Matri vola basso: “3-4 squadre davanti a noi, ma la Juve ha voglia di riscatto”
Non aveva predicato altro in queste settimane il tecnico della Juventus Antonio Conte: basta illudere i tifosi, bisogna restare umili e lavorare. Sembra proprio che la lezione sia stata recepita perfettamente sia dallo staff dirigenziale che dai giocatori. L’ultimo ad esprimersi, in ordine di tempo, Alessandro Matri, in un’intervista a Juventus Channel.
“Ci sono squadre che hanno alcune sicurezze in più di noi. Milan, Inter ma non solo, almeno tre-quattro squadre che comunque sono davanti a noi. Sono più costruite, hanno già una base solida da anni. – ha dichiarato l’attaccante, in bianconero dallo scorso gennaio – Noi abbiamo cambiato tanto, vogliamo raggiungere il massimo ma siamo anche consapevoli dei nostri mezzi. Lo spogliatoio è sempre stato unito. C’è più rabbia forse oggi, visti i due anni scorsi, qui ci sono giocatori che hanno vinto tanto e sono abituati a vincere, altri che ancora non hanno vinto niente, c’è voglia di tornare al successo“.
Matri parla poi dei suoi compagni, da Pirlo a Vucinic, molto criticato dopo l’espulsione rimediata contro il Bologna: “Andrea lo conoscevo già, dare un giudizio su di lui ora è facile. Sono almeno dieci anni che gioca a questi livelli, un campione. Non credo che nessun altro giocatore al mondo abbia la facilità di gioco che ha lui, per me è un onore giocare insieme a lui. Mirko era dispiaciuto per l’espulsione, ma la squadra ha capito che in quel momento lui non voleva metterci in difficoltà, ma solo recuperare un pallone”.
L’obiettivo personale stagionale è arrivare e, perché no, superare quota 20 gol in classifica marcatori: “Mi auguro di arrivarci, anche se per scaramanzia non penso mai al numero di reti che farò a fine stagione. L’anno scorso ne ho fatti proprio venti, mi piacerebbe bissare”
Poi, una riflessione sulla prossima sfida del “Massimino” col Catania e sul suo passato da tifoso del Milan: “A Catania ci vuole testa oltre che fisico. E’ sempre difficile far punti a Catania, però dobbiamo cercare di andare là con la giusta voglia, con la giusta mentalità. Juve e Milan si somigliano perché sono forse le due società più organizzate in Italia e in Europa. Io sono nato milanista, da bambino simpatizzavo per i rossoneri. Il mio idolo era Van Basten, poi Vieri“.