di Michele) che in almeno quattro occasioni hanno sciupato altrettante palle gol.

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