Luci ringrazia Livorno: “La città mi è stata vicina”. Solidarietà anche dalla Juventus

LivornoJuventus non è stata una partita come le altre,soprattutto per il capitano degli amaranto, Andrea Luci, che pochi giorni fa ha annunciato al mondo la rara malattia del figlio e chiesto un aiuto concreto per poterla combattere.

Andrea Luci fonte foto: Wikipedia - Prof.Quatermass (Amex)
Andrea Luci fonte foto: Wikipedia – Prof.Quatermass (Amex)

I tifosi livornesi gli sono stati subito vicino, sia con uno striscione di 60 metri nella curva nord (“Insieme a te… capitano, per la più grande delle battaglie. Sosteniamo la ricerca per la Fop) sia con banchetti in tutti i settori dello stadio per la raccolta fondi per l’associazione che combatte la malattia del figlio.
Dopo la partita così ha parlato Luci: “Voglio ringraziare tutta la città di Livorno che mi è vicina da quando ho divulgato la notizia della malattia di mio figlio. Spero che questo aiuto porti a trovare un farmaco per questa malattia. Ho deciso di parlare perché bisogna aiutare la ricerca, che su questa malattia viene fatta solo in America, in Italia l’associazione che fa ricerca su questa malattia non viene aiutata”.
Il capitano amaranto ha poi cambiato argomento, parlando della sfida con la Juve: “Quando scendi in campo isoli i problemi; io oggi ho pensato solo a vincere partita. Non ci siamo riusciti ma ci abbiamo provato. Se continuiamo a giocare così possiamo arrivare alla salvezza“.
Parole di solidarietà anche dal presidente del Livorno, Spinelli ( “Avrei voluto un pareggio per il nostro capitano; penseremo a lui e lo aiuteremo perchè la famiglia livornese non dimentica nessuno”) e dall’ allenatore della Juventus, Conte: “Siamo vicini ad Andrea Luci: l’ho abbracciato prima della partita, siamo tutti dei papà. In diverse occasioni ho provato a portare Luci nelle mie squadre, perchè è un giocatore prezioso. In questo momento gli siamo tutti vicini”.

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Andrea Antoniacomi

Mi chiamo Antoniacomi Andrea, sono di Cortina d'Ampezzo ma sono nato a Pieve di Cadore il 23 febbraio del 1990. Diplomato presso l'istituto "Leonardo da Vinci" di Belluno con il voto di 80/100, dal 2011 studio a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso di scienze della comunicazione politica e sociale. Il mio sogno è di diventare un giornalista, prima pubblicista e poi professionista.

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