Milan-Sampdoria 1-1, le pagelle rossonere: erroraccio Menez, De Jong salva il risultato

A San Siro finisce in parità il posticipo della 30° di Serie A tra Milan e Sampdoria: apre Soriano nella seconda frazione e pareggia De Jong con il decisivo “aiuto” di Duncan. Di seguito le pagelle rossonere:

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(Jeremy Menez – Foto: Salvatore Suriano)

Diego Lopez 6: praticamente inoperoso fino al gol di Soriano, svolge il lavoro di ordinaria amministrazione.

Abate 5,5: si propone più nella prima che nella seconda frazione, dove inizia a soffrire l’intraprendenza di Eto’o (dal 70’ De Sciglio 5,5: entra e sembra in discreta condizione, ma non riesce a dare la spinta richiesta).

Paletta 5,5: dirige bene la linea difensiva con Mexes, prima di andare in bambola sul contropiede nato dall’errore a centrocampo di Menez.

Mexes 6: mezzo voto in più rispetto al compagno di reparto per la grinta mostrata nel tentativo di rimonta rossonera.

Antonelli 6: sempre pericoloso sulle azioni da fermo, copre bene tutta la fascia.

De Jong 7: anima e cuore della squadra, segna il gol che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto far partire la riscossa milanista.

van Ginkel 6: continua il buon momento dell’olandese, che sta pian piano entrando nei meccanismi di Inzaghi.

Bonaventura 5,5: forse la sua peggiore prova con la maglia del Milan. L’impegno non manca ma soffre, probabilmente, l’infortunio patito in settimana.

Cerci 5: non trova praticamente mai la possibilità di liberare il sinistro. A volte si incaponisce nel cercare la conclusione (dal 60’ Suso 6,5: entra, e bene, nel match nel momento più difficile. Colpisce un palo clamoroso che avrebbe meritato una fine migliore).

Destro 5: mai in partita, l’unica sua occasione è un colpo di testa finito tra le braccia di Viviano. Esce in barella per un brutto scontro con Mesbah (dal 77’ Pazzini 5,5: ci prova sempre e combatte con Silvestre, ma con scarsi risultati).

Menez 5: comincia la partita voglioso, ma nel secondo tempo libera con un tacco disgraziato il contropiede della Samp che va a segno con Soriano. Poi comincia a passeggiare dal campo e a passare la palla praticamente mai.

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