Milan, comunicato ufficiale in tema stadio: “Fondazione Fiera esprime sui giornali valutazioni lontane dalla verità”

Continua il botta e risposta tra il Milan e la Fondazione Fiera riguardo la costruzione del nuovo stadio dei rossoneri.

Fonte: pava (wikipedia.org)
Fonte: pava (wikipedia.org)

 

Il Milan, all’inizio del mese scorso aveva vinto il bando per l’utilizzo dei terreni su cui sorgeva la vecchia Fiera Campionaria, ma a causa di un aumento dei costi, il club si è tirato indietro suscitando la rabbia del presidente della Fondazione Fiera,  Benito Benedini, che così si è espresso sul Corriere della Sera:

Fondazione Fiera Milano, che rappresento, ha assegnato l’incarico per la riqualificazione del Portello alla fine di una lunga selezione. E non su mere ipotesi ma su impegni scritti di AC Milan, proposti e firmati dall’amministratore delegato, la dottoressa Barbara Berlusconi. I costi di bonifica? Ac Milan con lettera del 2 luglio 2015 si accollava l’intera spesa senza alcuna eccezione. Quest’ impegno, insieme ad altri punti qualificanti che ora il club disattende, erano conditio sine qua non per l’assegnazione dell’incarico. I punti qualificanti che ora il club disattende erano per la Fondazione requisiti indispensabili. Avrei apprezzato, da parte di Barbara Berlusconi, una telefonata che mi spiegasse il cambiamento delle decisioni che loro avevano già preso, ma capisco il Suo imbarazzo. E anche quello, ne sono sicuro, del presidente Silvio Berlusconi. Il Milan dice che non dovrebbe pagare penali? Definire questa materia sarà compito degli studi legali”.

Immediata la risposta del Milan che ha affidato ad un comunicato, apparso sul proprio sito ufficiale, il suo pensiero:

Fondazione Fiera esprime sui giornali di oggi valutazioni non condivisibili e molto lontane dalla verità dei fatti. Sarebbe importante che la stessa rileggesse, senza fraintenderne il contenuto, quanto scritto pochi giorni fa dal Milan. Il club di via Aldo Rossi non manifesta certo un disimpegno verso il progetto. Anzi. Il Milan, però, avanza richieste legittime di chiarimenti e di documentazione finora non pervenuti. Anche perchè,va ricordato, che, fino ad oggi, si è lavorato su una manifestazione d’interesse non vincolante. Ora e solo ora si entra nella fase contrattuale. Ad oggi il Milan non ha potuto, come suo diritto, fare i carotaggi, nè ricevere le carte in merito. Nessuno sa cosa si potrebbe trovare nel sottosuolo e nemmeno Fiera, proprietaria dei terreni, ne è a conoscenza. Se si scoprisse che nel sottosuolo la situazione fosse più grave (con la necessità di interventi di bonifica molto rilevanti) di quella solamente ipotizzata da Fiera, ciò significherebbe che quell’area non poteva essere nemmeno proposta in locazione per realizzare uno Stadio”.

Non si intravede una fine quindi per questo botta e risposta.

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