Mazzarri: “Domani mi aspetto risposte. Donadel potrebbe giocare del primo minuto”

Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Siena: “E’ un momento difficile, sono stato io a dirlo. Credo di aver individuato i motivi, domani sono curioso di vedere se tante cose che ci siamo dette, verranno applicate. Ho vissuto situazioni anche peggiori, al di là dei punti che ci hanno tolto ingiustamente, veniamo da due sconfitte consecutive e ci dispiace. Abbiamo comunque fatto sei punti in più rispetto all’anno scorso, le vittorie, i pareggi e le sconfitte sono stati distribuiti in modo diverso. E’ difficile risolvere tutti i problemi in pochi giorni: non ho la bacchetta magica, ma la risposta sulla carica nervosa deve essere positiva. Siamo stati superficiali nelle ultime partite, serve maggiore concentrazione e mi auguro di vederla già domani a Siena. Le parole sull’anno sabbatico? Abbiamo fatto due sconfitte e mi fate questa domanda, quando vincevo, nessuno me lo chiedeva. E’ il ridicolo di questo mondo. Quando abbiamo vinto tre partite, il discorso era ormai accantonato. Non capisco questo fatto. Chiedete ai giocatori e al presidente se hanno visto un cambiamento dopo aver pronunciato quella frase. Sono un professionista e ho il contratto fino a giugno e poi deciderò cosa fare e le intenzioni della società. Lo ha fatto pure Guardiola al Barcellona. Posso avere questo diritto?”.

Fonte: Danilo Rossetti
Fonte: Danilo Rossetti

Si torna a parlare della squadra: “Tante cose devono essere fatte meglio. Abbiamo soprattutto parlato facendo il discorso tattico alla lavagna. Ieri ho fatto riposare la squadra, Dzemaili non è disponibile, Gamberini farà il test oggi. La difesa? Vedo appunto Gamberini che ha giocato a sinistra, Britos può fare il centrale. Tre ne ho. Fernandez può rigiocare nel mezzo. Poi decido io. Hamsik? Gli equilibri di squadra sono fondamentali, ma sarebbe proprio un’invenzione. Quando attaccano gli altri, non siamo protetti benissimo. Lo farò solo se non avrò altre alternative. In questo momento sarebbe una forzatura. Dobbiamo essere compatti e più attenti. Donadel? Ci devo parlare. Mesto? E’ uno dei colloqui che farò per capire, ho già tutti gli scenari e verificherò. Comunque Donadel è in crescita, vediamo se è stanco oppure se ha aumentato la sua autonomia. Fra tre o quattro giorni, gli avrebbe fatto bene la sfida con il Bologna, ora va verificata la sua condizione. Il mio lavoro è far rendere al massimo la squadra. Di sicuro numericamente la rosa non era carente, poi si può entrare in altri discorsi che adesso non è il caso di fare. Questi ragazzi stanno cercando di fare il massimo. E noi dobbiamo essere bravi a superare questo momento. Solo con l’unità d’intenti, possiamo andare avanti ed evitare la confusione. I bilanci si saranno alla fine del girone d’andata, ma non sarà ancora esaustivo: abbiamo affrontato Juventus e Inter entrambe nel proprio stadio. Vediamo di finire il mini-bilancio cercando di aumentare ancora. Sono fiducioso. Sicuramente non avremo timore di affrontare Juventus e Inter al San Paolo. Questi dati non sono indicativi. Pandev-Insigne-Cavani? Giocammo con la Lazio l’anno scorso e feci qualche prova un po’ azzardata. Andò male, in questo momento abbiamo bisogno di solidità. Dobbiamo sentirci forti nella fase passiva. Le sconfitte portano sempre un po’ di apprensione. Ora la squadra deve essere al top. Noi sappiamo sempre cosa fare, in tre anni abbiamo guadagnato la considerazione degli avversari. Noi giochiamo con un solo risultato a disposizione soprattutto al San Paolo come poteva fare tre anni e mezzo fa. Questa è la crescita. Un bagno di umiltà? Noi abbiamo acquisito delle sicurezze. Magari quando si affronta una formazione inferiore sulla carta, pensiamo soltanto alla fase attiva. E in questo abbiamo peccato. Dobbiamo rivedere il pericolo contro ogni squadra: non possiamo sottovalutare nessuno. Se corriamo meno degli altri, andiamo in difficoltà con chiunque. Dobbiamo metterci al pari con gli altri atleticamente, bisogna recuperare e ottimizzare la forma. Tutte queste cose sono state analizzate. Domani non dobbiamo ricadere nelle solite leggerezze. Mi aspetto un Siena tosto, conosco Iachini. Sarà una sfida difficilissima. Questo mi gasa perché avrò una prova veritiera e capirò se abbiamo imboccato la strada giusta. Kone? Il gol che ha fatto in campionato è incredibile. Ho già parlato con chi doveva marcarlo, i miei giocatori aspettavano che la stoppasse, ma lui ha fatto una prodezza unica. Mi è già capitato quando ero a Reggio Calabria: Lanzaro si attaccò a Quagliarella che segnò con una rovesciata incredibile. A volte il calcio è fatto pure di momenti. Per questo stiamo attenti ai particolari. Cavani? Probabilmente si cerca di più lui inconsciamente, ho chiesto agli altri di provarci di più. Noi dobbiamo prima mettere a sicuro il risultato e bisogna valutare la soluzione logica per segnare: se sono davanti alla porta, devo tirare. Se sono in posizione laterale, devono passare indipendentemente dal fatto che ci sia Cavani o Hamsik. Il tridente pesante? Ci vuole equilibrio in campo, non mi sembra questo il momento. Gli attaccanti non sono al top della forma“.

Fonte: Radiomarte.it

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