Mihajlovic nostalgico: “Mi manca l’Italia… La Lazio? Un sogno, ma non è giusto parlarne ora”
Ieri sera, al Teatro Ghione di Roma, è andato in scena il “Premio Lazialità”, riconoscimento che viene assegnato ai volti che hanno segnato l’era biancoceleste: tra di loro, figurava Sinisa Mihajlovic, attuale ct della Serbia che, con la Lazio, ha collezionato 126 presenze e 20 gol.
Ultimamente il suo nome è tornato alla ribalta in quel di Roma, per un’eventuale successione di Vladimir Petkovic. Mihajlovic però, ha nicchiato, rispondendo in maniera cauta. Ecco le domande:
Ne hai vinti tanti di premi, a questo sei particolarmente legato…
“Ho vinto tanto da calciatore, questo è un premio alla lazialità. Io ho passato bellissimi anni alla Lazio, è sicuramente un bel riconoscimento, voglio ringraziare tutti perché fa piacere essere ricordato dopo tanti anni”.
Ti piacerebbe tornare a lavorare a Roma?
“Sicuramente io sono laziale, ma non mi sembra corretto parlare adesso di Lazio perché io sono ct della Serbia e la Lazio ha un allenatore che io stimo moltissimo. Non lo conoscevo, ma in questi due anni ho avuto modo di apprezzarlo, è l’allenatore giusto per i biancocelesti”.
Quali sono i problemi che sta affrontando Petkovic?
“Difficile dire quali siano i problemi perché non vivo lo spogliatoio. L’anno scorso ha fatto benissimo e c’è tanto merito di Petkovic perché ha tirato fuori il massimo. Quest’anno è più difficile perché tante squadre si sono rinforzate, ma l’obiettivo rimane quello di andare in Europa League. Io sono fiducioso e convinto che tutti quelli che lavorano faranno di tutto per raggiungere l’obiettivo. Bisogna rendesi conto che la Champions League è difficile, ma se va in Europa ha fatto il suo”.
Quale è il tuo rapporto con Lotito?
“Io ho sempre avuto ottimo rapporto con Lotito; quando ero alla Lazio mi è scaduto il contratto, mi sarebbe piaciuto rimanere, ma non c’era una presidenza e sono andato all’Inter. Dopo 10 giorni mi ha chiamato dicendomi di tornare, ma ormai avevo già firmato con loro”.
Sei mai stato vicino alla panchina della Lazio?
“Forse qualche anno fa sono stato vicino alla Lazio. Io ho un contratto con la Nazionale Serba fino a novembre, non mi sembra corretto parlarne. Quando un giorno finirà mio contratto con nazionale mi piacerebbe tornare in Italia, se dovesse capitare tornerei volentieri”.
Stankovic si è ritirato, vuole fare l’allenatore?
“Stankovic non vuole fare allenatore, conoscendolo non è adatto. Potrebbe tornare in nazionale se prolungassi come direttore. A me farebbe piacere che lavorasse con me perché siamo molto amici, è come mio fratello minore”.
Anche Nesta ha lasciato il calcio giocato…
“Nesta è stato il più forte difensore dopo Baresi. Quando lascia uno cosi ti dispiace perché è difficile trovare uomini come lui. E’ un grande, purtroppo il tempo passa per tutti, bisogna solo scegliere il momento giusto. Potrebbe essere un buon allenatore, ci siamo divertiti molto, eravamo una coppia ben assortita”.
Cosa ne pensi dell’Inter di Thohir?
“Io conoscendo bene Moratti non credo che avrebbe lasciato l’Inter nelle mani di qualcuno che non reputa capace. Non sarà un distacco totale, ma se Thohir può portare i soldi fa bene. L’Inter con Mazzarri va bene e sono contento perché seguo le squadre in cui ho giocato con affetto e spero per loro il meglio possibile. Anche la Sampdoria in questo momento è in difficoltà, ma sono convinto ne uscirà”.