Milan, Inzaghi si confessa: “Derby diverso dalla panchina. Tra vent’anni? Ancora qui”

Per Filippo Inzaghi, alla prima stagione tra i grandi sulla panchina del Milan, è tempo anche del primo derby contro l’Inter da allenatore.

Fonte: cropped from. Autore: Simo82 (wikipedia)
Fonte: cropped from. Autore: Simo82 (wikipedia)

In un intervista uscita oggi sul Corriere dello Sport, SuperPippo confessa i suoi pensieri sulla prossima partita, ma anche sul suo presente e il suo futuro con il Milan. Ecco le dichiarazioni di Inzaghi: “Abbiamo sbagliato solo la partita contro il Palermo, abbiamo chiesto scusa ai tifosi. Non si meritavano una sconfitta così, ci faremo perdonare. Mi piace il gioco: con la Samp la nostra miglior partita. E apprezzo molto l’entusiasmo e l’impegno di tutti i ragazzi. Cosa manca? Voi dite i gol, forse. Per me no, Torres e Pazzini si sbloccheranno. Invece deve crescere la fase difensiva: bisogna farla tutti insieme. La strada intrapresa è quella giusta e dovrà riportarci a vincere lo scudetto. De Sciglio ed El Shaarawy sono il meglio per il nostro futuro. Lo spirito di questo gruppo è eccezionale, pensavo di trovare più problemi. Nessuno fino a questo momento ha tradito le regole. I tifosi devono essere contenti“.
Si avvicina sempre più il derby con l’Inter, e per Inzaghi sarà “diverso, perché fare l’allenatore è un’altra cosa. Così sarà per il derby… Non poter andare in campo significa accumulare tensione che è difficile da smaltire. Torres uomo decisivo? Parlo spesso con Fernando. Ancora oggi è molto condizionato dall’infortunio alla caviglia di inizio campionato, ma da domani (oggi, ndr) dovrebbe riprendere ad allenarsi in gruppo al cento per cento. Tutti i giorni dà il massimo di sé. Mazzarri? Io ho grande stima di Mazzarri. È un allenatore di grande esperienza, è da tanti anni che lavora sempre con grande serietà. Il clima è diverso qui al Milan? C’è grande fiducia. Forse è questa la differenza sostanziale”.
Infine, come si vede l’allenatore rossonero da qui a vent’anni? “Fra vent’anni sarò ancora l’allenatore del Milan. Me l’ha detto il presidente Berlusconi una delle ultime volte che è venuto a Milanello. Lui vorrebbe che io fossi sempre qui al mio posto. Io lo ringrazio e lo spero. Mi piacerebbe fare quello che ha fatto Ferguson nel Manchester (dal 1986 al 2013 sulla panchina dello United; ndr). Il presidente mi capisce e questa maglia mi ha dato tutto”.

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